Vale la pena investire i propri soldi nei gruppi cripto a pagamento ?
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Nel tentativo eterno di predire l’andamento del mercato cripto, i “gruppi a pagamento” sono diventati popolari.
Tali gruppi assumono varie forme, ma sostanzialmente implicano il pagamento ad uno o più criptoanalisti per accedere ad un canale – di solito sui social media – in cui chi paga riceve lezioni di trading, segnali di acquisto o vendita, opportunità di fare trading collettivo o qualche combinazione di tutti e tre.
Per l’acquirente cripto inesperto, tali gruppi possono sembrare una manna dal cielo, in particolare quando sono gestiti da veterani esperti. Tuttavia, alcuni osservatori del settore avvertono che, in molti casi, forniscono una consulenza accessibile gratuitamente altrove, o sono niente più che gruppi di pompaggio e scarico (“Pump & Dump”) che sfruttano i propri abbonati.
Cosa sono i Gruppi a Pagamento?
Anche se Cryptonews.com non ha ancora provato nessuno di questi gruppi a pagamento e certamente non ne può garantire la qualità, vale la pena evidenziarne un paio, puramente al fine di fornire esempi concreti.
Infocrypto, ad esempio, è un sito Web e canale Telegram, con sede in Brasile, che offre agli abbonati analisi giornaliere sui movimenti di Bitcoin, gruppi di discussione, supporto personale e anche segnali di trading per il bot. Allo stesso modo, Verified Crypto Traders è un gruppo con sede in Olanda che offre molti degli stessi servizi, con particolare attenzione per i segnali di trading per BitMEX.
Per i curiosi, sottoscrivere ai vari piani di Verified Crypto Traders costa da 99 a 228 dollari al mese, mentre altri gruppi meno completi scendono a circa 50 o 40 dollari al mese. Data la spesa in questione, emerge quindi la questione se questi gruppi offrano davvero un buon rapporto qualità-prezzo.
“Personalmente, sono molto scettico riguardo ai gruppi a pagamento”, ha detto a Cryptonews.com l’ex-presidente di TenX, una delle top 10 ICO del 2017, Julian Hosp, che sta sviluppando un suo nuovo progetto non ancora divulgato. “La ragione è molto semplice: se sono un ottimo trader, perché mai dovrei vendere queste informazioni al pubblico? Gli investitori di grande successo che conosco vogliono mantenere le loro informazioni di investimento per se stessi, non vogliono rivelarle pubblicamente.”
Mentre Hosp non vuole spingersi fino ad etichettare questi gruppi a pagamento come “truffatori”, afferma nondimeno di non aver mai incontrato nessuno che lavorava in o con un gruppo di trading a pagamento che abbia costantemente guadagnato denaro con trading di successo.
“Quindi direi che la maggior parte di questi trader guadagna soldi vendendo dei corsi, o prendendo una posizione in anticipo e poi inviando il messaggio che questa moneta, o quel trade abbia molto senso in questo momento.”
Hosp suggerisce che tale “pre-posizionamento” è “molto discutibile”. Date le sue osservazioni e quelle fatte, per esempio, da commentatori su Reddit, sembrerebbe quindi che i gruppi di trading a pagamento debbano essere evitati del tutto o almeno affrontati con cautela.
Non giudicare basandoti solo sulle mele marce
Tuttavia alcuni contestano questa valutazione negativa sui gruppi a pagamento, affermando che comunque offrono una certa formazione di valore. Questa, perlomeno, è una delle posizioni prese dai criptoanalisti Ryan Wilday e Avi Gilburt, entrambi dal sito di analisi di trading ElliottWaveTrader.net.
“I gruppi gratuiti che abbiamo visto non sono completi”, hanno detto a Cryptonews.com. “Il nostro team lo fa a tempo pieno, quindi vi siamo dedicati. I nostri membri possono contattarci 24 ore su 24 con domande. Il nostro servizio spazia dalle market calls all’istruzione sulla Elliott Wave Theory, oltre ad analisi tecniche più tradizionali.”
“Dave the Wave” è un’altra analisi di spicco che gestisce anche un gruppo a pagamento. Parlando con Cryptonews.com, sottolinea che è ingiusto generalizzare il settore in base alle sue mele marce.
“La logica secondo la quale se molti gruppi a pagamento sono truffe, quindi tutti sono truffe, è fallace”, dice. “Purtroppo, è diventata una sorta di caccia alle streghe su Twitter e sta spaventando molte persone che potrebbero invece ottenere qualche consiglio utile ad un prezzo molto ragionevole.”
Una grande differenza tra i gruppi di trading “migliori” e quelli cattivi è il modo in cui si presentano. I gruppi più dubbiosi spesso fanno promesse non realistiche su ciò che i traders potrebbero guadagnare unendosi a loro.
“Gli utenti dovrebbero fare attenzione a dichiarazioni menzognere”, affermano Wilday e Gilburt. “Di solito, il margine di guadagno è ovvio se i trades sono dal 60% al 70% buoni. Ho visto servizi rivendicare percentuali di successo del 90%. Ciò è raro e forse impossibile in quanto i mercati sono dinamici.”
Pertanto, è responsabilità del trader interessato ad un gruppo a pagamento di fare attenzione quando ne seleziona uno tra i tanti disponibili al momento. Wilday e Gilburt affermano che sono i singoli operatori a doversi sempre assumere la responsabilità per le proprie decisioni di trading.
Tuttavia, anche con l’esistenza di gruppi più affidabili, Julian Hosp afferma che nella maggior parte dei casi i traders farebbero meglio a seguire un gruppo gratuito. “Preferirei sicuramente prendere contenuti gratuiti”, dice. “Non sono contrario all’acquisto di un corso a prezzi ragionevoli, ad esempio. Ma in generale, tutte le informazioni sono già disponibili gratuitamente.”
Pochi o tanti?
Ma mentre alcuni gruppi sono più rispettabili e forniscono formazione agli abbonati, ciò non sradica il sospetto che alcuni siano gruppi di segnali che usano i loro abbonati per pompare un asset che i loro fondatori o gli organizzatori hanno precedentemente acquistato.
Tuttavia, nonostante i timori su questi gruppi, Wilday e Gilburt credono che siano solamente una minoranza. Invece, Julian Hosp crede che la maggior parte di loro siano essenzialmente gruppi “pump-and-dump”.
A causa di tali divergenze, il trader individuale ha bisogno, come sempre, di fare le sue ricerche, poiché è l’unica cosa di cui possa mai veramente fidarsi.
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