Mercato crypto in rosso: Bitcoin rischia di perdere il livello chiave dei 60.000 dollari
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Continua la crisi nera per le crypto innescata dalla guerra in Medio Oriente ma che ora sembra avere radici più profonde.
Dopo la timida ripresa di ieri Bitcoin è tornato a scendere vicino ai 60.000 dollari, e sta lateralizzando in questo intervallo. Nel momento in cui scriviamo è a 60.385 dollari e perde quasi il 2,5% su base giornaliera, e più del 5% sul settimanale secondo i dati di CoinMarketCap.

Cosa sta succedendo a Bitcoin?
Difficile capirlo con certezza perché i dati macroeconomici sono sempre ostici da interpretare nella maniera corretta. L’opinione che va per la maggiore è legata al mercato americano, con l’occupazione USA che sembra in miglioramento e che potrebbe portare a un taglio dei tassi più contenuto, 25 punti base invece di 50.
Anche l’economia USA sembra essere meno in sofferenza e questo dato potrebbe concorrere a un minore taglio del costo del denaro. Si tratta però sempre di opinioni e interpretazioni che vanno prese per quello che sono.
A pesare sui mercati è senza dubbio anche la preoccupazione di un’escalation in Medio Oriente che non porterebbe niente di buono a nessuno.
L’unica cosa certa è che se Bitcoin dovesse perdere con continuità il supporto dei 60.000 le cose potrebbero peggiorare ulteriormente.
Mercato Altcoin in grande sofferenza
Le difficoltà di Bitcoin si riflettono anche sul mercato altcoin, visto che la Dominance di BTC è attualmente molto salda, come possiamo apprezzare nel grafico di TradingView.

Il quadro complessivo delle altcoin è desolante con perdite che su base settimanale arrivano anche al 20%.

In rosso tutti i grandi nomi delle prime 100 altcoin per capitalizzazione con NEAR che perde il 18%, AR il 22%, Celestia addirittura il 27%, giusto per fare qualche nome eccellente.
Cosa aspettarsi nelle prossime ore?
Dati alla mano, non ci sono grandi preoccupazioni economiche, anche perché il taglio dei tassi a 25 punti base non sarebbe una brutta notizia a prescindere.
Una minore liquidità sarebbe infatti bilanciata da un’economia più forte, che non ha bisogno di grosse correzioni, favorendo gli investimenti.
In queste ore pesano soprattutto le notizie geopolitiche che invece gli investimenti li stanno frenando.
L’impressione è che il mercato possa ripartire da un momento all’altro, a meno che non giungano altre brutte notizie, come una controffensiva da parte di Israele.
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