Ilya Lichtenstein confessa: Ho rubato $4,5 miliardi in BTC

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Marcello Bonti
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Ha confessato l’imprenditore tech Ilya Lichtensteind, cittadino russo-americano, noto alle cronache per essere stato il coinvolto nella violazione di Bitfinex nel 2016, come riporta la CNBC.

La causa contro Lichtensteind e sua moglie Heather Morgan si protrae da tempo e i due avevano già confessato di aver tentato di riciclare 4,5 miliardi di dollari in Bitcoin rubati da Bitfinex.

Solo giovedì, però, Lichtenstein ha spiegato chi fosse il vero responsabile della violazione che ha permesso il furto dei Bitcoin depositati sull’exchange Bitfinex nel 2016.

Infatti, i due non erano stati accusati di aver commesso la violazione del protocollo, ma di aver tentato di riciclare i proventi illeciti legati ai fatti del 2016.

Tra il rocambolesco e il ridicolo

Per sfuggire alle accuse, i due latitano in una maniera inusuale. Lei, Heather Morgan, per esempio, adotta lo pseudonimo di “Razzlekhan” e si dà alla musica rap e l’imprenditoria tech, di fatto sfuggendo alle forze dell’ordine.

Video e testi, di qualità opinabile, dei suoi pezzi insistono sull’iconografia della rapper “creatrice di soldi con le palle” e di un “coccodrillo di Wall Street”.

Mentre Forbes la dipingeva come una geniale imprenditrice del comparto tech, definendola “economista, imprenditrice seriale, investitrice di software e rapper”.

Di fatto, però, i due erano impegnati nel riciclo della ingente quantità di soldi che era stata sottratta all’exchange Bitfinex col famoso exploit che ne ha decretato la morte senza appello. Finora si è sempre sostenuto che Heather Morgan e Ilya Lichtenstein, abile programmatore, non siano stati i responsabili del furto, ma coloro che sono entrati in possesso di questa montagna di soldi da riciclare.

Utilizzava società di comodo per riciclare i fondi rubati

La coppia ha suddiviso meticolosamente i Bitcoin rubati in piccole quantità, facendoli passare attraverso migliaia di wallet crypto diversi, tutti sotto falsa identità, come ricostruito in tribunale.

Non è finita: questi fondi sono stati mescolati con altri proventi di attività criminali sul marketplace nel darknet Alphabay. A loro volta, questi capitali sono serviti per comprare monete d’oro e incanalati attraverso società di comodo nel tentativo di ripulirli.

La crepa in questo elaborato schema è stata una traccia che gli investigatori hanno intercettato niente meno che in carte regalo di Walmart. Gli inquirenti sono riusciti a unire i punti che hanno portato dalle prepagate per fare shopping ai fondi provenienti dall’hack di Bitfinex fino ai due.

Gli inquirenti si sono avvalsi della collaborazione di Jonathan Levin, fondatore della società di indagini in ambito crypto, Chainalysis, che ha scoperto come le carte regalo non siano si siano rivelate un metodo di occultamento dei fondi tanto anonimo quanto i due avrebbero sperato.

A quel punto le forze dell’ordine hanno fatto irruzione nella residenza di Manhattan della coppia, portando alla luce un tesoro di prove che non lasciavano altri dubbi.

La polizia ha trovato telefoni cellulari in falsi libri, decine di telefoni usa e getta, numerose unità USB e 40.000 dollari in contanti.

La decodifica di un foglio di calcolo meticolosamente elaborato ha svelato l’intricata rete di strategie di riciclaggio di denaro architettato dal duo. Questa scoperta ha aperto la strada per il recupero di quasi l’intera somma rubata.

Pensava di fuggire in Russia

Dalle intercettazioni è emerso che Morgan e Lichtenstein volevano fuggire in Russia, paese di nascita di Lichtenstein, nel disperato tentativo di evitare l’arresto.

Se il loro piano fosse riuscito, probabilmente la coppia non sarebbe mai stata catturata.

L’hack del 2016 ha innescato questa saga di riciclaggio di denaro da 4,5 miliardi di dollari. Ma soprattutto ha inferto un duro colpo ai clienti di Bitfinex, che hanno perso il 36% dei loro depositi sull’exchange.

Nel 2019, l’exchange aveva rimborsato i clienti colpiti. L’iniziativa faceva sperare in una possibile ripresa dell’exchange.

Ora Ilya Lichtenstein rischia una condanna massima a 20 anni di carcere, mentre Heather Morgan fino a 10 anni.

Il Dipartimento di Giustizia in una nota stampa di giovedì, ha dichiarato:

“Dal loro arresto nel febbraio 2022, il governo ha sequestrato altri 475 milioni di dollari circa legati all’hack.”

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