Fake News: Trump non è il maggior detentore di Peanut the Squirrel (PNUT)

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La news, pubblicata l'11 novembre da CoinTelegraph, è stata successivamente smentita dai dati della piattaforma di analisi Arkham Intelligence.
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Aniello Raul Barone
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Lunedì 11 novembre, l’organo di informazione sulle criptovalute, CoinTelegraph, ha pubblicato un post su X sostenendo che il presidente eletto Donald Trump era il maggior detentore della memecoin Peanut the Squirrel (PNUT), presumibilmente in possesso dell’1,7% della sua offerta totale.

La memecoin Peanut the Squirrel ha poi subito un’impennata del 300% in seguito all’annuncio della quotazione di PNUT su Binance.

Tuttavia, i dati di Arkham Intelligence sembrano smentire questa storia. Infatti, secondo la nota piattaforma di analisi e intelligence blockchain, Trump non possiede alcun token PNUT, men che meno per un valore di 6,55 milioni di dollari.

Wallet di Trump. Fonte: Arkham Intelligence

La piattaforma Arkham Intelligence fornisce dati approfonditi sulle transazioni blockchain, monitorando i wallet su varie reti per fornire una visione trasparente delle criptovalute e dei loro movimenti.

Alle 10:12 ora orientale dell’11 novembre, i dati di Arkham mostrano che Trump non ha alcun portafoglio collegato a PNUT, né è un azionista del token.

Peanut the Squirrel sale oltre il 300% in un giorno

Peanut the Squirrel sta registrando un rally impressionante, attualmente quotato a 0,4823 dollari, che segna un incredibile aumento dello 824,83% nell’ultima settimana.

Grafico a 7 giorni di Peanut the Squirrel (PNUT) – Fonte: CoinMarketCap

Secondo i dati di CoinMarketCap del 12 novembre, la capitalizzazione di mercato del token è passata da 95 milioni di dollari a 482 milioni di dollari in sole 24 ore, posizionandosi come la 214esima criptovaluta per capitalizzazione di mercato.

La recente quotazione di PNUT su Binance ha senza dubbio giocato un ruolo fondamentale in questa impennata. Sia Binance che Crypto.com hanno annunciato la disponibilità del token, stimolando in modo significativo il traffico e l’interesse degli investitori verso questa memecoin.

In particolare, l’ascesa di PNUT è stata alimentata anche dall’appoggio di Elon Musk, che ha espresso il suo sostegno alla memecoin in un recente scambio sul podcast di Joe Rogan. L’appoggio di Musk, unito al crescente interesse per le elezioni americane, ha aumentato il fascino del token.

La rivoluzione di Crypto All-Stars: lo staking apre alle memecoin

Il token Peanut the squirrel (PNUT) è l’ennesimo esempio dell’elevato potenziale di guadagno posseduto dalle memecoin. Un altro token che promette altrettanto bene è quello legato al progetto Crypto All-Stars (STARS).

Questa nuova piattaforma punta a trasformare il mercato delle memecoin attraverso l’introduzione di un protocollo di staking unificato, definito MemeVault, che consentirà ai possessori di memecoin prive di utilità, come DOGE, SHIB, FLOKI e altre, di essere messe in staking e garantire un reddito passivo.

La criptovaluta nativa del progetto, il token STARS, permetterà ai suoi possessori di ottenere profitti bonus e di triplicare le ricompense di staking sulle altre memecoin.

Questo offre una maggiore convenienza per i trader che, oltre alla possibilità di guadagnare un reddito passivo dalle memecoin prive di utilità, detenendo i token STARS possono aumentare ulteriormente le ricompense ricevute.

Crypto All-Stars si è assicurata con successo più di 3,4 milioni di dollari durante la prevendita e, acquistando i token STARS, è possibile beneficiare di ricompense per lo staking eccezionalmente elevate, con un APY attuale del 469%.

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

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