La blockchain di Ethereum supera il milione di validatori: un traguardo o un problema?

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Gaia Tommasi
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Ethereum

Il network di Ethereum ora conta più di un milione di validatori, con circa 32 milioni di Ether, che equivalgono a 114 miliardi di dollari, messi in staking nella sua chain.

Ad oggi, secondo i dati forniti dalla dashboard di Dune Analytics, che traccia i progressi dello staking su Ethereum, il numero totale dei validatori ha superato il milione.

I 32 milioni di token ETH bloccati nel processo di staking rappresentano circa il 26% della supply e ciò dimostra un notevole impegno nel meccanismo proof-of-stake (PoS) di Ethereum.

Lido rappresenta il 30% degli ETH in staking

Fra le opzioni di staking disponibili, circa il 30% degli Ethereum è bloccato tramite Lido, un pool di staking di Ethereum che consente agli utenti con piccole quantità di ETH di aggregare i loro asset e partecipare al processo di staking.

I validatori svolgono un ruolo cruciale nel mantenere la sicurezza della chain di Ethereum, monitorando le transazioni alla ricerca di eventuali azioni dannose, come il double-spending, dove la stessa valuta digitale viene spesa più volte.

Il requisito base per diventare validatori e poter convalidare le transazioni, è mettere in staking 32 ETH. In cambio della partecipazione, si ricevono ricompense in ETH.

Anche se un numero maggiore di convalidatori aumenta la sicurezza della chain, alcuni membri della community di Ethereum sono preoccupati dei possibili problemi che potrebbero scaturire da un numero così elevato di validatori.

Ad esempio Evan Van Ness, un investitore di Venture Capital e sostenitore di Ethereum, ritiene potrebbero esserci già “troppi” ETH messi in staking.

Invece Gabriel Weide, gestore di un pool di staking, crede che un numero elevato di validatori potrebbe provocare un aumento di “transazioni fallite”.

 

Per tutelare invece la decentralizzazione della chain, il cofondatore di Ethereum, Vitalik Buterin, ha recentemente proposto un meccanismo per migliorare il sistema.

Nuovo modo per decentralizzare lo staking di Ethereum

In un articolo sul blog, Vitalik Buterin ha proposto di penalizzare i validatori in base alla loro frequenza media di fallimento. Applicando questo tipo approccio, le penalità sarebbero maggiori se più validatori commettono errori in un determinato slot, con l’obiettivo di ridurre il possibile vantaggio dei grandi stakeholder di ETH rispetto a quelli più piccoli.

Buterin ha scritto:

“Se siete un grande operatore, qualsiasi errore commesso avrà maggiori probabilità di essere replicato in tutte le “identità” che controllate, anche se dividete le vostre crypto tra molti conti nominalmente separati”.

Vitalik Buterin presenta Rainbow Staking

La scorsa settimana, Buterin ha anche proposto il nuovo framework “Rainbow Staking“, che creerebbe nuove classi di staker di Ethereum in base ai loro obiettivi.

L’idea è distinguere tra servizi heavy light. La differenza indicherebbe gli operatori cosiddetti slashable, cioè passibili di penalizzazioni se operano in maniera scorretta, e quelli che potrebbero esserlo in parte o del tutto esenti da contromisure. Si tratterebbe quindi di applicare pesi e misure distinte a seconda del tipo, o dello strato, di contributo che ciascun utente offre.

Lo staking Rainbow sarebbe dunque in grado di distinguere i diversi strati dei contributori. Sarebbe anche adatto a identificare “fornitori di capitale” e “operatori di servizi”. In questo modo si potrebbe operare una distinzione tra chi vuole investire per proteggere la chain e chi invece vuole occuparsi della convalida dei singoli blocchi.

La SEC rinvia le decisioni sugli ETF Spot su Ethereum

Nel frattempo il mercato sta attendendo il verdetto sugli ETF Spot su Ethereum. La SEC ha rinviato ancora una volta la sua decisione riguardo alla domande presentate da importanti istituzioni finanziarie come BlackRock, Fidelity e anche quella di Grayscale. L’attesa continua e le scadenze finali sono state prorogate a maggio.

L’ente regolatore americano aveva già rimandato la decisione dell’ETF su Ethereum di Grayscale a dicembre 2023, quando aveva chiesto ulteriori opinioni sul fatto di quotare o meno l’ETF.

Grayscale aveva proposto di quotare e negoziare le azioni del suo Ethereum Futures Trust ETF ai sensi della regola 8.200-E dell’Arca della Borsa di New York nel settembre 2023.

Gli esperti di Bloomberg Intelligence, James Seyffart ed Eric Balchunas, hanno entrambi espresso le loro opinioni riguardo alle approvazioni in sospeso, prevedendo che la SEC potrebbe respingere la richiesta anche a maggio. Balchunas ha riferito:

Le nostre probabilità di approvazione degli ETF entro la scadenza di maggio sono scese al 35%”. “Capisco tutte le ragioni per cui DOVREBBERO approvarlo (e noi personalmente crediamo che dovrebbero farlo), ma tutti i segnali/fonti che ci facevano essere rialzisti a 2,5 mesi dalla scadenza per gli ETF Spot BTC questa volta non ci sono”.

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