La Mappa dei Miners Americani dopo il Ban della Cina
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Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.Dopo che il governo Cinese ha vietato il mining di Bitcoin, il primato in questo particolare segmento è passato agli USA che, ad oggi, è la nazione maggiormente impegnata nel mining della criptovaluta creata da Satoshi Nakamoto. Scopri qui altre crypto da tenere d’occhio oltre a Bitcoin.
TheMinerMag: la distribuzione geografica
TheMinerMag ha stilato una mappa che indica la distribuzione geografica dei miners e la loro capacità di calcolo in base ai bilanci presentati delle società di Mining con attività in Nord America.
I dati provengono da 17 società pubbliche di mining statunitensi, due elenchi con quotazioni in sospeso e da un provider privato che fornisce hosting ad almeno tre società pubbliche. Fatta eccezione per i dati in sospeso, i cui ultimi dati risalgono a dicembre 2021, tutti gli altri dati si riferiscono al secondo trimestre del 2022 o alla fine di agosto e sono dunque molto recenti.
Certo, si tratta di dati ben lungi dall’essere esaustivi. Gli analisti hanno stimato che la capacità di estrazione del campione rappresenta il 30% dell’hashrate della rete Bitcoin. Il consumo complessivo ammonta infatti a circa 2,8 gigawatt.
Mentre gli stati del Texas e della Georgia occupano i primi due posti, anche altri stati forniscono quote significative.
Prima del ban cinese del 2021, invece, l’hashrate di Bitcoin era calcolato principalmente nello Xinjiang, nel Sichuan, nello Yunnan e nella Mongolia interna. Solo lo Xinjiang poteva contare su oltre 2 gigawatt di capacità.
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FoundryUSA: la mappa di marzo 2022
Di seguito vi proponiamo invece l’ultima mappa di distribuzione dell’hashrate rilasciata dal pool FoundryUSA per gli stati Stati Uniti a marzo di quest’anno.
Come è possibile notare ci sono alcune differenze, sebbene Texas e Georgia comparissero già con ottime percentuali anche in questa classifica.
I due milionari Texani
In passato, proprio il Texas era stato protagonista di una storia particolare. Due ventitreenni, Brent Whitehead e Matt Lohstroh, fondatori di Giga Energy Solutions, erano riusciti a recuperare il gas di scarto estratto dai giacimenti petroliferi in Texas, producendo (quasi gratis) l’energia necessaria per il mining di Bitcoin. Si stima che abbiano guadagnato in pochi anni quasi 4 milioni di dollari.
Il cosiddetto “flare gas” è infatti il gas naturale estratto insieme al petrolio. Questo gas solitamente solitamente viene bruciato sul posto perché è anti-economico sfruttarlo, ed è quello che causa l’iconica fiamma sopra le torri di estrazione.
Si tratta dunque di una soluzione ad impatto ambientale nullo, visto che consuma gas che sarebbe comunque bruciato.