Kraken diventa una banca crypto – Ecco gli ultimi dettagli

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Marcello Bonti
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Kraken Bank segna l’ingresso del noto exchange crypto Kraken nel settore bancario.

“Stiamo realizzando la migliore banca crypto e Bitcoin per i nostri clienti”, si legge sul sito ufficiale della piattaforma. La banca, con sede in Wyoming, negli Stati Uniti, si chiama Kraken Financial, ma “sarà meglio nota come Kraken Bank”.

Kraken Bank è stata progettata per offrire servizi finanziari in criptovaluta secondo quanto prevede lo SPDI (Special Purpose Depository Institution) del Wyoming, che consente alla banca di dare priorità alla custodia e alla protezione degli asset.

Il comunicato ufficiale recita:

“Stiamo valutando la proposta di prodotti come conti di deposito in USD e criptovalute (ad esempio Bitcoin), varie opzioni di finanziamento e pagamento, prodotti di custodia per gli investitori istituzionali (custodia qualificata per consulenti e broker dealer), e molto altro.”

Altro aspetto su cui insiste è la perfetta aderenza alle norme, gli standard di sicurezza e di protezione dei dati: “Siamo pronti a scommettere che siamo più sicuri della vostra banca attuale”.

Kraken ha dichiarato che tutte le banche che aderiscono allo standard dello SPDI devono garantire stabilità delle riserve, il che significa che il denaro degli utenti non può essere prestato senza autorizzazione. Nelle FAQ, l’exchange ha spiegato inoltre che un SPDI è una banca supervisionata dalla Wyoming Division of Banking.

Gli investimenti non saranno assicurati dalla Federal Deposit Insurance Corporation (FDIC), ma tutte le attività saranno disponibili in contanti o in equivalenti prodotti liquidi meno rischiosi. Questo per scongiurare il rischio di insolvenza che la FDIC intende salvaguardare. La società ha dichiarato:

“Inoltre, manterremo riserve di capitale significative ed eccedenze proprio per coprire l’intero saldo di tutti i clienti, anche in caso di corsa agli sportelli.”

La prima banca crypto con licenza SPDI

Per realizzare il progetto, Kraken ha sfruttato la possibilità concessa dallo stato del Wyoming, negli Stati Uniti, con la licenza per creare una Special Purpose Depository Institution. L’exchange ha dichiarato:

“Siamo la prima società di criptovalute ad aver ottenuto una licenza bancaria da uno Stato americano.”

Marco Santori, Chief Legal Officer di Kraken, aveva formalizzato la richiesta a settembre 2020.

Kraken Bank non è ancora in funzione, ma è in arrivo, si prevede un lancio graduale. “Inizialmente ci concentreremo negli Stati Uniti e dirigeremo ai clienti USA i nostri servizi, riservandoci un’espansione internazionale in futuro”.

Si tratterà di un servizio online su dispositivi mobili, senza sedi.

L’obiettivo di Kraken è promuovere l’adozione degli asset digitali e migliorare l’esperienza dei clienti per mezzo della banca consentendo una migliore integrazione tra criptovalute e sistema finanziario tradizionale.

Continuano le difficoltà per le crypto

Non passa inosservato il tempismo di questo annuncio, nel bel mezzo di una serie di sfide finanziarie, legali e normative che molte imprese crypto stanno affrontando. Prima fra tutte la banca crypto Silvergate che sta affrontando una situazione parecchio critica.

All’inizio di febbraio, le azioni di Silvergate hanno subito un duro colpo quando è circolata la notizia che le autorità statunitensi stanno indagando sulle transazioni della banca con le fallite FTX e Alameda Research.

Silvergate è stata tra gli istituti di credito più colpiti dal crollo di FTX, e ha subito una corsa agli sportelli che ha imposto la vendita di 5,2 miliardi di dollari di titoli di debito in forte perdita per coprire circa 8,1 miliardi di dollari di prelievi da parte degli utenti. Questo ha determinato una perdita di 718 milioni di dollari, cifra superiore ai profitti totali della banca dal 2013.

La settimana scorsa, Silvergate ha annunciato di non poter presentare in tempo la relazione finanziaria annuale alla Securities and Exchange Commission (SEC) statunitense e di stare valutando la propria capacità di rimanere in attività.

Poi Silvergate ha dovuto restituire 9,85 milioni di dollari al lender crypto BlockFi nell’ambito della procedura fallimentare in corso.

Kraken ha ribadito che l’exchange non ha alcuna esposizione nei confronti di Silvergate.

Oltre Kraken, diverse altre compagnie crypto comprese Coinbase, Paxos e Galaxy Digital, hanno dichiarato di aver concluso i rapporti con Silvergate la scorsa settimana.

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