Questi Paesi sono stati colpiti più di altri dal crack di FTX – Scopri perché
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Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.South Korea, Singapore e Giappone sono i tre Paesi che più di altri hanno subito il contraccolpo del fallimento di FTX, dato che insieme rappresentano il 15,7% del traffico sull’exchange, come rilevato da un’indagine di Coingecko.
Per arrivare a questa conclusione, ha spiegato Julia Ng, a capo del dipartimento Growth Marketing & PR presso CoinGecko, sono stati analizzati i dati riportati da SimilarWeb tra gennaio e ottobre 2022, relativi a traffico e numero di visitatori unici su FTX da dispositivi fissi e mobili. In base ai dati raccolti, lo studio che è stato pubblicato giovedì mostra quali sono state le tre principali nazioni al mondo più colpite.
1. Corea del Sud
La Corea del Sud è stata colpita duramente dal crack di FTX. La maggiore fetta di traffico per l’exchange proviene da questo Paese, con il 6,1%, che si traduce in 297.229 utenti unici che in media hanno visitato il sito FTX.com ogni mese, combinando il dato proveniente da visitatori da dispositivi mobili e fissi.
Inoltre:
“Il fallimento di FTX ha spinto le autorità sudcoreane a emanare una bozza di legge sugli Asset Digitali, un quadro normativo esteso che potrebbe vedere la luce l’anno prossimo.”
Da notare, l’attenzione del legislatore in Corea del Sud era stata sollecitata alla luce di quanto successo dopo il fallimento dell’ecosistema Terra / LUNA quest’anno. Di recente, le autorità hanno confiscato altri fondi appartenenti al cofondatore di Terraform Labs Shin Hyun-Seong (Daniel Shin) per oltre 100 milioni di dollari.
2. Singapore
Questo paese rappresenta il 5% dell’intero traffico globale verso FTX.com, cioè 241.675 utenti unici in media ogni mese.
È importante notare che Singapore è spesso considerato l’hub delle criptovalute in Asia. Il report sottolinea che:
“Dopo che [l’exchange crypto] Binance è stato oscurato a dicembre 2021 gli utenti di Binance a Singapore sono passati a FTX, questo potrebbe spiegare perché Singapore si posizioni in alto nella lista dei paesi che sono stati danneggiati dal fallimento di FTX.”
Mentre gli effetti del collasso di FTX continuavano a ripercuotersi su tutto il mercato crypto, il fondo Temasek a gestione statale, ha deciso di dismettere i propri investimenti per 275 milioni di dollari nell’exchange che ha dichiarato bancarotta.
Inoltre, il cofondatore di Ethereum (ETH) Vitalik Buterin di recente ha definito l’approccio normativo scelto dall’Autorità Monetaria di Singapore come molto severo. Anche se ha detto di aver apprezzato certe scelte politiche da parte del legislatore, ha anche dichiarato che l’Autorità Monetaria rischia di seguire la stessa linea repressiva adottata da molti altri governi nel mondo che considerano le crypto “strane e spaventose”.
3. Giappone
Il Giappone è al terzo posto con una quota di traffico del 4,6%, cioè 223.513 visitatori unici in media ogni mese su FTX.com.
L’analisi ha evidenziato che:
“Il colosso degli investimenti in Giappone, SoftBank, ha investito 100 milioni di dollari in FTX all’inizio dell’anno insieme ad altre istituzioni come Lightspeed Venture Partners, Tiger Global e Insight Partners.”
Pochi giorni fa, l’exchange giapponese Liquid, che era stato acquisito da FTX quest’anno, ha sospeso i prelievi. Nel frattempo, il governo giapponese ha dichiarato di voler fare il possibile per proteggere gli utenti della sede giapponese dell’exchange, FTX Japan.
Italia all’11° posto, USA 18°
Oltre a queste tre, la classifica delle prime dieci nazioni più colpite dal crack di FTX sono Russia, Germania, Turchia, Taiwan, India, Egitto e Brasile.
L’Italia occupa la posizione numero 11, quindi seguono Inghilterra al 12°, Canada al 15° e gli Stati Uniti sono al 18° posto.
I tre paesi meno coinvolti nel crack FTX tra i primi trenta sono Messico, Arabia Saudita e Marocco.
FTX ha dichiarato fallimento l’11 novembre, in seguito a una rapida escalation che ha determinato il collasso della compagnia e le dimissioni di Sam Bankman-Fried come CEO. Circa 130 compagnie associate fanno parte del procedimento fallimentare, secondo il protocollo detto Chapter 11, compreso Alameda Research, il ramo dedicato al trading e da cui si è generato il caso FTX.
Il report di Coingecko evidenzia inoltre che, al momento, la capitalizzazione di mercato di FTT è crollata del 76% passando a 2,9 miliardi di dollari, in seguito alla notizia del buco di bilancio e la decisione del CEO di Binance Changpeng Zhao di liquidare la propria posizione nei confronti di FTT.
Alle 12:10 di lunedì ora italiana, FTT era scambiato a 1,3$, con una perdita del 7,4% in un giorno, del 13% in una settimana e del 94% in un mese. In generale, ha perso circa il 98% in un anno e oltre il 98% rispetto al suo all-time high di 84,18$ registrato a settembre dell’anno scorso.
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