Perché GameStop ha deciso di chiudere il suo marketplace di NFT?

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Lucio Prosperi
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GameStop, importante catene di videogiochi a livello mondiale, ha annunciato – per il 2 febbraio 2024 – la chiusura della sua piattaforma NFT. Questa decisione segna la fine dell’avventura di GameStop nel settore delle nuove criptovalute e degli NFT.

La piattaforma NFT di GameStop, lanciata nel luglio 2022, era specializzata soprattutto nel supportare gli asset di gioco sulle reti Immutable X e Loopring. Ma, nonostante un inizio promettente, la società fondata negli Stati Uniti nel 1984 non è riuscita a distinguersi in modo significativo in un mercato dinamico e competitivo.

L’incidenza della regolamentazione delle criptovalute sulla decisione di GameStop


La ragione principale della chiusura della piattaforma NFT di GameStop è da attribuirsi alla crescente incertezza regolamentare nel settore, che ha spinto l’azienda a rivalutare la sua posizione e le sue strategie.

La società aveva già manifestato interesse per gli NFT nel 2021 e, nel gennaio 2022, aveva creato un team dedicato per gestire questa fetta di mercato.

La persistente ambiguità regolamentare, però, ha portato alla graduale decisione di chiudere le sue offerte di NFT.

Ecco il comunicato ufficiale:

“GameStop ha deciso di chiudere il suo marketplace NFT a causa della persistente incertezza regolamentare nello spazio crypto. A partire dal 2 febbraio 2024, i clienti non potranno più acquistare, vendere o creare NFT. I vostri NFT sono e resteranno sulla blockchain, rimanendo così accessibili e commercializzabili attraverso altre piattaforme”.

Il CEO di GameStop, Matt Furlong, ha spiegato che, sebbene l’azienda sia ottimista riguardo alle criptovalute, vuole evitare di mettere a rischio i fondi degli investitori.

“Manteniamo la convinzione nel potenziale a lungo termine degli asset digitali nell’ambito dei giochi, tuttavia abbiamo deliberato di astenerci dal mettere a repentaglio capitali significativi per gli azionisti in questo settore.”

Uno degli aspetti che avevano in qualche modo lasciato intendere quale sarebbe stata la decisione di GameStop in merito alla sua piattaforma NFT è stata l’assenza di comunicazione social da parte dell’azienda dal mese di settembre 2023. Nello stesso periodo, il Marketplace NFT è stato rimosso dalla lista di DappRadar.

Le implicazioni e la transizione


Nonostante la chiusura della piattaforma è importante notare, come emerso dal comunicato stampa, che gli NFT già emessi da GameStop sulle blockchain rimarranno accessibili. Gli utenti potranno comunque consultare e vendere i loro NFT tramite altre piattaforme.

Questa flessibilità, intrinseca agli NFT, assicura che, anche se la piattaforma cessa di operare, gli asset digitali degli utenti non saranno persi o inaccessibili.

Il percorso di GameStop nel campo degli NFT è stato caratterizzato da vari cambiamenti strategici e passaggi ostici. Nel luglio del 2022, GameStop ha ufficialmente lanciato il suo mercato NFT ma questo evento è coinciso con la rimozione dal ruolo del CEO responsabile delle iniziative crittografiche dell’azienda.

Successivamente, nell’agosto del 2023, l’azienda ha consigliato ai suoi clienti di avere l’accesso alla propria “Secret PassPhrase”, in quanto stava interrompendo l’accesso ai wallet su iOS e sul browser Chrome.

Questi eventi sono esempi abbastanza chiari di un periodo di turbolenze interne e di aggiustamenti strategici per l’azienda nella sua avventura nel mondo delle criptovalute e della tecnologia blockchain.

Sebbene la chiusura della piattaforma NFT di GameStop rappresenti un passo indietro negli sforzi di diversificazione dell’azienda, sottolinea anche come il panorama delle criptovalute e degli NFT cambi velocemente e proponga costantemente nuove sfide.

Per GameStop, questa esperienza nel campo degli NFT potrebbe servire da lezione per future iniziative, magari anche in altri segmenti della tecnologia digitale o dei videogiochi.

Conclusione

La chiusura della piattaforma NFT di GameStop rappresenta un esempio di come l’incertezza regolamentare possa svolgere un ruolo determinante nelle decisioni strategiche delle aziende, anche di quelle che vantano una solida posizione sul mercato.

Quando un’azienda decide di entrare in un nuovo settore tecnologico e finanziario, come quello degli NFT, si trova ad affrontare una serie di sfide. In primo luogo, deve navigare attraverso il labirinto di normative e leggi, che in questi settori possono essere in rapida evoluzione e soggette a varie interpretazioni. L’incertezza regolamentare può creare un ambiente imprevedibile e mettere a repentaglio la stabilità operativa e finanziaria di un’azienda.

La decisione di chiudere la piattaforma NFT, dunque, riflette la delicatezza e la complessità di muoversi in un contesto normativo incerto, dove l’azienda deve bilanciare le opportunità di crescita con la gestione prudenziale dei rischi. Questo sottolinea l’importanza per le imprese di condurre approfondite analisi di fattibilità e valutazioni del rischio prima di entrare in nuovi settori, soprattutto quelli caratterizzati da una regolamentazione ancora in fase di definizione.

In sintesi, l’esperienza di GameStop con la chiusura della sua piattaforma NFT può servire come monito per le imprese che intendono esplorare nuovi orizzonti tecnologici e finanziari, evidenziando la necessità di adottare un approccio strategico e prudente per mitigare gli impatti dell’incertezza regolamentare.

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