Bitcoin raggiunge un nuovo massimo storico. È ufficialmente iniziata la Bull Run?
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Questo nuovo record rappresenta un segnale forte per l’intero ecosistema.
Cerchiamo di capire perché questa impennata è avvenuta proprio ora. Ci troviamo in un periodo di forti turbolenze geopolitiche ma le elezioni americane e la vittoria di Donald Trump hanno messo le criptovalute al centro dell’attenzione.
E proprio per queste ragioni, l’impressione è che questo “All-Time High” potrebbe essere presto ulteriormente innalzato, visto che i dati lasciano intravedere potenziali sviluppi ancora più positivi.
L’impatto dei risultati delle elezioni americane sulla corsa al rialzo del BTC
Le elezioni americane hanno creato una vera e propria scossa nell’ecosistema crypto, generando un’incertezza elettrizzante che si riflette direttamente sul prezzo del Bitcoin che, come detto, ha raggiunto un nuovo ATH di $75.361, per poi scendere a 73.166 e attestarsi, attualmente, attorno a quota $75.000.
Senza dubbio è stata la vittoria di Donald Trump ad aver rafforzato l’ottimismo degli investitori pro-crypto, visto che il nuovo presidente si è spesso speso (a parole) a favore degli asset digitali rispetto alla sua avversarisa Kamala Harris.
Il suo approdo allo Studio Ovale della Casa Bianca, dunque, rappresenta una speranza di regolamentazione più leggera per il settore nonché iniziative volte a favorirne la crescita, una prospettiva che alimenta le posizioni rialziste sul BTC.
In aggiunta, i flussi istituzionali, stimati da CoinShares a 2,2 miliardi di dollari, indicano che capitali di rilievo stanno scommettendo su uno scenario in cui le criptovalute decollano grazie al supporto di Trump.
Questo clima di fiducia, generato immediatamente dai primi risultati che suggerivano una possibile vittoria del candidato repubblicano, ha amplificato il movimento rialzista. Gli operatori di mercato prevedono infatti che l’insediamento di Trump avrà un impatto duraturo sull’adozione e sulla regolamentazione delle criptovalute.
Aumento della domanda e prelievi di BTC dagli ETF in borsa
Al momento, tutti i segnali indicano l’avvio di un mercato rialzista. Le balene e i grandi attori del settore sembrano aver adottato una strategia di accumulo: stanno ritirando in massa i loro BTC dalle piattaforme di exchange per trasferirli nei loro wallet privati.
Questo implica chiaramente l’intenzione di conservare Bitcoin piuttosto che venderlo. Meno BTC disponibili per la vendita = maggiore pressione sui prezzi.
I dati di Glassnode confermano questa tendenza e, in un clima di incertezza economica, Bitcoin sta assumendo le caratteristiche di un bene rifugio.
Non va però dimenticato come sia possibile che questa domanda inizi a stabilizzarsi o rallentare man mano che il prezzo raggiunge livelli in cui i profitti diventano allettanti per chi vuole incassare. Di conseguenza, il gioco tra domanda e offerta si fa più intenso ma, finché i prelievi di BTC continuano, la tendenza rialzista rimane stabile.
Analisi tecnica e previsione del prezzo del Bitcoin
Dal punto di vista tecnico, Bitcoin si sta muovendo attualmente in una fase di “price discovery.” Ogni nuovo livello superato lo conduce verso una zona di prezzo inesplorata, caratterizzata da livelli di supporto fluttuanti intorno a $71.367 e $73.773.
Questa configurazione attira l’interesse sia dei rialzisti sia dei venditori allo scoperto, che si posizionano per sfruttare la volatilità post-elettorale.
Inoltre, i livelli di supporto, come la media mobile semplice (SMA) a 200 giorni e il costo base dei detentori a breve termine (STH-CB), intorno ai $63.546 e $64.337, rappresentano punti di riferimento psicologici e tecnici essenziali che i rialzisti dovranno difendere per mantenere la dinamica ascendente.
Infine, le proiezioni per BTC restano polarizzate: se l’attuale slancio rialzista persiste, la principale crypto potrebbe mirare a un livello di $100.000, o persino oltre, entro il primo trimestre del 2025, secondo le previsioni di diversi analisti.
Tuttavia, prese di profitto e massicce liquidazioni — stimate a 483 milioni di dollari nelle ultime 24 ore — ricordano che la volatilità è sempre presente e che ogni nuovo aumento comporta un rischio crescente di un “dump and pump” post-elettorale.