Binance nell’occhio del ciclone: citata in giudizio per aver venduto derivati crypto non autorizzati
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L’accusa contro Binance (un riferimento per chi vuole investire in criptovalute) e il suo fondatore è di aver offerto consapevolmente prodotti derivati crypto non registrati negli Stati Uniti. Secondo la CFTC, Binance offriva opzioni di trading su derivati per Bitcoin, Ether, Litecoin, Tether e Binance USD, che secondo la CFTC sono tutti prodotti di base.
Stando a quanto riportato nei documenti, dal lancio nel 2017, Binance ha adottato un approccio studiato e graduale per aumentare la sua presenza negli USA. Poco importano le dichiarazioni pubbliche sul presunto intento di “bloccare” o “limitare” l’accesso alla piattaforma ai clienti con sede negli Stati Uniti.
“Binance, Zhao… e Lim, l’ex Chief Compliance Officer (“CCO”) della piattaforma, sapevano che l’interazione da parte di Binance coi clienti negli Stati Uniti richiedeva l’adeguamento ai requisiti per la registrazione ai sensi della legge statunitense”, prosegue la CFTC.
“Ma Binance, Zhao e Lim hanno scelto di ignorare tali requisiti e hanno compromesso l’inefficace programma di conformità di Binance adottando misure per aiutare i clienti a eludere i controlli di accesso.”
L’azione legale della CFTC arriva dopo una lunga indagine condotta dall’agenzia su Binance e iniziata nel 2021.
Binance costretta ad affrontare gli ostacoli delle autorità
Binance è anche oggetto di indagini da parte dell’Internal Revenue Service statunitense e di vari procuratori federali. Qui le accuse riguardano la scarsa aderenza alle procedure antiriciclaggio (AML) e di verifica dell’identità dei clienti secondo il protocollo Know Your Customer (KYC).
La causa della CFTC fa riferimento anche a questi temi. Cita le registrazioni delle chat, e sostiene che entità sanzionate e utenti provenienti da regimi sanzionati hanno utilizzato la piattaforma.
Binance è anche oggetto di un’indagine da parte della Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti per verificare se abbia consentito ai trader statunitensi di accedere a titoli non registrati.
A febbraio, il Chief Strategy Officer di Binance, Patrick Hillman, ha ammesso che l’exchange ha preventivato li pagamento di multe relative alle indagini in corso per “fare ammenda” per le precedenti violazioni.
Binance è alle prese con una valanga di accertamenti normativi. A quanto pare i tentativi fatti in passato per corteggiare le varie autorità di vigilanza non sembrano essere andati a buon fine.
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