Furto di Bitcoin da 780K USD
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Un cittadino statunitense sta facendo causa ai genitori di due ragazzi allora minorenni, per un furto di bitcoin (BTC) per un valore di tre quarti di milione di dollari risalente a circa tre anni fa.
Fonte: AdobeStock / Andrey Popov
Nel 2018, il cittadino statunitense Andrew Schober è stato derubato di 16,4 BTC, per un valore attuale di circa 780.000 dollari. Nel 2021, la vittima afferma che la cooperazione con gli investigatori gli ha permesso di identificare due uomini con sede nel Regno Unito dietro il crimine. Per recuperare le sue criptovalute, Schober sta attualmente facendo causa a loro e ai loro genitori, che al momento del furto erano i loro tutori legali.
In una causa intentata in Colorado, negli Stati Uniti, l’attore ha affermato di aver speso più di 10.000 dollari per esperti che hanno rintracciato le transazioni cripto che coinvolgono i suoi bitcoin, secondo quanto riportato dal sito di sicurezza informatica Krebs On Security. I due uomini, identificati come Benedict Thompson e Oliver Read, che la vittima accusa di furto, stanno attualmente studiando informatica presso l’università del Regno Unito.
I documenti legali depositati affermano che “sia Benedict che Oliver sono abili sviluppatori di software e studenti di informatica. Entrambi erano minorenni quando si sono impegnati nelle azioni e omissioni descritte nel presente documento”.
Il furto sarebbe avvenuto dopo che Schober ha scaricato un software dannoso facendo clic su un collegamento pubblicato su un forum Reddit, mascherato da un’applicazione di un wallet di criptovalute, chiamato Electrum Atom.
La vittima accusa i presunti criminali di avergli rubato i risparmi di una vita.
La causa afferma che “l’implementazione del malware sul computer del signor Schober e il successivo furto di criptovalute del signor Schober è stato devastante per il signor Schober. Non ha mangiato né dormito per giorni dopo ed è stato in un grave stato di angoscia negli ultimi tre anni. La criptovaluta rappresentava circa il 95% della sua ricchezza netta nel momento in cui gli è stata rubata”.
Il documento afferma che Schober ha pianificato di utilizzare i proventi della potenziale vendita di criptovalute “per aiutare a finanziare una casa e sostenere la sua famiglia”.
Prima di intentare la causa, Schober ha contattato i genitori degli uomini e ha chiesto loro di restituire le criptovalute volontariamente. Secondo quanto riferito, ha detto ai genitori che sembrava che i loro figli avessero “utilizzato malware per rubare denaro alle persone online” e ha chiesto loro di dare ai due uomini una possibilità “per rimediare, senza coinvolgere le forze dell’ordine”.
La richiesta è stata accolta con il silenzio, portando Schober a far intentare la causa ai suoi avvocati lo scorso maggio. In risposta, uno degli imputati, Hazel D. Wells, ha presentato una mozione per rappresentare se stessa e suo figlio invece di assumere un avvocato.
Nel frattempo, senza contestare che il furto sia avvenuto, gli avvocati degli imputati sostengono che il caso è soggetto a un termine di prescrizione di due anni che è poi scaduto, impedendo a Schober di perseguire il caso.
L’avvocato degli imputati, in un deposito del 6 agosto, ha affermato che “nonostante fosse a conoscenza della sua lesione e della causa generale della stessa, l’attore ha aspettato di presentare la sua causa oltre i due e tre anni richiestigli dai termini di prescrizione applicabili. Per questo motivo, le richieste del querelante contro gli imputati dovrebbero essere respinte”.
Mark Rasch, un ex procuratore degli Stati Uniti, ha commentato che stava prestando servizio come avvocato in numerose cause legali simili, che coinvolgono giovani accusati di aver rubato e riciclato milioni di dollari di criptovalute.
“Questi crimini possono essere monumentalmente difficili e costosi da rintracciare”, ha detto Rasch. “È progettato per essere difficile da fare, ma non è nemmeno progettato per essere impossibile da fare”.
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