Il capo della SEC Gary Gensler è sempre più vicino alle dimissioni
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Gary Gensler, il capo della SEC, ha lasciato intendere che potrebbe lasciare l’agenzia, ma ha difeso con fermezza il suo operato durante un discorso tenuto giovedì a un istituto di formazione legale.
“Sono stato orgoglioso di lavorare con i miei colleghi della SEC che, giorno dopo giorno, si impegnano a proteggere le famiglie americane sulle strade della finanza“, ha dichiarato.
La dichiarazione arriva dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi della scorsa settimana. Il neo presidente aveva giurato, durante il suo speech alla Bitcoin Conference 2024, che lo avrebbe licenziato durante il suo primo giorni di mandato.
Solitamente, il presidente della SEC si dimette quando c’è un cambio di governo, soprattutto se la nuova amministrazione è di un altro partito politico. Anche se i commissari dell’ente regolatore americano hanno mandati di cinque anni scaglionati per mantenere una certa coerenza, la posizione del presidente tende a cambiare con il cambio di amministrazione.
Gary Gensler riflette sul suo mandato alla SEC
Nel suo discorso, Gensler ha parlato in modo riflessivo del suo periodo alla SEC. Ha spiegato che quando è entrato a far parte dell’agenzia nel 2021, la SEC, sotto la guida di Jay Clayton, aveva già avviato circa 80 cause legali contro il settore crypto, incluso il caso Ripple.
Inoltre ha aggiunto che l’ente regolatore ha mantenuto questo tipo di approccio per far rispettare le leggi sulle security. Dal 2018, una quota significativa delle attività di enforcement della SEC (circa il 5-7%) è stata dedicata al settore crypto. Ma ha chiarito che sia lui che l’ex presidente Clayton hanno sempre sostenuto che Bitcoin non è una security.
“La nostra attenzione si è concentrata piuttosto su alcuni dei circa 10.000 altri asset digitali, molti dei quali sono stati giudicati dai tribunali come offerti o venduti come security”, ha affermato.
Gensler ha anche parlato del primo ETF basato su futures su Bitcoin approvato sotto la sua guida, osservando che prima del suo arrivo alla SEC, molte richieste di ETF basate su crypto sono state disapprovate o ritirate.
Un’affermazione che contrasta con la percezione diffusa nel settore, dove l’ente borsistico è considerato eccessivamente rigido e riluttante alle criptovalute. Gli operatori sostengono che, sotto la sua guida, l’ente abbia optato per un approccio repressivo, applicando le leggi esistenti tramite sanzioni, senza fornire un quadro normativo chiaro e specifico per il settore, soffocando così l’innovazione.
Chi prenderà il suo posto come presidente della SEC?
Adesso che la vittoria di Trump è diventata realtà, in molti si sono interrogati su chi potrebbe prendere il posto di Gary Gensler.
Tra quelli che si sono posti la domanda c’è Mike Novogratz, CEO di Galaxy Digital, che ha fatto i nomi di due candidati papabili per la carica di presidente della SEC dopo il ritorno di Trump alla Casa Bianca: Hester Peirce, commissaria repubblicana della SEC, e Daniel Gallagher, responsabile legale di Robinhood.
“So che Peirce probabilmente sta mettendo il suo nome in gioco. Anche il Chief Legal Officer di Robinhood è stato preso in considerazione. Non sono sicuro che la persona esatta abbia importanza, purché sia molto aperta a questo settore.” – ha dichiarato a CNBC Novogratz.
Il CEO di Galaxy Digital, che durante la campagna elettorale non ha nascosto la sua preferenza per Kamala Harris, ha aggiunto che crede che Trump non sceglierebbe qualcuno contrario al settore delle criptovalute.
Con la vittoria del candidato repubblicano, Novogratz si è detto “più ottimista che mai” riguardo al futuro delle criptovalute negli Stati Uniti, ora che il paese ha un presidente determinato a sostenerle.
La vittoria di Trump accende l’ottimismo per cambiamenti significativi nelle politiche crypto
Novogratz ha sottolineato che il futuro del settore dipende fortemente dai principali enti regolatore come l’OCC, la FDIC e la SEC. Avere leader favorevoli e progressisti verso gli asset crypto potrebbe cambiare radicalmente la direzione del settore.
La vittoria di Trump rappresenta un punto di svolta per il settore. Si prevede che l’ex presidente spingerà per una riforma normativa, promuoverà il mining di criptovalute nel paese e potrebbe persino creare una riserva strategica di Bitcoin, trasformando così il panorama degli asset digitali.
Inoltre, Novogratz ha evidenziato che politiche che consentono alle banche di detenere criptovalute nei loro bilanci potrebbero portare a un afflusso significativo di capitali, attirando miliardi, se non centinaia di miliardi, nel mercato delle criptovalute.
Le promesse di Trump relativa al settore crypto sono state tante e ora bisognerà vedere se le rispetterà.
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