Lo sviluppatore di Tornado Cash, Alexey Pertsev, esce di prigione ma in libertà condizionata
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Alexey Pertsev, sviluppatore legato alla piattaforma di crypto-mixing Tornado Cash, è stato rilasciato dalla detenzione preventiva e posto sotto monitoraggio elettronico. Il suo rilascio arriva mentre continua a difendersi dalle accuse di riciclaggio di denaro nei Paesi Bassi e si prepara a presentare appello contro la condanna a 64 mesi di carcere, emessa a maggio 2024.
Tornado Cash è un protocollo decentralizzato basato su smart contract che consente agli utenti di migliorare la privacy delle loro transazioni in Ethereum. Funziona come un crypto mixer, ovvero un servizio che rompe il legame tra l’indirizzo del mittente e quello del destinatario, rendendo più difficile tracciare l’origine e la destinazione dei fondi sulla blockchain.

Il sistema opera raccogliendo depositi di Ethereum da diversi utenti in un pool comune. Quando un utente desidera prelevare i fondi, il protocollo invia l’importo richiesto da un indirizzo non direttamente collegato a quello originale. In questo modo, le transazioni vengono “mescolate” con quelle di altri utenti, garantendo un maggiore anonimato.
Poiché Tornado Cash è completamente decentralizzato e opera tramite smart contract senza un’entità centrale di controllo, nessuno ha il potere di bloccare, modificare o censurare le operazioni una volta che il codice è stato implementato sulla blockchain.
Questa caratteristica ha reso il servizio popolare tra chi cerca privacy finanziaria, ma ha anche attirato l’attenzione delle autorità, che lo accusano di facilitare il riciclaggio di denaro e altre attività illecite.
Le sanzioni contro Tornado Cash sono state annullate: questo aiuterà l’appello di Pertsev?
In un post sui social media X, Pertsev ha confermato il suo rilascio, affermando che tornare a casa gli darà “l’opportunità di lavorare sul mio appello e lottare per la giustizia.” Ha inoltre riconosciuto che il monitoraggio elettronico non equivale alla piena libertà, ma ha dichiarato che è “meglio della prigione.”
La decisione del tribunale olandese arriva dopo mesi di richieste di libertà su cauzione respinte e in un contesto di crescente dibattito sul trattamento legale degli sviluppatori di criptovalute focalizzate sulla privacy. Il caso è diventato un punto chiave nella discussione sulla tutela della privacy finanziaria e sui limiti della responsabilità penale per chi sviluppa software open-source.
L’appello di Pertsev ha guadagnato slancio dopo che, nel novembre 2024, una corte federale d’appello negli Stati Uniti ha stabilito che le sanzioni contro Tornado Cash erano illegali. La sentenza ha rafforzato le argomentazioni dei sostenitori della privacy, i quali ritengono che gli sviluppatori non dovrebbero essere ritenuti responsabili per l’uso che viene fatto del loro codice.
Il cofondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, aveva già espresso preoccupazione per il processo a Pertsev, definendolo un precedente preoccupante. Parlando a una conferenza a Berlino lo scorso anno, Buterin ha dichiarato:
“La situazione di Alexey è davvero sfortunata. Credo che molte persone abbiano sempre dato per scontato […] che creare software sia un’attività lecita e un modo del tutto legittimo per difendere la privacy.”
La linea di difesa di Pertsev, infatti si basa proprio sul fatto che egli si sia limitato a sviluppare software open-source e che non debba essere ritenuto responsabile del suo eventuale abuso.
Tornado Cash ha facilitato il riciclaggio di denaro?

Nell’agosto del 2022, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha sanzionato Tornado Cash sostenendo che il servizio di mixing di criptovalute – dalla sua “nascita”, nel 2019 – abbia facilitato il riciclaggio di oltre 7 miliardi di dollari.
Le sanzioni si sono concentrate principalmente sul presunto ruolo della piattaforma nel riciclare 455 milioni di dollari in asset rubati per conto degli hacker nordcoreani del Lazarus Group.
A seguito delle sanzioni, le autorità olandesi hanno arrestato Alexey Pertsev nel 2022, accusandolo di aver agevolato attività finanziarie illecite. Il 14 maggio 2024, i giudici della Corte d’Appello di ‘s-Hertogenbosch lo hanno dichiarato colpevole. È stato condannato a cinque anni e quattro mesi di carcere per il presunto riciclaggio di 1,2 miliardi di dollari attraverso la piattaforma.
Durante il processo, Pertsev ha sostenuto di non poter essere ritenuto responsabile dell’uso che gli utenti facevano di Tornado Cash. Il tribunale, però, ha respinto questa linea di difesa, affermando che lui e gli altri co-fondatori avrebbero dovuto implementare misure di sicurezza più efficaci per prevenire attività illecite.
Con un sorprendente colpo di scena, il Tribunale Distrettuale degli Stati Uniti per il Distretto Occidentale del Texas ha annullato le sanzioni dell’OFAC contro Tornado Cash. Secondo un documento depositato in tribunale il 21 gennaio 2025, la sentenza è stata revocata e rinviata al tribunale distrettuale per un’ulteriore revisione.






