Prezzo di Ethereum in calo a causa della vendita da parte delle balene
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Dopo un forte rally, Ethereum ha incontrato una solida resistenza intorno ai 2.747 dollari e il prezzo è sceso di oltre il 5%. I grandi investitori stanno spostando i loro ETH nuovamente verso gli exchange, mentre il mercato mostra segni di stanchezza. I rialzisti tengono ancora la posizione sopra un supporto cruciale ma il momentum si sta visibilmente indebolendo. La domanda chiave ora è: ETH riuscirà a raggiungere quota $2.800?
Analisi del prezzo di Ethereum
Nella giornata di venerdì 23 maggio 2025, il prezzo di Ethereum ha incontrato resistenza intorno al livello giornaliero di 2.724 dollari, subendo un calo del 5,12%. Nel fine settimana, ETH ha testato nuovamente la media mobile esponenziale (EMA) a 200 giorni intorno a 2.447 dollari, dove ha trovato supporto. Al momento, la principale altcoin viene scambiata intorno ai 2.500 dollari.
Se la EMA a 200 giorni a 2.447 dollari reggerà come supporto, ETH potrebbe proseguire nel suo recupero e testare nuovamente la resistenza giornaliera a 2.724 dollari.

L’indice di forza relativa (RSI) su base giornaliera si attesta a 64, un valore ancora al di sotto della soglia di ipercomprato (fissata a 70). Questo significa che, dal punto di vista tecnico, il prezzo di Ethereum ha ancora spazio per salire prima di essere considerato “surriscaldato” dai mercati. In altre parole, i compratori potrebbero ancora spingere il prezzo verso l’alto senza che il mercato entri in una fase di eccesso.
Tuttavia, non mancano segnali di potenziale debolezza: venerdì l’indicatore MACD (Moving Average Convergence Divergence) ha generato un bearish crossover, cioè la sua linea più veloce ha incrociato verso il basso quella più lenta. Questo è tradizionalmente interpretato come un segnale di possibile inversione negativa del trend o, quantomeno, di rallentamento dell’attuale fase rialzista.
Un altro campanello d’allarme riguarda il comportamento rispetto alla media mobile esponenziale a 200 giorni (EMA200), un indicatore molto seguito dagli analisti per determinare la direzione a lungo termine del mercato. Se Ethereum dovesse scendere e chiudere sotto questo livello chiave (2.447 dollari), potrebbe confermare un’inversione di tendenza e aprire la strada a ulteriori ribassi, con il primo obiettivo intorno all’area di supporto psicologico e tecnico dei 2.000 dollari.
Va comunque ricordato che, nelle ultime due settimane, Ethereum ha messo a segno un rally impressionante. Ma ora, questa spinta al rialzo sembra perdere forza: ci troviamo in un momento critico, in cui la pressione di vendita — soprattutto da parte dei grandi investitori — potrebbe aumentare. Questo scenario richiede attenzione, perché da qui in avanti la direzione futura del prezzo dipenderà dalla capacità o meno di ETH di reggere i livelli tecnici chiave e superare la resistenza dei 2.800 dollari con volumi convincenti.
Il rally potrebbe aver esaurito il carburante
Sebbene le riserve sugli exchange siano diminuite del 3,66%, scendendo a 48,18 miliardi di dollari – normalmente un segnale rialzista che indica una minore pressione di vendita – l’Open Interest è calato del 4,32% a 16,61 miliardi di dollari. Questa divergenza riflette un sentiment di mercato misto. Gli investitori sembrano prendere profitto o ridurre l’esposizione man mano che il prezzo si avvicina alla resistenza dei 2.800 dollari. Anche i trader di derivati mostrano meno convinzione, a causa dell’aumento della volatilità.
In sintesi: mentre la diminuzione delle riserve indica una minore affluenza di ETH verso gli exchange, il calo dell’Open Interest suggerisce una maggiore prudenza nel mercato. Una partecipazione più bassa potrebbe ostacolare, nel breve termine, un breakout deciso al di sopra degli attuali livelli.
Inoltre, secondo i dati di IntoTheBlock, il rapporto tra i grandi detentori e i flussi netti verso gli exchange è diminuito del 193,84% nell’ultima settimana, il che indica che le balene stanno trasferendo i propri ETH verso gli exchange, probabilmente con l’intenzione di vendere.
Storicamente, questo comportamento precede una fase di distribuzione, specialmente quando il prezzo si avvicina a importanti livelli di resistenza. Ma cosa significa tutto questo per le previsioni di prezzo di Ethereum?
I 2.800 dollari saranno decisivi per Ethereum
Dopo essere stato respinto intorno ai 2.747 dollari, ETH è sceso a 2.549,98 dollari. Sebbene il prezzo sia ancora sopra le EMA a 9 e 21 giorni, l’RSI è sceso da 71,61 a 63,86. Questo calo segnala un indebolimento del momentum rialzista.
Inoltre, l’azione del prezzo mostra segni di incertezza, con una fase di consolidamento appena sotto la resistenza. Se i rialzisti non riusciranno a superare con volumi convincenti la soglia dei 2.800 dollari, potrebbe verificarsi un’ulteriore correzione.
Ciononostante, i supporti a 2.540 e 2.386 dollari restano solidi e offrono una base nel caso di una discesa.
L’avvicinamento al cosiddetto cost basis cluster intorno ai 2.800 dollari rappresenta un punto di svolta per Ethereum. Il comportamento delle balene e il calo dell’Open Interest suggeriscono prudenza, nonostante l’ottimismo ancora presente tra i trader retail.

Se ETH non riuscisse a superare con decisione la resistenza, le prese di profitto potrebbero accelerare. Il prossimo movimento, al rialzo o al ribasso, sarà probabilmente rapido e deciso.
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