3 motivi per cui il prezzo di Bitcoin può raggiungere un massimo storico a fine giugno
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Bitcoin sorprende ancora: dopo un calo importante nello scorso weekend, la più importante criptovaluta è rimbalzata con forza, registrando un +6% in soli tre giorni. A rendere il quadro ancora più interessante è il crollo dei volumi sugli exchange, scesi ai livelli più bassi degli ultimi dieci anni. Si tratta di un segnale che in passato ha spesso anticipato forti rally. L’ultima volta che si è verificata una dinamica simile, BTC è balzato dell’80% in poche settimane.
Ora che il prezzo si avvicina ai 108.000 dollari, cresce l’attesa tra gli investitori: giugno sarà il mese in cui Bitcoin segnerà un nuovo massimo storico? Ecco 3 segnali esplosivi che indicano che potrebbe essere cosi.
Il prezzo di BTC cresce mentre gli investitori comprano sui ribassi
Il grafico giornaliero mostra che nella giornata di lunedì il prezzo di BTC è salito del 4,37%, annullando il trend ribassista degli ultimi tre giorni. Martedì è seguito un ulteriore aumento di quasi l’1%, con una chiusura giornaliera a 106.120.
Al momento, il prezzo di Bitcoin è in rialzo dello 0,57% e viene scambiato a 107.950 dollari, recuperando di fatto l’8% perso la settimana scorsa.

Motivo 1: I volumi sugli exchange crollano ai minimi da 10 anni. È in arrivo un nuovo ATH?
I dati di CryptoQuant mostrano che il flusso giornaliero di Bitcoin verso gli exchange è sceso a 40.000 BTC al giorno, un livello che non si vedeva da 10 anni. Questo calo di BTC sugli exchange centralizzati è un chiaro segnale di carenza di liquidità, in un contesto di crescente interesse istituzionale e afflussi nei fondi spot ETF su Bitcoin.

Nel 2016 e nel 2017, un calo di questo indicatore ha segnalato la formazione di un minimo di mercato. Lo stesso è avvenuto tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019. In entrambi i casi, il prezzo di Bitcoin ha dato il via a un forte trend rialzista che lo ha portato a nuovi massimi storici. Nel 2022 e 2023, i flussi verso gli exchange sono rimasti bassi per un periodo prolungato prima che il mercato rialzista riprendesse, spingendo BTC verso un nuovo ATH.
Ora si osserva uno scenario simile: le riserve di BTC sugli exchange sono rimaste basse dalla metà del 2024. Pertanto, se la storia si dovesse ripetere, c’è un’alta probabilità che il prezzo di Bitcoin riprenda la sua corsa verso nuovi massimi.
Motivo 2: Candela rialzista engulfing
Il grafico settimanale del prezzo di Bitcoin mostra una candela engulfing rialzista in formazione che gli investitori stanno osservando attentamente in cerca di ulteriori conferme della ripresa.
Anche se il grafico giornaliero può apparire ribassista, quello settimanale racconta un’altra storia. Il calo di metà giugno ha spinto il prezzo di BTC all’interno del gap di valore settimanale (FVG) – che va da 97.900 a 100.700 dollari – offrendo così un supporto chiave.
Il rimbalzo risultante appare promettente, soprattutto se la candela settimanale chiuderà in modo deciso sopra i 105.633 dollari. Questo movimento confermerebbe la candela engulfing rialzista e potrebbe attirare nuovi acquirenti rimasti finora alla finestra.

Motivo 3: Intervento di Trump e tregua in Medio Oriente
Il conflitto tra Iran e Israele ha fatto crollare i mercati “risk-on”, come criptovalute e azioni. Anche il petrolio ha subito un duro colpo, dopo che il parlamento iraniano ha minacciato la chiusura dello Stretto di Hormuz.
L’intervento del presidente degli Stati Uniti, e la tregua concordata tra le parti, hanno però offerto ai mercati un sollievo a breve termine. Nonostante ancora la situazione sia molto tesa, una pace prolungata in Medio Oriente potrebbe fungere da catalizzatore per una corsa rialzista del prezzo di Bitcoin.
Considerazioni finali
Rispetto al prezzo attuale, a Bitcoin basta un rialzo di appena il 5% per tornare a testare il suo massimo storico. Se a questo si aggiungono le previsioni ottimistiche per il 2025, la possibile formazione di una candela engulfing rialzista e il crollo delle riserve sugli exchange ai minimi da dieci anni, il quadro si fa decisamente favorevole. Inoltre, la fine del mese è spesso accompagnata da un picco di volatilità, un elemento che potrebbe fare da catalizzatore per un nuovo rally di BTC verso un ATH.
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