Fondatore di Cardano: solo le “vere” criptovalute sopravviveranno ai crolli del mercato

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Gaia Tommasi

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Laureata in Scienze dell'Architettura a Firenze ha collaborato con diversi studi famosi del settore prima di immergersi nel mondo della fotografia e dell'illustrazione. Incuriosita dalla tecnologia...

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Ultimo aggiornamento: 

Agosto 7, 2024

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Mentre il panico dilagava nel mercato crypto e le borse registravano forti crolli, il fondatore di Cardano, Charles Hoskinson, ha avvertito che solamente le “vere” criptovalute resisteranno alle turbolenze del mercato.

Nel suo ultimo post su X, Hoskinson ha sottolineato che una recessione economica in Giappone potrebbe avere ripercussioni devastanti sui mercati, compreso il settore crypto.

Japan blowing up could cascade into the greater markets, including crypto on the short term. Moonboys will flood X and bark like babbling idiots about how project founders have failed and are evil; regardless, the macroeconomic caravan goes on.

Markets are not above the reality… https://t.co/3sPVKIey3Y

— Charles Hoskinson (@IOHK_Charles) August 5, 2024

Nonostante la volatilità sia intrinseca al mercato crypto, il fondatore di Cardano ha affermato che solo i progetti più solidi con “integrità e utility” riusciranno a superare questa tempesta.

Secondo Hoskinson, il settore sta maturando e andando oltre la frenesia speculativa. Le attuali condizioni di mercato stanno agendo come un filtro, separando le criptovalute con un valore tangibile e applicazioni reali da quelle basate esclusivamente sulla speculazione.

Solo i progetti che offrono soluzioni concrete potranno sopravvivere a questa crisi e continuare a crescere nel lungo termine.

Nonostante le difficoltà che sta attraversando il mercato, il fondatore di Cardano rimane ottimista sul futuro del settore crypto, convinto che le criptovalute siano destinate a rivoluzionare il sistema finanziario.

Il più grande crollo dal Black Monday del 1987

I commenti del fondatore di Cardano arrivano mentre i mercati azionari sono stati scossi da un’ondata di vendite, a partire dal Nikkei giapponese, che è crollato del 12%, il più grande calo in un solo giorno dal famigerato Black monday del 1987.

Il crollo è iniziato lunedì sui mercati asiatici e si è esteso ai mercati europei e statunitensi nel corso della giornata. Anche la Corea del Sud e Taiwan hanno registrato forti cali dei mercati azionari, superiori all’8%.

I mercati statunitensi hanno aperto con forti perdite: il Dow Jones ha perso oltre 1.000 punti e il NASDAQ è calato del 6%. L’S&P 500, invece, è sceso del 4,2%. Anche i mercati europei sono crollati ai minimi di 6 mesi.

Il tracollo è arrivato anche per Bitcoin che ha subito una perdita del 15,72% in 24 ore, passando da circa 60.896 dollari il 4 agosto al livello di 49.000 dollari il 5 agosto, prima di riprendersi i 57.000 dollari stamattina. Anche le altcoin ha registrato forti perdite, con Ethereum che è arrivata a perdere oltre il 20% in 24 ore.

Panico nei mercati crypto

Nel mercato crypto si è diffuso il panico: il Crypto Fear & Greed Index è precipitato in territorio di “paura estrema”. L’indice, un barometro del sentiment del mercato, è sceso a un misero punteggio di 17 su 100 – il più basso dal 12 luglio 2022 – sottolineando il sentiment estremamente ribassista che prevaleva tra gli investitori.

Crypto Fear & Greed Index. Fonte: Alternative.me

Anche gli Exchange Traded Fund (ETF) Spot su Bitcoin americani hanno visto forti deflussi durante la giornata di lunedì, pari a 168,4 milioni di dollari. La maggior parte proveniva dal Grayscale Bitcoin Trust e dall’ARK 21Shares Bitcoin ETF, rispettivamente con 69,1 e 69 milioni di dollari.

Nonostante le difficoltà del mercato, gli ETF Spot su Ethereum hanno registrato un afflusso netto di 48,73 milioni di dollari lunedì.

Pepe Unchained: la prevendita resiste alle turbolenze

Viste le turbolenze che sta attraversando il mercato, gli investitori si stanno riversando sui progetti in prevendita. Un progetto che sta catturando particolarmente l’attenzione è Pepe Unchained ($PEPU), una crypto che condivide il tema della rana con Pepe ma che si differenzia da quest’ultima per il fatto di non essere ancora disponibile – è in prevendita – ma soprattutto perché integrerà una propria rete Layer-2, progettata specificamente per le meme coin.

Questo particolare tipo di blockchain viene di solito utilizzato per alleggerire il carico di lavoro del layer-1, la blockchain principale, permettendole di avere costi di esercizio (GAS) più economici.

Il layer 2 consentirà infatti transazioni più veloci rispetto a quelle sulla chain di Ethereum, oltre che offrire fee più basse.

Secondo il whitepaper, il layer di PEPU promette di essere 100 volte più veloce di Ethereum, perciò se il team di sviluppo riuscirà a realizzare questo obiettivo, potremmo trovarci di fronte alla prossima meme coin di successo.

Pepe Unchained non è quindi una semplice meme coin, ma sta costruendo un suo ecosistema con una propria blockchain.

Come accennato, la meme coin $PEPU è al momento disponibile nella fase di prevendita. La presale di $PEPU è stata un successo immediato, con gli oltre 7,5 milioni di dollari raccolti. Un risultato impressionante per un progetto che è stato lanciato da un paio di settimane.

Pepe Unchained sta anche costruendo una grande community online, con oltre 7.658 follower sulla piattaforma X e 2.993 membri su Telegram.

Inoltre è possibile mettere in staking il token nativo $PEPU subito dopo l’acquisto in prevendita, ottenendo un reddito passivo in attesa che l’ICO giunga al termine.

Il token $PEPU è disponibile al prezzo di 0.0089 dollari sul sito ufficiale del progetto, ma è destinato ad aumentare nei prossimi giorni. Per ulteriori informazioni su come acquistarlo, è disponibile la nostra guida.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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