Perché 1.000 dollari per XRP non è un’ipotesi irrealistica secondo gli analisti
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l mercato crypto è in continua evoluzione ma pochi asset digitali hanno suscitato dibattiti quanto XRP.
Creato da Ripple Labs, questo token ha sempre avuto un obiettivo chiaro: diventare il metodo di pagamento più veloce ed economico per le transazioni internazionali.
A differenza di Bitcoin e delle blockchain Proof-of-Work, XRP non utilizza il mining. Il suo funzionamento si basa sull’XRP Ledger, un meccanismo di consenso che permette transazioni quasi istantanee con costi minimi. Questo lo rende ideale per aziende e istituzioni finanziarie, che necessitano di efficienza e scalabilità senza curarsi troppo della decentralizzazione.
Proprio per questo, XRP è stato spesso oggetto di critiche. Sebbene Ripple Labs affermi che l’XRP Ledger sia decentralizzato grazie all’uso di validatori indipendenti, molti ritengono che il controllo della società sulla supply di XRP crei un rischio per la sua reale decentralizzazione.
Nonostante questo, il focus aziendale di XRP lo differenzia dalle criptovalute tradizionali, rendendolo uno dei token più vicini al settore finanziario istituzionale.
XRP e l’integrazione nel sistema bancario globale
Uno dei principali fattori rialzisti per XRP è il suo ruolo nel sistema bancario tradizionale.
Secondo Grzegorz Drozdz, analista di Conotoxia, la vera forza di XRP risiede nella sua capacità di facilitare i pagamenti transfrontalieri, posizionandosi come alternativa all’attuale sistema SWIFT.
SWIFT elabora tra i 5.000 e i 7.000 miliardi di dollari al giorno in transazioni, ma il sistema presenta inefficienze evidenti, con costi che vanno dai 20 ai 50 dollari e tempi di elaborazione che possono richiedere giorni.
Secondo l’analista CryptoTank, se solo il 10% delle transazioni SWIFT venisse gestito da RippleNet e XRP, la domanda del token subirebbe una crescita esplosiva, aumentando il suo valore in modo significativo.
Questo è il motivo per cui molte banche e istituzioni finanziarie stanno testando RippleNet, la rete di pagamento di Ripple che utilizza XRP nelle transazioni internazionali.
XRP a 1.000 dollari? Un sogno irrealizzabile?
L’exchange Uphold ha recentemente alimentato le speculazioni su un possibile aumento del prezzo di XRP fino a 1.000 dollari, ipotesi che ha fatto discutere molto la community.
Ma quanto è realistico questo scenario?
Gli analisti di TruthLabs hanno sottolineato che, per raggiungere tale prezzo, XRP dovrebbe avere un market cap di 100.000 miliardi di dollari, cifra 50 volte superiore all’attuale capitalizzazione dell’intero mercato crypto.
Per fare un paragone, l’attuale capitalizzazione di Bitcoin è di circa 1.000 miliardi di dollari, mentre quella dell’oro (uno degli asset più scambiati al mondo) si aggira attorno ai 14.000 miliardi.
Difficile dunque che XRP possa avvicinarsi a questa cifra, a meno di risvolti clamorosi, come ad esempio l’utilizzo dello standard RipplNet a livello mondiale.
Come alternativa, è possibile rivolgersi al settore delle prevendite crypto, dove guadagni da 1.000X non sono infrequenti. Con un po’ di fortuna e la giusta scelta, tutto è possibile.
Si tratta naturalmente di una scelta rischiosa, quindi fate le vostre ricerche prima di prendere qualsiasi decisione.






