Gli exchange Kucoin e Huobi sono accusati di aver aggirato le sanzioni alla Russia

banche dex exchange russia
Ultimo aggiornamento:
Autore
Autore
Marcello Bonti
Ultimo aggiornamento:
Perché puoi fidarti di noi
Da oltre dieci anni il team di Cryptonews è al lavoro quotidiano per fornire ai propri lettori approfondimenti e guide su tutte le tematiche del settore delle criptovalute. I nostri esperti ed analisti hanno una vasta esperienza nell’analisi di mercato e sulle tecnologie blockchain. Ci impegniamo a mantenere elevati i nostri standard editoriali, concentrandoci sull'accuratezza dei fatti e su un reporting equilibrato e terzo in tutte le aree, dalle criptovalute alla blockchain, ai nuovi progetti e sviluppi tecnologici. La nostra presenza costante nel settore riflette il nostro impegno nel fornire informazioni rilevanti in un mondo, quello delle risorse digitali, che è sempre più in evoluzione. Scopri di più su Cryptonews.
DisclaimerSiamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.

Huobi e KuCoin, due tra i maggiori exchange crypto al mondo, hanno continuato a fornire servizi ai clienti delle banche russe malgrado le sanzioni imposte a seguito della guerra di aggressione contro l’Ucraina.

La notizia è stata riportata sulla testata economica Bloomberg. Secondo l’articolo, gli exchange, entrambi con sede alle Seychelles, non sono intervenuti per bloccare le transazioni dei clienti effettuate con carte emesse dalle banche russe sanzionate, tra cui Sberbank. A rilevare il mancato adeguamento è stata la società di analisi blockchain Inca Digital a seguito di un’indagine mirata.

Adam Zarazinski, CEO di Inca Digital, ha dichiarato in un’intervista venerdì che questa condotta potrebbe rappresentare una violazione delle sanzioni statunitensi ed europee. In particolare, le transazioni spesso avvengono in Tether, la stablecoin ancorata al dollaro lanciata da Tether Limited, che negli ultimi anni è stata spesso sotto l’occhio delle autorità di vigilanza. Secondo Zarazinski:

“Tether è spesso usata dai russi per spostare denaro fuori dal Paese. È spesso usata da questi due exchange in particolare per fornire servizi finanziari alle banche russe sottoposte a sanzioni.”

I dirigenti di KuCoin hanno respinto la notizia, mentre Justin Sun, consulente di Huobi, non ha commentato l’affermazione. Secondo Johnny Lyu, CEO di KuCoin, l’exchange “non consente prelievi e depositi tramite carte di pagamento emesse dalle banche russe”.

Secondo le indagini, anche il maggiore exchange crypto al mondo, Binance, offre “diversi modi ai russi per convertire la valuta locale in criptovalute”, sia direttamente attraverso il proprio exchange sia con gli scambi peer-to-peer.

Altri exchange coinvolti nella violazione

Binance ha negato le accuse. L’exchange di CZ ha dichiarato di rispettare pienamente le norme KYC, aggiungendo che “in più si assicura di filtrare qualsiasi forma di comunicazione tra gli utenti per garantire che non vi sia assolutamente alcun nesso potenziale con entità russe”.

Non sono solo questi i nomi eccellenti coinvolti nell’indagine riportata da Bloomberg, anche l’exchange ByBit, con sede a Singapore, consente agli utenti di convertire i rubli russi in criptovalute utilizzando il mercato peer-to-peer e il deposito di valuta corrente. I russi possono acquistare criptovalute sull’exchange dopo aver depositato valuta fiat attraverso un wallet digitale online o una carta di pagamento, inclusa “qualsiasi carta emessa in Russia”.

Eppure, come si legge nell’articolo “molti di questi exchange ufficialmente avevano interrotto le loro operazioni in Russia per via delle sanzioni imposte. Avevano dichiarato la volontà di bloccare gli utenti russi e di impedire loro di aprire nuovi conti”.

Il report è stato pubblicato quando ricorre il primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, un conflitto che continua a uccidere centinaia di migliaia di soldati e civili da entrambe le parti e costretto milioni di ucraini a lasciare le loro case.

Inca ha dichiarato di voler pubblicare presto il report per dimostrare l’inefficacia dell’intervento di Washington per isolare le istituzioni e gli oligarchi russi dal sistema finanziario.

In passato, vari politici e dirigenti negli USA e in Europa avevano messo in guardia riguardo la possibilità che la Russia potesse eludere le sanzioni utilizzando le criptovalute. In particolare, la senatrice democratica statunitense Elizabeth Warren ha presentato una proposta di legge al Congresso degli Stati Uniti per ostacolare le transazioni russe in criptovalute.

___

Leggi anche:

Segui Cryptonews Italia sui canali social

 

Altri articoli in evidenza

Rassegna Stampa
Bitget espande l’ecosistema BGB con l’integrazione di Morph Chain e un pool di liquidità da $1,1 milioni su Bulbaswap
Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
2025-01-13 17:35:59
News
PEPE sfonda il triangolo simmetrico: potrebbe arrivare a 1 dollaro?
Gaia Tommasi
Gaia Tommasi
2025-01-07 17:00:00
Crypto News in numbers
editors
Elenco degli autori Altri Autori
2M+
Utenti attivi mensili nel mondo
250+
Guide e Recensioni
8
Anni di presenza sul mercato
70
Autori da tutto il mondo