La recensione di Pump.fun: 3 motivi per evitare il generatore di memecoin

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Aniello Raul Barone
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Quando ha debuttato nel gennaio 2024, Pump.fun è stato rapidamente adottato dagli sviluppatori di token meme. In effetti, nella prima meta del 2024 la piattaforma è stata la protagonista principale dell’esplosione delle memecoin sulla rete Solana.

Al momento però, con l’avvento di SunPump su Tron, sta perdendo sempre più terreno. Il team di Cryptonews ha cercato di analizzare quali sono le ragioni di questo declino? Ecco la nostra opinione in merito a quello che abbiamo scoperto.

1. Pump.Fun: solo lo 0,0002% dei memecoin lanciati sulla piattaforma raggiunge una capitalizzazione di mercato di almeno 1 milione di dollari

All’inizio dell’anno, la febbre delle memecoin ha contribuito a rendere Pump.fun una delle piattaforme preferite dagli sviluppatori.

In effetti, la soluzione offerta dal progetto ha il pregio di essere piuttosto semplice e vantaggiosa: Pump.fun semplifica la creazione e lo scambio dei token meme sulla blockchain di Solana.

Grazie a questo sito, gli sviluppatori possono creare nuovi token meme in un solo clic, spendendo appena 3 dollari e senza bisogno di fare ricorso a complicate righe di codice. Questo tipo di approccio è indubbiamente innovativo, ma il progetto deve affrontare diversi problemi importanti.

Nonostante la sua posizione di punto di riferimento nel mercato delle memecoin, Pump.fun non è una macchina da successo per gli investitori. Secondo uno studio condotto dal sito di informazione sulle criptovalute Protos, solo una cinquantina di token lanciati su questo generatore hanno raggiunto una capitalizzazione di mercato di un milione di dollari.

Questo rappresenta appena lo 0,002% degli 1,7 milioni di token lanciati sulla piattaforma al momento della ricerca. Queste cifre rivelano il vero livello di successo dei progetti lanciati sul sito.

Inoltre, Protos rivela che di questa cinquantina di token, solo 15 hanno superato i 10 milioni di dollari di capitalizzazione di mercato.

2. Un’esperienza utente sgradevole

Secondo Dune Analytics, altra nota piattaforma di analisi blockchain, Pump.fun ha più di 1,8 milioni di token lanciati al momento. Tuttavia, la ricerca dello staff di Protos indica una mancanza di serietà per i progetti, che si rivelano semplici esperimenti creativi.

Detto questo, non sono soltanto questi aspetti a destare preoccupazione per la piattaforma Pump.fun. Infatti, secondo quanto emerso dalle ricerche, anche l’esperienza utente del sito deve essere migliorata.

Al momento risulta molto complicato visualizzare o analizzare un token su Pump.fun; questo perché i widget dei token lampeggiano e si muovono in continuazione nell’interfaccia. Questa caratteristica non riesce certo facilitare le cose a un utente medio che prova a visitare il sito per la prima volta.

Site de Pump.fun

GIF animata dell’interfaccia del sito web di Pump.fun – Fonte: Pump.fun

Allo stesso tempo, Pump.fun non è immune da ogni tipo di truffe, e l’esempio più eclatante è quello di Sahil Arora. Questo influencer indiano ha guadagnato oltre 30 milioni di dollari sfruttando i token di celebrità come JENNER e JASON.

3. Appropriazione indebita di 1,9 milioni di dollari da parte di un ex membro del team

Un ulteriore esempio dei problemi di Pump.fun è costituito dalla mancanza di serietà dei suoi sviluppatori.

Lo scorso maggio, infatti, è stato riferito che un ex membro del team aveva “usato la sua posizione privilegiata all’interno dell’azienda” al fine di sottrarre 1,9 milioni di dollari.

Tutti questi fatti mostrano i vari limiti della piattaforma Pump.fun. Con l’emergere di nuovi siti meglio codificati, come SunPump, il sito sembra essere finito in cattive acque e di conseguenza potrebbe essere rapidamente dimenticato.

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