Il documentario di HBO suggerisce che Satoshi Nakamoto, il creatore di Bitcoin, sia lo sviluppatore Peter Todd
Mistero svelato? Il segreto sulla misteriosa identità del creatore di Bitcoin non è più tale? Diciamo nì… Il nuovo documentario di HBO sulle origini di Bitcoin suggerisce che Satoshi Nakamoto sia “probabilmente” lo sviluppatore di software canadese Peter Todd.
Ma quel “probabilmente” fa venire meno le certezze che, in una rivelazione di questo tipo, sarebbero fondamentali.
Un mistero che resta tale?
Intitolato “Money Electric: The Bitcoin Mystery” il documentario della durata di 100 minuti – trasmesso da HBO martedì 8 ottobre alle 21:00 (le 2:00 del mattino di oggi in Italia) – propone una serie di interviste con alcune persone coinvolte nel mondo di Bitcoin sin dagli albori, tra cui Adam Back, per un certo periodo ritenuto da molti come un probabile Satoshi Nakamoto, l’investitore Roger Ver, il promotore di Bitcoin Samson Mow e, appunto, Peter Todd.
Il regista del documentario, Cullen Hoback, ha basato la sua ipotesi su prove circostanziali, come post provenienti da un forum di primi utenti di Bitcoin, per suggerire che Peter Todd potrebbe essere Satoshi Nakamoto.
“Mi sembra che tu avessi intuizioni profonde su Bitcoin all’epoca…”, chiede Hoback a Todd nel finale del documentario. “Beh, sì, io sono Satoshi Nakamoto”, risponde Todd.
Tuttavia, questa ammissione non è necessariamente una prova decisiva. Todd, è noto su X per utilizzare la frase “Io sono Satoshi” come espressione di solidarietà verso il creatore di Bitcoin e la sua ricerca di privacy. Qualche ora prima dell’uscita del documentario, interrogato in merito Todd aveva negato di essere il creatore di Bitcoin: “Ovviamente non sono Satoshi”.
Chi è Peter Todd
Todd non è sconosciuto nella community crypto. Anzi! Come sviluppatore di lunga data del codice base di Bitcoin e noto per aver interagito pubblicamente con “Satoshi” (prima della sua scomparsa dai forum crypto nel 2010), Todd ha sempre avuto un ruolo di rilievo nella comunità. Nonostante questo è stato raramente considerato uno dei principali sospettati per essere il creatore di Bitcoin.
“È uno dei bitcoiner più importanti, dal punto di vista tecnico”, ha dichiarato Nic Carter, socio fondatore di Castle Island Ventures, aggiungendo che conosce Todd dal 2017. “In generale, la gente considera le sue opinioni su Bitcoin molto rilevanti.”
Peter Todd, che attualmente ha 39 anni, si è laureato di all’Ontario College of Art and Design di Toronto e aveva 23 anni quando il famoso whitepaper di Bitcoin, che delineava per la prima volta il sistema monetario decentralizzato, fu completato. Todd ha raccontato in un podcast che aveva circa 15 anni quando ha iniziato a comunicare con le principali figure del mondo crypto, noti come cypherpunk.
Troppo poco per avere certezze…
“In indagini come queste, la ricerca tramite fonti digitali può portarti solo fino a un certo punto perché le vere risposte si trovano solo offline”, ha dichiarato Hoback prima della messa in onda del documentario.
“La strategia di Todd è di un altro livello”, ha aggiunto il regista. “Pensateci: si parla del documentario da molto prima del lancio, lui è presente nel trailer, c’è un pool di scommesse da milioni di dollari sull’identità di Nakamoto, centinaia di migliaia di tweet parlano del film e nessuno aveva avanzato questa ipotesi. È un genio assoluto.”
L’industria delle criptovalute e molti membri della community non sono concordi con la teoria di Todd come Satoshi. Jameson Lopp, co-fondatore della società di Bitcoin Casa, per esempio, ha pubblicato questo posto su X: “Ovunque si trovi Satoshi, mi piace pensare che stia ridendo di quest’ultima ondata di sciocchezze.”
Anche Nic Carter ha dichiarato di essere certo che Todd non sia Nakamoto, anche perché il creatore di Bitcoin avrebbe dovuto avere una profonda conoscenza della crittografia e dei sistemi di denaro digitale, che a Todd manca.
“Non c’è un mistero più grande nella storia”, ha detto parlando dell’identità di Satoshi. “Il fatto che egli sia riuscito a realizzare tutto questo… è davvero magico. Personalmente, spero che non scopriremo mai chi è Satoshi.”
Nessuna reazione nel prezzo di Bitcoin
Vale la pena ricordare che nel corso degli anni, diverse pubblicazioni hanno suggerito vari nomi come possibili identità di Satoshi Nakamoto. Nel 2014, Newsweek affermò che fosse il fisico Dorian Nakamoto, che negò. Nel 2015, il New York Times indicò il nome del programmatore Nick Szabo. L’australiano Craig Wright proclamò di essere Satoshi Nakamoto, finché un giudice del Regno Unito stabilì che non fosse il creatore di Bitcoin ma solo un millantatore.
Va segnalato anche come il prezzo di Bitcoin non abbia subito variazioni degne di nota dopo la rivelazione del documentario di Hoback, il che potrebbe essere un ulteriore segnale della poca attendibilità della teoria.
Insomma sembra proprio che l’identità di Nakamoto continuerà a rimanere uno dei misteri più duraturi dell’era di Internet. Nonostante anni di indagini e innumerevoli teorie – a cui adesso si aggiunge quella di “Money Electric: The Bitcoin Mystery” – Satoshi è riuscito a rimanere anonimo per oltre 15 anni, un’impresa che continua a sconcertare e affascinare tutti gli appassionati di crypto.