Gli ETF su Bitcoin registrano $95 milioni di afflussi mettendo fine a un periodo di crisi
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Di recente Bitcoin (BTC) ha subito una forte pressione ribassista con un calo di oltre il 10% che, nell’ultima settimana, lo ha portato a toccare gli 85.000 dollari. Nello stesso periodo, gli ETF Bitcoin spot statunitensi hanno registrato significativi deflussi, al punto che in molti si sono chiesti se il crollo del prezzo di Bitcoin non sia da imputare proprio ai ritiri degli ETF.
La serie negativa degli ETF Bitcoin spot è terminata nella giornata di venerdì 28 febbraio, e la settimana si è chiusa con un valore aggiunto di quasi 100 milioni di dollari.
Potrebbe però essere troppo presto per dire se quest’ultimo afflusso di capitali verso i prodotti finanziari basati sulla criptovaluta rappresenti un cambiamento nel sentiment degli investitori.
Gli ETF Bitcoin spot hanno perso 3,2 miliardi di dollari in otto giorni
Come accennato in precedenza, secondo gli ultimi dati di mercato, venerdì gli ETF Bitcoin spot con sede negli Stati Uniti hanno registrato un afflusso netto giornaliero di 94,34 milioni di dollari. Questo afflusso di capitali ha posto fine alla serie di otto giorni consecutivi di deflussi netti degli ETF.
Il principale destinatario degli afflussi di venerdì è stato l’ARK 21Shares Bitcoin ETF, con il ticker ARKB, che ha registrato un flusso di capitale in entrata pari a 193,7 milioni di dollari. Sempre nella giornata di venerdì, l’ETF ARKB è stato seguito dal Fidelity Wise Bitcoin Fund (FBTC), che ha aggiunto più di 176 milioni di dollari al suo patrimonio netto per chiudere la settimana.
Bitwise Bitcoin ETF (BITB) e Grayscale Mini Trust (BTC) sono stati gli unici altri fondi negoziati in borsa ad aver registrato afflussi netti (rispettivamente 4,57 e 5,59 milioni di dollari) venerdì.
Il grande assente è stato proprio l’IBIT di BlackRock, l’ETF Bitcoin spot più grande per patrimonio netto, che in questa occasione ha rappresentato invece la maggior parte dei ritiri totali (244,5 milioni di dollari), continuando la sua recente tendenza ai deflussi.

Nonostante quest’ultimo afflusso netto di 94,34 milioni di dollari in un solo giorno. Dal 14 febbraio fino a oggi, la performance settimanale degli ETF Bitcoin spot statunitensi rimane ferma su un record negativo di deflussi di oltre 2,61 miliardi di dollari.
Negli otto giorni “in rosso” sono stati ritirati più di 3,265 miliardi di dollari dagli ETF Bitcoin spot. In particolare, martedì 25 febbraio è stato registrato un deflusso netto giornaliero di oltre 1,1 miliardi di dollari, segnando la prima volta in assoluto in cui i prelievi hanno superato il miliardo di dollari dal lancio degli ETF a gennaio dell’anno scorso.

Il prezzo di Bitcoin e gli ETF Spot
Non si può certo negare la relazione esistente tra le performance degli ETF Bitcoin spot e il prezzo della principale criptovaluta. Secondo il responsabile della ricerca di CryptoQuant Julio Moreno, rispetto al 2024, nel 2025 gli ETF hanno giocato un ruolo irrilevante come fonte di crescita della domanda di Bitcoin.
Gli afflussi netti cumulativi negli ETF Bitcoin al 58° giorno del 2025 sono pari a 12.100 BTC (1,7 miliardi di dollari), che impallidiscono rispetto ai 128.700 BTC (6,3 miliardi di dollari) del 2024. Questa tendenza spiega in parte le difficoltà incontrate dal prezzo di Bitcoin a partire dall’inizio di quest’anno.
Secondo i dati recenti di CoinMarketCap, Bitcoin è riuscito a recuperare il 6,68% nelle ultime 24 ore e, al momento della stesura dell’articolo, era scambiato a 91.761 dollari. Anche il volume giornaliero di scambi ha segnato un significativo aumento del 215,12%, a 72,55 miliardi di dollari.

Gli effetti del recente crollo di Bitcoin sulle altre criptovalute
La dominance di Bitcoin sul mercato gioca un ruolo importante nei periodo di crisi della criptovaluta leader. Come dimostrato in più di un’occasione, infatti, i crolli del prezzo di BTC tendono ad avere un impatto negativo anche sulla maggior parte delle altcoin, mentre le memecoin subiscono una minore influenza in tal senso.
Sul mercato, però, sono presenti anche token appartenenti a nuovi progetti che non sono stati ancora quotati sugli exchange, e che per questa ragione non sono ancora soggetti all’influenza della criptovaluta leader.
Uno di questi progetti, BTC Bull, è legato proprio alle performance di Bitcoin grazie a un meccanismo in grado di amplificarne i rialzi di prezzo. Il valore della criptovaluta nativa del progetto, il token BTCBULL, aumenta in maniera dinamica man mano che il prezzo di Bitcoin aumenta.
Il progetto rappresenta quindi un’interessante opportunità per gli investitori che hanno intenzione di diversificare il loro wallet senza allontanarsi troppo dalla sfera d’influenza di Bitcoin.






