Il CEO di Coinbase si difende dall’accusa d’aver venduto “BTC di carta” a BlackRock

bitcoin coinbase
Coinbase si difende dalle critiche di mancanza di trasparenza riguardo le riserve che garantiscono il valore del nuovo derivato emesso come controparte di BTC per operare sulla DeFi.
Ultimo aggiornamento:
Autore
Autore
Laura Di Maria
Ultimo aggiornamento:
Perché puoi fidarti di noi
Da oltre dieci anni il team di Cryptonews è al lavoro quotidiano per fornire ai propri lettori approfondimenti e guide su tutte le tematiche del settore delle criptovalute. I nostri esperti ed analisti hanno una vasta esperienza nell’analisi di mercato e sulle tecnologie blockchain. Ci impegniamo a mantenere elevati i nostri standard editoriali, concentrandoci sull'accuratezza dei fatti e su un reporting equilibrato e terzo in tutte le aree, dalle criptovalute alla blockchain, ai nuovi progetti e sviluppi tecnologici. La nostra presenza costante nel settore riflette il nostro impegno nel fornire informazioni rilevanti in un mondo, quello delle risorse digitali, che è sempre più in evoluzione. Scopri di più su Cryptonews.
DisclaimerSiamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.

Durante il fine settimana, Coinbase è finita sotto il fuoco di intense critiche per via della presunta mancanza di trasparenza sulle proprie riserve di Bitcoin (BTC).

Ad agitare gli animi è stata la recente notizia da parte dell’exchange del lancio di uno speciale prodotto derivato per facilitare l’utilizzo di BTC nell’ambito della finanza decentralizzata.

In breve, Coinbase ha lanciato i nuovi token cbBTC, una versione wrapped che replica l’andamento di BTC e può essere usato per operare su DeFi. Una novità di grande portata se si considera che in questo modo è possibile usare Bitcoin per operare nel mercato della finanza decentralizzata.

I dubbi della community sono stati alimentati dalla presunta mancanza di trasparenza rispetto alla capacità di Coinbase di garantire, con un rapporto 1 a 1, i Bitcoin emessi in formato cbBTC.

Le accuse di aver barato e creato più token cbBTC rispetto alle reali riserve della società si sono estese oltre.

Alcuni membri della comunità accusano Coinbase di aver “venduto un BTC di carta” in gergo tecnico un IOU a BlackRock, anche questo senza adeguata garanzia collaterale 1:1. La sigla IOU, I owe you, si impiega nel mondo crypto come una sorta di pagherò, una ricevuta di un prestito avvenuto a fronte di un determinato collaterale.

Le accuse di Justin Sun e la possibile mancanza di riserve di BTC

Da quando Coinbase, uno dei maggiori exchange di crypto al mondo, ha lanciato il nuovo prodotto la community è in agitazione. Bisogna tenere a mente col lancio degli ETF di Bitcoin negli Stati Uniti, Coinbase è diventata anche la maggiore azienda di custodia crypto al mondo.

La notizia del lancio della versione “incapsulata” che riproduce l’esatto andamento di BTC, cbBTC, ha sollevato dubbi legittimi della community rispetto alla reale capacità della società di far fronte alle richieste di cbBTC con le proprie riserve di BTC.

Tra i detrattori, la posizione più critica viene da Justin Sun, fondatore della blockchain Tron, che ha chiesto la prova a Coinbase delle riserve di BTC a sostegno del suo token cbBTC e per l’ETF di BlackRock.

Il 14 settembre, l’analista crypto Tyler Durden ha insinuato che Coinbase stesse emettendo BTC IOU a BlackRock.

Questo significherebbe che BlackRock potrebbe prendere in prestito Bitcoin per shortarlo senza dimostrare di mantenere un rapporto 1:1.

Durden ha anche fatto riferimento ai dati di Cryptoquant, dai quali emerge come Coinbase sia il maggiore compratore e venditore nei punti di massimo e minimo del mercato. La sua tesi è che BlackRock possa usare la proprie posizione per influenzare negativamente il prezzo di Bitcoin, sia limitandolo che causando un forte ritracciamento.

La difesa di Coinbase

In risposta, il fondatore di Coinbase, Brian Armstrong, ha difeso l’azienda riguardo a queste due accuse. Per quanto riguarda le affermazioni su BlackRock, ha dichiarato che Deloitte effettua audit ogni anno sull’azienda e che non possono condividere gli indirizzi dei wallet dei clienti.

“Se volete audit, Deloitte ci audita annualmente; siamo una società pubblica. Dubito che i nostri clienti istituzionali vogliano che si diffondano tutti i loro indirizzi, e non spetta a noi condividerli per loro.”

Questa non è la prima volta che viene sollevata un’accusa simile. A maggio, era stata fatta la stessa affermazione contro Coinbase e BlackRock.

Tuttavia, esperti di ETF come Eric Balchunas di Bloomberg avevano smentito la fondatezza delle accuse di maggio. In quel caso era emerso che la mancanza di trasparenza dipendeva da una particolare conformazione degli ETF e non a una mancanza di Coinbase.

Rimangono dubbi sulle riserve di cbBTC

Le dichiarazioni di Armstrong si sono rivelate meno rassicuranti riguardo le riserve a garanzia del valore del token cbBTC. In maniera caustica ha affermato:

“Per quanto riguarda il token cbBTC, sì, vi state fidando di un custode centralizzato per conservare i BTC sottostanti: non abbiamo mai sostenuto il contrario.”

Un po’ come dire: sapevate a cosa sareste andati incontro mettendo BTC nelle mani dell’alta finanza e delle compagnie quotate a Wall Street. Ma se queste sono le regole del gioco della finanza tradizionale, non sono quelle dell’etica della blockchain, dove la trasparenza gioca un ruolo chiave.

La trasparenza è parte fondamentale dell’etica della blockchain. Per questo motivo la dichiarazione di Armstrong su cbBTC è stata considerata meno soddisfacente. Uno degli osservatori del mercato ha dichiarato:

“Non forniranno alcuna prova delle riserve per il BTC che dicono di avere, né alcuna prova a sostegno delle garanzie sul loro nuovo derivato di BTC chiamato cbBTC. Se stampano troppi wrapped BTC, seguiranno la strada di FTX.”

Un altro aspetto che vale la pena considerare è che il token cbBTC di Coinbase non è il primo surrogato di Bitcoin a operare su Ethereum. Il nuovo token dovrà confrontarsi con il WBTC di BitGo presente sul mercato da anni.

La novità è che presto il progetto trasferirà le operazioni di custodia di WBTC all’azienda di Justin Sun. I maligni potrebbero pensare che Sun stia alzando un polverone per alimentare una lotta per le quote di mercato.

Tuttavia, resta da vedere se Coinbase deciderà di rivelare l’entità delle riserve che fanno da collaterale per il nuovo derivato emesso, cbBTC.

Altri articoli in evidenza

Rassegna Stampa
Bitget espande l’ecosistema BGB con l’integrazione di Morph Chain e un pool di liquidità da $1,1 milioni su Bulbaswap
Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
2025-01-13 17:35:59
News
PEPE sfonda il triangolo simmetrico: potrebbe arrivare a 1 dollaro?
Gaia Tommasi
Gaia Tommasi
2025-01-07 17:00:00
Crypto News in numbers
editors
Elenco degli autori Altri Autori
2M+
Utenti attivi mensili nel mondo
250+
Guide e Recensioni
8
Anni di presenza sul mercato
70
Autori da tutto il mondo