Al via ETHNA, il primo evento dedicato alla community Web3 in Sicilia

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Laura Di Maria
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Ciao mbare! Oggi la community crypto parla catanese. Si sta svolgendo oggi, sabato 18 maggio, ETHNA, il primo meetup dedicato alle crypto in Sicilia.

Tanti i nomi dei relatori nel ricco calendario delle attività che si svolgeranno durante tutta la giornata. Le porte si sono aperte stamattina si richiuderanno solo in tarda serata.

Tanti i partecipanti e una fitta scaletta di interventi tiene animata la platea. Ma ci sarà anche tempo per un party post evento per consolidare legami e far crescere collaborazioni strategiche tra i tanti appassionati e addetti ai lavori.

ETHNA è il primo evento Web3 della Sicilia

ETHNA

è il primo evento dedicato al Web3 ed Ethereum che si svolge in Sicilia. Catania ospita un’intera giornata per snocciolare le diverse sfaccettature che assume l’argomento crypto e Web3.

Il cartellone è ricco e l’agenda di appuntamenti che si susseguono uno dopo l’altro è fitta e molto interessante. Attiva è la partecipazione di figure di riferimento nel panorama italiano e internazionale specializzati in tematiche legate a Web3 e sue applicazioni. I temi trattati sono vari e tutti di grande interesse: dalla DeFi allo sviluppo, alla compliance sul piano legale fino agli immancabili innovatori visionari in cerca di nuovi sbocchi d’utilizzo della tecnologia.

La blockchain spiegata in termini semplici e accessibili per far comprendere a un pubblico di appassionati ma non del tutto consapevoli, quale potenziale si possa dischiudere grazie alla principio della decentralizzazione.

L’evento incentrato in particolare su Ethereum porta anche le testimonianze attive dei membri italiani della Fondazione Ethereum e delle sue numerose diramazioni.

Una partecipazione che ha superato le aspettative

Chi vuoi che verrà?” si sono chiesti gli organizzatori che si sono spesi per l’organizzazione dell’evento. In un primo tempo si era prevista una partecipazione di meno di 200 persone. Peccato che, una volta sparsa la voce, le richieste per intervenire e assistere come spettatori hanno superato le aspettative iniziali. L’evento catanese è stato realizzato grazie all’aiuto del collettivo SpaghettETH.

Il pubblico, coinvolto e finalmente a proprio agio nel parlare la propria lingua a un pubblico di pari, partecipa attivamente ai dibattiti, interviene e stringe rapporti professionali e per la vita.

Assistono tecnici e curiosi, uno spaccato della distribuzione statistica del pubblico crypto negli ultimi 15 anni o giù di lì: maschi, giovani ed esperti di scienze computazionali.

Non manca la quota rosa, specie tra i relatori. Appassionate specialiste hanno offerto una rapida ma intrigante panoramica delle possibili applicazioni di questa tecnologia nella vita di tutti i giorni e di quella che potrebbe costituire il futuro.

Ripensare il futuro partendo da quello che ancora non sappiamo fare

Uno dei leitmotiv della giornata è “ancora non sappiamo come farlo“.

Lo stato dell’arte della tecnologia crypto è ancora agli albori, una sorta di far west dove non tutti i problemi hanno soluzioni. C’è insomma tanto spazio per ritagliarsi una nicchia di eccellenza risolvendo paradossi e migliorando i casi d’uso della tecnologia.

Tra gli interventi più interessanti c’è stato il visionario speech sul concetto di Network State, l’utopia che utilizza la blockchain per ridefinire le regole del vivere comune in ogni suo ambito d’azione. La rete come organizzazione civile per coordinare la vita delle persone all’insegna della decentralizzazione e la completa trasparenza.

Presenti due dei partecipanti a Zuzalu il ritiro di due mesi in Montenegro voluto dallo stesso Vitalik Buterin per discutere proposte e possibili modalità attuative delle nuove pop-up city.

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