“Silenzio radio” sugli ETF ETH spot. Gli esperti sono sempre più pessimisti

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Aniello Raul Barone
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C’è pessimismo sugli ETF Ethereum spot

Il CEO di VanEck, Jan VanEck, ha dichiarato martedì alla Blockchain Week Paris (BWP) di non aspettarsi che la SEC approvi le richieste di ETF spot su ETH a maggio:

“Siamo stati i primi a presentare la domanda per l’ETF spot su Ethereum negli Stati Uniti, noi e Ark Invest siamo in un certo senso i primi della fila per il mese di maggio, credo, per essere probabilmente respinti”.

Le società di gestione patrimoniale BlackRock, Fidelity e VanEck, dopo aver visto la SEC approvare i loro ETF spot su Bitcoin, speravano in un analogo via libera per un ETF spot su ETH. Purtroppo la SEC, guidata da Gary Gensler, sembra smorzare queste aspettative.

L’agenzia ritiene che la maggior parte delle criptovalute, compreso ETH, rientri nella categoria dei titoli finanziari, il che richiede agli exchange il rispetto delle leggi federali che regolano la negoziazione dei titoli.

Secondo gli esperti, Ethereum presenta anche un ulteriore problema: la proof-of-stake, un meccanismo di convalida diverso dal proof-of-work utilizzato da Bitcoin.

La proof-of-stake sembra essere un grattacapo normativo che la SEC non avrebbe alcuna intenzione di risolvere.

Il “Silenzio radio” non lascia presagire nulla di buono

Inoltre, Van Eck ha aggiunto:

“Il processo legale si svolge in questo modo: le autorità di regolamentazione forniscono un feedback sulla vostra domanda, e questo va avanti per settimane e settimane come per gli ETF Bitcoin spot, e al momento è silenzio radio per quanto riguarda gli ETF Ethereum spot”.

Il noto analista di Bloomberg, Eric Balchunas, ha tagliato le sue previsioni di approvazione di maggio, portandole dal 70% al 30% appena.

Il suo collega, James Seyffart, ha aggiunto che il silenzio della SEC non lascia presagire nulla di buono, e non vede alcun segno di progresso verso l’approvazione. Opinioni convalidate pochi minuti dopo anche dal direttore di Fidelity.

Di fronte al persistente silenzio della SEC, quindi, la Blockchain Week Paris si chiude con una nota di incertezza per quanto riguarda gli ETF spot su Ethereum.

Nonostante l’ottimismo iniziale, i principali operatori del mercato, come VanEck e Fidelity, stanno rivedendo le loro aspettative e sono ancora in attesa di chiarimenti.

Hong Kong e la Cina battono gli Stati Uniti sul tempo

Nel frattempo le autorità asiatiche non hanno perso tempo. Infatti, nella giornata di ieri, martedì 16 aprile, dopo aver dato il via libera alle richieste la settimana scorsa, Hong Kong ha acconsentito al lancio degli ETF spot sia su Bitcoin sia su Ethereum.

L’approvazione ha interessato non solo le società di gestione patrimoniale originarie di Hong Kong, come Harvest Global, ma anche alcune società cinesi che hanno filiali operanti sull’isola ex-protettorato britannico, prima tra tutte China Asset Management.

A differenza della Cina continentale infatti, che ha applicato delle rigide restrizioni per quanto concerne il trading delle criptovalute e dei prodotti finanziari basati sugli asset digitali, nonché sulle attività di mining crypto, a partire dallo scorso anno Hong Kong ha assunto una politica diametralmente opposta accogliendo le società di criptovalute.

Con l’approvazione del Bosera HashKey Ether ETF, quindi, Hong Kong e la Cina, quest’ultima in maniera indiretta attraverso le filiali delle sue società di gestione patrimoniale, hanno battuto sul tempo gli Stati Uniti in materia di ETF spot su Ethereum, assicurandosi un importante vantaggio strategico nello scenario della DeFi.

Il CEO di Metalpha, Adrian Wang, in un’intervista rilasciata a The Block ha dichiarato:

“Ritengo che l’ETF spot su Ethereum possa avere un impatto maggiore rispetto a quello su Bitcoin. Attualmente, gli investitori hanno a disposizione già diverse opzioni per ottenere esposizione a Bitcoin, anche attraverso il mining, ma non esistono ancora opzioni legate a Ethereum.”

Anche l’ex regolatrice dell’Autorità Monetaria di Singapore (MAS), ora consulente politico senior presso TRM Labs, Angela Ang, ha evidenziato l’importanza del traguardo raggiunto da Hong Kong con l’approvazione degli ETF spot su Ethereum, che precede quella degli Stati Uniti. Nello specifico, Angela Ang ha dichiarato:

“Dal momento che esistono meno opzioni per l’esposizione a Ethereum, è molto probabile che gli ETF spot su ETH susciteranno un maggiore interesse, e di conseguenza una maggiore domanda da parte degli investitori.”

 

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