Kaspa: l’alternativa Proof of Work a Bitcoin è ancora un’opportunità d’investimento?

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Laura Di Maria

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 27, 2025

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Di recente è tornato ad accendersi il dibattito nella community crypto sulle differenze tra Kaspa e Bitcoin.

Il tema che periodicamente torna ad animare le discussioni online riguarda il sistema di verifica delle transazioni. Entrambe le chain usano la Proof of Work, ma una, BTC, rischia più dell’altra di cadere nel tranello della centralizzazione per via degli alti costi di mining.

Si tratta di dubbi fondati o è solo l’ennesimo trucco per dare visibilità a una chain non sempre sotto i riflettori?

È vero che, essendo una rete PoW, Kaspa offre una sicurezza superiore rispetto alle reti che impiegano il modello di convalida delle transazioni PoS. Inoltre, al contrario di Bitcoin può essere minata con hardware di fascia media. Non si tratta di un dettaglio secondario, infatti questo maggiore accesso agli strumenti per il mining può garantire una decentralizzazione più ampia rispetto a Bitcoin.

Kaspa o Bitcoin? Quale delle due reti PoW è la migliore?

Kaspa impiega il protocollo GHOSTDAG che assicura una velocità superiore rispetto a Bitcoin con tempi di transazione simili a quelli di Visa.

Di rimando, l’interesse delle imprese di mining verso il progetto sta crescendo. Lo scorso anno Marathon Digital Holdings, che è uno dei maggiori miner di Bitcoin, ha minato Kaspa per un valore di 16 milioni di dollari.

Al contrario, la competizione per Bitcoin si fa sempre più agguerrita, così come i costi da sostenere per dotarsi di un parco macchine sufficientemente potente per aggiudicarsi il mining dei blocchi.

Analisi tecnica di Kaspa

Per quanto riguarda l’analisi tecnica su Kaspa, l’analista attivo su X, Sarosh ha individuato un ottimo segnale per un possibile movimento al rialzo: la rottura del canale ribassista di giugno. L’analisi dei grafici permette di valutare se il momentum si manterrà e se il prezzo salirà ancora.

Partendo dal grafico settimanale, si possono individuare alcuni scenari rialzisti. Tutti prevedono la tenuta dell’attuale livello o, nella peggiore delle ipotesi, una breve incursione nella zona di liquidità.

Qualunque scenario si realizzi, è chiaro che il prezzo deve superare il livello di resistenza per poter salire ancora.

A questo punto gli investitori devono sperare che un eventuale rottura delle resistenze non si trasformi in un top arrotondato, che darebbe il via a una drastica fase di vendita per incassare profitti.

Sul grafico giornaliero si evidenzia che l’RSI è tornato ai livelli minimi. Se il prezzo riuscirà a reggere su questi livelli, potrebbe mettere a segno un massimo tale da innescare un movimento verso la resistenza di 0,11 dollari.

Resistenza che sembrava essere stata riconquistata per alcuni giorni, ma si è poi rivelata una deviazione. Ora è importante vedere il recupero delle medie mobili.

Infine, analizziamo il grafico a 4 ore. Negli ultimi 3 giorni il prezzo è salito del 34% e si trova sopra la MA50 e la MA100. La prossima è la MA200, che coincide con il precedente massimo. Se dovessimo assistere a un nuovo movimento verso 0,11 dollari, sarebbe necessario vedere in che modo il prezzo riuscirà a rompere quel massimo precedente.