Telegram ottiene finanziamenti per $1,5 miliardi e Pavel Durov annuncia grandi novità in arrivo
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La popolare app di messaggistica Telegram ha ottenuto un significativo finanziamento di 1,5 miliardi di dollari attraverso un’emissione obbligazionaria garantita da investitori come BlackRock e Mubadala, fondo sovrano di Abu Dhabi. La tempistica del finanziamento coincide con l’annuncio del fondatore e CEO Pavel Durov, che ha dichiarato che sarà presto a Dubai e che sono in arrivo di “buone notizie” per l’azienda.
Telegram chiude con successo un’emissione obbligazionaria
La società dietro alla nota app di messaggistica (e non solo…) ha completato un’importante operazione finanziaria, concludendo un’emissione obbligazionaria da almeno 1,5 miliardi di dollari. Secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, il collocamento ha attirato sia nuovi investitori sia obbligazionisti già esistenti. Tra questi, come abbiamo visto, figurano nomi di primo piano come BlackRock e Mubadala.
Le obbligazioni emesse hanno una durata di cinque anni e offrono un rendimento del 9%, un tasso piuttosto elevato che riflette l’appetito degli investitori per strumenti ad alto rendimento, ma anche il profilo di rischio associato a società non quotate come Telegram.
I proventi dell’emissione saranno destinati in larga parte al rifinanziamento del debito preesistente. In particolare, Telegram intende riacquistare le obbligazioni emesse nel 2021, in scadenza a marzo 2024. Parte di quel debito, pari a circa 400 milioni di dollari, è già stato rimborsato grazie alla liquidità disponibile in cassa.
Questa operazione rappresenta un passaggio cruciale nella strategia finanziaria dell’azienda, che mira a consolidare la propria posizione sul mercato in vista di un futuro potenziale ingresso in Borsa. Telegram, infatti, ha più volte ribadito di voler mantenere la propria indipendenza finanziaria evitando modelli di monetizzazione invasivi, e le emissioni obbligazionarie sono finora servite a finanziare la crescita della piattaforma in assenza di pubblicità tradizionale o di un’offerta pubblica iniziale. Tuttavia, una IPO appare improbabile nel breve termine, a causa delle controversie legali di Durov e della volatilità del mercato.
Nonostante le difficoltà legali di Durov, gli investitori continuano a puntare su Telegram
Tuttavia, le vicende giudiziarie che coinvolgono il fondatore continuano a rappresentare un’ombra sull’espansione dell’azienda. Pavel Durov è attualmente sotto indagine da parte delle autorità francesi per motivi non ancora pienamente divulgati. Rilasciato su cauzione, gli è vietato lasciare il territorio francese senza un’autorizzazione formale.
Lo scorso 12 maggio, però, l’ideatore di Telegram ha presentato una richiesta per ottenere un’esenzione temporanea, al fine di recarsi negli Stati Uniti per incontri con investitori chiave. La richiesta è stata respinta dai pubblici ministeri francesi, che hanno giudicato la motivazione come “né urgente né giustificata”. Da allora, evidentemente, qualcosa è cambiato visto il riferimento a Dubai su uno dei suoi ultimi post su X.

Del resto Pavel Durov è da tempo una figura affascinante e controversa nell’ecosistema tecnologico globale. Con un patrimonio stimato di 15,5 miliardi di dollari, è il fondatore di Telegram, la piattaforma di messaggistica che ha recentemente superato il miliardo di utenti attivi, diventando una delle principali alternative a WhatsApp e WeChat. Tuttavia, il suo percorso imprenditoriale è costellato da tensioni con governi, controversie legali e accuse legate all’uso improprio della sua piattaforma.
Durov ha lasciato la Russia nel 2014, dopo essersi rifiutato di cedere alle pressioni del Cremlino che chiedeva la consegna dei dati degli utenti di VKontakte, il “Facebook russo” da lui stesso fondato. Dopo l’esilio, ha scelto di stabilirsi a Dubai, dove gode di un regime fiscale vantaggioso e di una relativa libertà operativa rispetto ad altri paesi. Da lì continua a gestire Telegram con un piccolo gruppo di collaboratori selezionati, mantenendo un controllo stretto sulla direzione dell’azienda.
Telegram si è sempre distinta per il suo approccio fortemente improntato alla tutela della privacy e alla decentralizzazione. A differenza di altri servizi, non impone l’uso obbligatorio del cloud per le chat private, offre crittografia end-to-end opzionale e consente la creazione di canali pubblici e gruppi senza moderazione centralizzata. Questo modello ha attirato utenti in cerca di sicurezza, libertà di espressione o, in alcuni casi, anonimato.

Tuttavia, è proprio questa apertura che ha attirato l’attenzione negativa delle autorità. Telegram è stata accusata più volte di essere un terreno fertile per la diffusione di contenuti illegali: dalla propaganda terroristica alla disinformazione, fino al traffico di droghe e materiale illecito. Durov ha spesso risposto a queste critiche sottolineando che Telegram collabora con le autorità per rimuovere contenuti illegali in modo mirato, ma ha sempre rifiutato di implementare un sistema di sorveglianza o censura su larga scala.
Prospettive per il futuro
L’evoluzione di questa vicenda legale sarà cruciale per capire se, e in che modo, potrà influire sulla governance e sulla strategia di crescita futura di Telegram, una piattaforma che, nonostante gli ostacoli, continua ad attrarre capitali e utenti con un ritmo impressionante, con molti investitori – tra cui BlackRock – che mantengono una posizione ottimista sul futuro della piattaforma, sostenuti dalle solide prospettive di crescita e dall’espansione continua del suo ecosistema.
In un recente aggiornamento pubblicato sul suo canale Telegram, Durov ha condiviso nuovi dati sulla crescita della piattaforma, rivelando che Telegram Premium ha superato i 15 milioni di abbonati paganti, raddoppiando il numero in soli dodici mesi. “Grazie per aver scelto il servizio Premium!”, ha scritto, sottolineando il ruolo cruciale della monetizzazione volontaria nel modello di business dell’app.
All’inizio di maggio, Telegram ha inoltre compiuto un passo importante nel settore degli asset digitali, annunciando il lancio del Gift Marketplace, un nuovo mercato NFT integrato direttamente nell’app. L’iniziativa consente agli utenti di acquistare e scambiare oggetti digitali collezionabili, sfruttando la blockchain e l’infrastruttura dell’app per semplificare la user experience. L’obiettivo è chiaro: trasformare Telegram in un hub multifunzionale che unisce comunicazione, intrattenimento e transazioni digitali.
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