Mercato Crypto in leggera flessione dopo i 64.000 di BTC toccati ieri
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Dopo le ottime performance di ieri del mercato crypto, con Bitcoin che ha sfiorato i 65.000 dollari trascinando al rialzo tutto il comparto, oggi sembra che sia in atto un ritracciamento, dovuto almeno in parte alle prese di guadagno.
Il grafico di BTC fornito da CoinMarketCap fotografa perfettamente la situazione, con Bitcoin che nella notte ha sfiorato di nuovo i 65.000 mentre nel momento in cui scriviamo è sceso a 62.600 dollari.
L’andamento di ieri ha dimostrato quanto sia importante il livello dei 63.000 dollari, sarà quindi decisivo anche oggi per capire se il mercato è destinato a salire o continuerà il ritracciamento.
Al netto di tutte le cose già note, dai BTC di MT.Gox in arrivo sul mercato, ai BTC immessi sul mercato dal governo tedesco, a tenere banco in questi giorni è l’imminente arrivo degli ETF Spot su Ethereum.
Ieri è arrivata inoltre l’indiscrezione, postata su social network da Eric Balchunas, noto analista di Bloomberg, che gli ETF Spot su Ethereum verranno approvati lunedì 22 luglio della settimana prossima e potrebbero quindi debuttare sul mercato martedì 23 luglio.
Lo scenario macroeconomico a breve termine
Intanto negli USA si guarda ai dati dell’Empire State Manufacturing, che ha registrato un valore di -6,6, inferiore alle aspettative di -6,0 e al -5,5 del mese scorso. Il dato indica una contrazione dell’attività manifatturiera nello Stato di New York, che riflette pressioni economiche più ampie.
L’attenzione sarà rivolta anche ai dati sulle vendite al dettaglio, con le vendite core che dovrebbero registrare un lieve aumento dello 0,1%, invertendo la tendenza rispetto al precedente calo dello 0,1%.
Tutti questi indicatori economici potrebbero avere un impatto indiretto sul prezzo di Bitcoin. L’indebolimento del settore manifatturiero e l’incoerenza delle vendite al dettaglio potrebbero alimentare l’incertezza economica, spingendo potenzialmente gli investitori verso asset alternativi come il Bitcoin come copertura.
Al contrario, i segnali di stabilità o ripresa economica potrebbero rafforzare le vie di investimento tradizionali, smorzando eventualmente lo slancio dei mercati delle criptovalute.
L’endorsment interessato di Larry Fink
Intanto Larry Fink, CEO di BlackRock, continua a promuovere Bitcoin come strumento finanziario legittimo, esaltando la sua capacità di fornire rendimenti non correlati e di essere un prezioso investimento contro l’inflazione monetaria,. BlackRock, del resto, è la più grande società di gestione patrimoniale al mondo, con 10,6 trilioni di dollari in gestione. Inoltre è uno dei più grandi gestori di Bitcoin ETF Spot.
Parlando a “Squawk on the Street” un programma in streaming della CNBC, Fink ha dichiarato di aver studiato Bitcoin e di aver imparato a conoscere meglio l’asset class:
Bitcoin è uno strumento finanziario legittimo. Non voglio dire che non ci siano abusi, come in tutte le altre cose. Ma si tratta di uno strumento finanziario che consente di avere un tipo di rendimento non correlato. Credo però che sia uno strumento in cui si investe quando si è più spaventati.
La posizione di Larry Fink nei confronti di Bitcoin si è evoluta in modo significativo nel corso degli anni. All’inizio il CEO di BlackRock era scettico su Bitcoin e sul mercato delle criptovalute, tanto che ha spesso espresso preoccupazioni sulla natura speculativa di BTC, sottolineando i rischi associati alla sua volatilità.
Nel 2017, durante il boom delle criptovalute, Fink è arrivato addirittura a dire che Bitcoin è “indice di riciclaggio di denaro“, sottolineando il suo utilizzo in attività illecite.
Un scetticismo che all’epoca era condiviso, con i gestori di fondi guardavano alle criptovalute con cautela e sospetto.
La svolta nella posizione di Fink è avvenuta quando l’ETF di BlackRock è diventato uno degli 11 ETF Spot Bitcoin approvati dalla Securities and Exchange Commission (SEC) a gennaio. Fink ha dichiarato di vedere ora Bitcoin come “oro digitale”.
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