Worldcoin di Sam Altman diventa “World Network” e abbraccia l’Intelligenza Artificiale
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Worldcoin, il controverso progetto di criptovaluta creato da Sam Altman, CEO di OpenAI, ha annunciato il cambio di nome in World Network.
Oltre al rebranding, l’azienda ha presentato diverse nuove iniziative per espandere la sua visione iniziale di verifica dell’identità globale.
Che cos’è l’Identità Globale di Worldcoin?
L’idea alla base del progetto è quello di creare un sistema di identità verificabile che possa essere utilizzato ovunque nel mondo, senza compromettere la privacy.
Il funzionamento di World ID si basa sull’uso di un dispositivo chiamato Orb, uno scanner dell’iride che consente di verificare l’unicità di una persona. Scansionando l’iride, Worldcoin può assicurarsi che ciascun individuo abbia una sola identità digitale, eliminando la possibilità di creare account falsi o duplicati.

Tuttavia, nonostante l’uso di dati biometrici, Worldcoin afferma che la privacy degli utenti è protetta, poiché le informazioni raccolte non vengono archiviate così come sono, ma trasformate in un codice univoco che rappresenta l’identità dell’utente, garantendo così che la sicurezza e la riservatezza siano sempre rispettate.

Una volta creato, il World ID può essere utilizzato in diversi contesti, sia online sia offline, per accedere a servizi che richiedono la verifica dell’identità, senza la necessità di fornire dettagli personali come il nome o l’indirizzo.
L’obiettivo è quello di permettere a chiunque, anche a coloro che vivono in paesi con accesso limitato a servizi finanziari o identità centralizzate, di avere un’identità digitale verificabile.
Le novità annunciate a San Francisco
Nonostante le polemiche sulla raccolta dei dati, che ha procurato diversi grattacapi all’azienda in tutto il mondo, Worldcoin ha rivelato una interessante novità che riguarda il suo dispositivo di scansione dell’iride Orb durante un evento a San Francisco.
Il team ha dichiarato che il nuovo modello offre prestazioni, grazie all’intelligenza artificiale, quasi cinque volte superiori rispetto al suo predecessore, utilizzando il più recente chipset NVIDIA Jetson.

Inoltre, il design semplificato riduce la sua complessità costruttiva, con il 30% di parti in meno. Adesso include anche una scheda SD esterna rimovibile, in caso sia necessaria una verifica dei dati sul campo, per venire incontro alle esigenze di maggiore trasparenza.
World Network offre un’opzione di identità non biometrica
Oltre all’Orb, World Network sta sviluppando metodi alternativi per consentire agli individui di aderire al suo progetto senza sottoporsi alla scansione dell’iride.
Questo nuovo approccio consente agli utenti di scansionare il proprio passaporto abilitato NFC per verificare l’età, la nazionalità e il possesso del passaporto, senza rivelare la propria identità.
L’obiettivo è quello di fornire un’opzione alternativa, e più rispettosa della privacy, dedicata a chi non vuole condividere i propri dati biometrici.
World Network introdurrà mini-app di terze parti per migliorare l’esperienza dell’utente
World Network ha inoltre dichiarato che sta lavorando per contrastare la crescente minaccia dei deepfakes, integrando il suo sistema di verifica dell’identità nelle più diffuse piattaforme di comunicazione.
Applicazioni come FaceTime, WhatsApp e Zoom sono già compatibili con il sistema di identità digitale dell’azienda. Worldcoin sta anche aggiornando la sua applicazione mobile per supportare “mini app” di vari sviluppatori terzi.
Questo aggiornamento dovrebbe ampliare le funzionalità dell’app, offrendo agli utenti una piattaforma più versatile per interagire con l’ecosistema di World Network.
Il team ha annunciato che l’attesissima mainnet di World Chain è ora ufficialmente attiva. World Network l’ha descritta come la “prima blockchain progettata specificamente per dare priorità alle attività e alle transazioni umane“.
Fabian Bodensteiner, amministratore delegato della filiale europea, ha dichiarato in occasione di un recente summit di Sifted che l’azienda si sta concentrando sui mercati in cui le aziende e i governi locali abbracciano attivamente le nuove tecnologie, con maggiore attenzione verso l’Asia rispetto all’Europa.






