Il rally di babbo Natale sta già per iniziare? Le reazioni del mercato

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Laura Di Maria
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Mancano 4 giorni a Natale e non è solo la frenesia del consumismo a prendere il sopravvento (compresi i regali per gli appassionati del mondo crypto), anche quella sui mercati alimenta l’interesse degli analisti. Durante le feste, infatti, si verifica il fenomeno noto come rally delle criptovalute di Santa Claus.

E se le luci festose e le decorazioni alimentano il gusto di alimentare l’economia e far circolare il contante, anche il prezzo di Bitcoin e le altre crypto ci guadagna.

I dati storici e le analisi degli esperti evidenziano da tempo questa tendenza rialzista collegata al periodo di festività. In particolare il vero motore del capitalismo occidentale si conferma il Natale e l’ingresso di trader meno esperti o meno propensi a investire durante l’anno, genera movimenti interessanti da prendere in considerazione. In questo periodo i modelli del trading e il sentiment di mercato viene sollecitato in maniera decisa.

Perché il rally di Santa Claus interessa soprattutto le crypto

La regola della crescita inusuale durante il periodo festivo vale soprattutto per il mercato crypto. La ragione è ovvia, in questo periodo le borse, i mercati tradizionali, di solito chiudono. Quindi tutta l’attenzione, e i capitali, si concentrano sul mercato crypto.

Questo è il periodo che di solito prende il nome di rally di Babbo Natale. In questo periodo gli investitori vedono i prezzi impennarsi in maniera inusuale, e la regola vale tanto per Bitcoin che per le altre criptovalute.

Si tratta di una tendenza osservata con costanza negli ultimi anni quando in un breve periodo, una manciata di settimane, si concentra un mix di movimenti di mercato rialzisti, ribassisti e neutrali.

Come si svolge il rally di Babbo Natale

Da anni il fenomeno noto come rally di Babbo Natale si ripresenta sul mercato crypto seguendo un andamento pressoché costante nel tempo. Interessa tutto il mercato crypto, come abbiamo accennato, ma in particolare Bitcoin (BTC).

Ma per essere esatti, anche i mercati tradizionali sono soggetti a improvvise impennate, specie durante la riapertura e cioè tra la fine di dicembre e l’inizio di gennaio.

Ci sono vari fattori che influenza il rally. Il primo motore incontrastato è l’ottimismo che caratterizza questo periodo delle festività insieme a una generale maggiore disponibilità di contante, questo è il periodo in cui si incassano le mensilità extra e i bonus di produzione.

Per completezza, bisogna ricordare che non sempre in questo periodo si è assistito a un aumento dei prezzi di Bitcoin. Hanno avuto luogo anche movimenti ribassisti e per questo è sempre bene fare le proprie ricerche prima di investire, anche quando si tratta di un surplus.

I dati storici mostrano che Bitcoin ha trascorso fasi rialziste o ribassiste durante questo periodo. Per esempio, gli aumenti di prezzo sono avvenuti nel 2011, 2013, 2019 e 2020, mentre in altri anni, come il 2014, 2015, 2021 e 2022, i prezzi si sono abbassati in maniera importante.

Non c’è una regola fissa per determinare l’esatto andamento del mercato, ti pareva fosse facile!

Si alternano i diversi sentimenti che guidano il comportamento dell’aggregato degli investitori, e cioè euforia, ottimismo, ansia e negazione, ce a loro volta influenzano il mercato in vari modi.

Tendenze del 2023 e trend per il 2024

Il passaggio dal mercato orso del 2022 al sentimento più positivo del 2023 che ha portato a un generale aumento dei prezzi sul mercato crypto deriva da diversi fattori ed eventi chiave.

In primo luogo nel 2023 Bitcoin ha registrato una ripresa significativa. Il recupero rispetto al valore minimo raggiunto durante il 2022 ha generato guadagni di oltre il 100% a dicembre 2023.

A contribuire a questa situazione hanno operato fattori come le notizie positive sugli ETF e l’ormai prossima approvazione del primo fondo quotato in borsa negli USA associato al prezzo spot di BTC. Anche l’avvicinarsi dell’evento di halving ad aprile 2024 assume particolare rilevanza.

Tutti questi elementi rendono più interessante agli occhi degli investitori BTC come asset su cui puntare e in generale alimentano prospettive più rialziste per il mercato. Cosa che vale tanto durante le attuali festività come per il resto dell’anno.

Un elemento che ha facilitato l’istituzionalizzazione di Bitcoin è legato alla progressiva riduzione della sua volatilità. Le forti fluttuazioni restano una costante per il re delle crypto ma nel corso del tempo hanno assunto un andamento meno violento.

La volatilità di Bitcoin nel 2023 ha raggiunto i minimi storici, specie nel terzo trimestre.

Un altro evento che ha caratterizzato il 2023 sono state le violente crisi bancarie, specie all’inizio dell’anno. Questa condizione ha rafforzato il ruolo di Bitcoin come bene rifugio. Basterebbe che BTC confermasse questo ruolo per potersi assicurare un 2024 di ottime performance.

La prossima approvazione del primo ETF associato al prezzo spot di Bitcoin è strettamente legata a un altro fatto collaterale: la mutazione della percezione delle crypto da parte del legislatore. L’istituto di vigilanza sui mercati USA, la SEC, ha dichiarato più volte di aver potuto valutare le richieste per l’approvazione dei fondi associati a BTC perché sono mutate le posizioni normative al riguardo. Sentenze favorevoli nel corso dell’anno hanno permesso alla Commissione di aggiornare la propria posizione nei confronti del mercato crypto e di Bitcoin in particolare.

Si può credere, dunque, che il 2024 sarà l’anno che darà vita a un mercato più regolamentato e stabile per il settore crypto.

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