Le meme coin sono asset collezionabili e non titoli azionari: lo dice la SEC
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Ieri, giovedì 27 febbraio, la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha pubblicato una dichiarazione ufficiale confermando che le meme coin non possono essere paragonate a securities, cioè a titoli finanziari.
La notizia arriva mentre negli Stati Uniti si muovono le acque in termini di regolamentazione crypto. Anche se permane una certa rivalità tra i due fronti, il repubblicano più permissivo e il democratico che auspica ci siano maggiori controlli.
La SEC non ha i titoli per vigilare sulle meme coin
Nel dispaccio diramato ieri dalla Securities and Exchange Commission si fa esplicito riferimento alle meme coin. La Commissione ha ufficialmente preso le distanze dalle monete meme, scaricando la responsabilità della vigilanza su questi asset. Le meme coin, dunque non si possono comparare a titoli azionari.
“Le meme coin non implicano l’offerta e la vendita di titoli ai sensi delle leggi federali sui titoli,” ha confermato l’agenzia. “Pertanto, le persone che partecipano all’offerta e alla vendita di meme coin non sono tenute a registrare le loro transazioni presso la Commissione.”
Inoltre, la SEC ha ribadito che chi compra e possiede questi asset non gode, di conseguenza, della protezione delle leggi federali sui titoli.

Le meme coin sono crypto asset basati su meme virali o battute ironiche che circolano sulla rete. Secondo la Divisione di Finanza Aziendale della SEC, questi asset “tipicamente hanno un’utilità limitata o nulla”.
Di conseguenza, questa categoria di asset non soddisfa la definizione di “contratto di investimento” prevista dal Howey Test, il criterio utilizzato per determinare se un asset rientra nella definizione di titolo finanziario.
Il regolatore classifica le meme coin come asset da collezione
I meme token, incluso il primo in assoluto, Dogecoin, sono nati con intento ironico, e come tali sono trattati dagli acquirenti. Il loro valore è determinato soprattutto dalla domanda di mercato e dalla speculazione.
“In questo senso, le meme coin sono assimilabili agli oggetti da collezione”, si legge nella dichiarazione della SEC. “Data la natura speculativa delle meme coin, tendono a subire una significativa volatilità di prezzo e sono spesso accompagnate da avvertimenti sui loro rischi e sulla loro mancanza di utilità, se non per scopi di intrattenimento o altre funzioni non essenziali.”
L’agenzia ha spiegato che il valore di queste crypto dipende dal trading speculativo e dal sentimento del mercato, proprio “come un oggetto da collezione”.
Un collezionabile è un asset che acquista un valore molto superiore al suo prezzo iniziale grazie alla sua popolarità.
All’inizio di questo mese, il crypto zar David Sacks ha definito gli NFT e le meme coin come “collezionabili”. In un’intervista con Fox Business, li ha paragonati a figurine da baseball o francobolli.
“Le persone li comprano perché vogliono commemorare qualcosa” ha aggiunto. “Esistono diverse categorie in questo settore, quindi definire la struttura del mercato è importante.”
La posizione della SEC riflette le dichiarazioni di Hester Peirce
Hester Peirce, a capo della nuova Crypto Task Force della SEC, aveva già dichiarato che i meme token non rientrano nella giurisdizione dell’agenzia.
In un’intervista a Bloomberg, Peirce ha affrontato le tematiche ancora irrisolte riguardo la regolamentazione del settore.
“Dobbiamo sempre analizzare i fatti e le circostanze, ma molte delle meme coin in circolazione probabilmente non rientrano nell’ambito della SEC secondo quanto prevede il nostro attuale quadro normativo,” ha affermato Peirce.
Ha inoltre aggiunto che la regolamentazione delle meme coin potrebbe essere un ambito di interesse per la CFTC (Commodity Futures Trading Commission) o del Congresso.
“Ma molte di queste, secondo me, probabilmente non rientrano nella nostra giurisdizione.”
I Dem prendono posizione contro le speculazioni orchestrate dall’alto
Il marasma che sta interessando il Congresso degli Stati Uniti e che ha spinto la SEC a prendere posizioni in merito alle meme coin ha un’origine ben precisa. Sotto il mirino dell’opposizione ci sono i token TRUMP e MELANIA, colpevoli di aver fatto arricchire pochi insider a scapito della platea di piccoli investitori.
Un gruppo di Democratici della Camera degli Stati Uniti, guidato dal congressista californiano Sam Liccardo, ha presentato una proposta di legge per vietare ai funzionari pubblici di emettere, sponsorizzare o promuovere crypto, titoli finanziari o materie prime.
La legislazione, chiamata Modern Emoluments and Malfeasance Enforcement (MEME) Act, è la risposta senza mezzi termini all’iniziativa del presidente USA a pochi giorni dal suo insediamento alla Casa Bianca.
Rendiamo la corruzione di nuovo un crimine
Lo slogan scelto da Liccardo si muove sulla falsa riga del famoso slogan presidenziale MAGA, Make America great again.
L’obiettivo principale della proposta di Liccardo è impedire che i piccoli investitori siano presi di mira a vantaggio degli insider. Tra cui lo stesso presidente degli Stati Uniti e la sua famiglia.
Inoltre, secondo Liccardo esiste un alto rischio di assistere al proliferare di corruzione e tangenti derivante dall’emissione di meme coin e di altri prodotti di investimento da parte dei funzionari pubblici.
La MEME Act è stata presentata al Congresso il 27 febbraio, ma potrebbero volerci almeno due anni prima che si trasformi in legge, dato che i Repubblicani controllano sia la Camera che il Senato.






