Perché il prezzo di Polygon (POL) sta crollando?
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Mentre Bitcoin segna nuovi record di prezzo e alcune altcoin come XRP hanno triplicato il loro valore, Polygon (POL, ex MATIC) dopo aver avuto una breve ripresa è di nuovo sprofondato nel baratro e perde il 38% dall’inizio dell’anno.
Del resto, si tratta di un anno iniziato in salita a causa del rebranding da MATIC a POL, anche se negli ultimi giorni si è aggiunto un altro problema. A causare il caos sono state alcune proposte di governance che non sono piaciute alla “base” dei possessori del token.

Oggetto del contendere la proposta avanzata da Allez Labs, Morpho Labs e YearnFi, che riguarda l’utilizzo delle riserve di stablecoin detenute sul bridge PoS (Proof of Stake) di Polygon.
Le stablecoin bridged sono stabelcoin (come USDC o USDT) che vengono spostate da una blockchain all’altra tramite un “ponte” (bridge). Ad esempio, una stablecoin originaria della blockchain di Ethereum può essere “portata” su Polygon per essere utilizzata.
Attualmente, sul ponte PoS di Polygon sono bloccati 1,3 miliardi di dollari in stablecoin, che non sono utilizzati in modo attivo. Questo capitale “fermo” non sta generando alcun valore o rendimento per gli utenti e per l’ecosistema.
La proposta suggerisce di attivare queste riserve per metterle “a frutto” all’interno di protocolli DeFi come Aave. In pratica, invece di lasciarle inattive, queste stablecoin verrebbero utilizzate per:
- Generare interessi attraverso il lending (prestiti) o altre strategie finanziarie DeFi.
- Aumentare la liquidità e stimolare attività economica nell’ecosistema di Polygon.
Le reazioni della community
La proposta di utilizzare le riserve di stablecoin del bridge PoS di Polygon ha scatenato un vero e proprio putiferio all’interno della community.
I commenti sotto al post della Polygon Foundation non lasciano spazio a interpretazioni: “Non è una buona idea”, “La peggiore idea di sempre” e “Un’idea terribile dal punto di vista della gestione del rischio”, ha dichiarato senza mezzi termini Torgin, revisore dei conti di Chain Security.
Anche il commento di Nomad (@JourneyMacro) su X evidenzia la fragilità di questa proposta. “Spiacente, questa non è una buona idea perché le persone che detengono le stablecoin sul bridge di Polygon hanno scelto di non correre rischi. Mettendole in un pool, le esponiamo a rischi non previsti senza nemmeno offrire una ricompensa.”
Aave reagisce: proposto lo stop ai servizi su Polygon
La proposta non ha sollevato solo critiche, ma ha spinto anche altri giganti della finanza decentralizzata a prendere posizione.
In particolare, AaveDAO, tra i principali protocolli di lending, ha risposto con un contrattacco diretto. Il fondatore Marc “Billy” Zeller ha infatti avanzato una proposta di governance per rimuovere Polygon dai servizi di Aave.
La proposta avanzata prevede tre azioni fondamentali:
- Azzeramento del Loan-to-Value (LTV): Il LTV è un parametro che stabilisce quanto un utente può prendere in prestito rispetto al valore del collaterale fornito. Impostare l’LTV allo 0% significa, in pratica, bloccare nuovi prestiti su Aave V3 che utilizzano Polygon.
- Congelamento delle riserve: Tutti gli asset attualmente presenti nella versione V3 di Aave su Polygon verranno congelati, impedendo ulteriori operazioni come prestiti, depositi o prelievi.
- Migrazione della governance: La governance di Aave sarà rimossa da Polygon, ponendo fine alla gestione delle operazioni su questa blockchain.
Insomma, una proposta drastica, ma che punta a proteggere AaveDAO dai rischi derivanti dalle recenti decisioni strategiche di Polygon.
Se approvata, comporterebbe la chiusura di tutte le attività di Aave su Polygon, consolidando ulteriormente il crescente scetticismo nei confronti del progetto e della sua governance.
Quali sono le reazioni sui prezzi di AAVE e Polygon?
Il token nativo di Polygon POL è attualmente scambiato a 0,58 dollari, con un calo del 38,65% anno su anno, nonostante il Bull Market.
Inoltre, dalla fine di settembre, POL (ex MATIC) ha registrato un calo significativo dei volumi, suggerendo una mancanza di interesse da parte degli investitori.

AAVE ha invece registrato un’impennata di quasi il 120% negli ultimi 30 giorni.
Commenti e conclusioni
Anche se l’idea di sfruttare un capitale che al momento non è utilizzato può sembrare una buona idea, come ha sottolineato Nomad, si tratta di un rischio inutile per almeno due motivi.
Il primo è che quei soldi saranno spostati molto presto; il bridge Polygon PoS verrà convertito nel bridge unificato AggLayer tra qualche settimana.
Inoltre, a fronte di un maggiore rischio, gli utenti non avranno alcun beneficio, ed è quindi una decisione che farebbe bene solo ai creatori di Polygon.
Infine, questa polemica, con il rischio di andare in rottura con AAVE, è un autogol che si poteva assolutamente evitare, oltretutto nel bel mezzo di una migrazione.






