Ethereum non è una commodity come Bitcoin. A dirlo Rostin Benham della CFTC

bitcoin ethereum sec
Ultimo aggiornamento:
Head of Content - Cryptonews Italy
Head of Content - Cryptonews Italy
Christian Boscolo
Ultimo aggiornamento:
Perché puoi fidarti di noi
Da oltre dieci anni il team di Cryptonews è al lavoro quotidiano per fornire ai propri lettori approfondimenti e guide su tutte le tematiche del settore delle criptovalute. I nostri esperti ed analisti hanno una vasta esperienza nell’analisi di mercato e sulle tecnologie blockchain. Ci impegniamo a mantenere elevati i nostri standard editoriali, concentrandoci sull'accuratezza dei fatti e su un reporting equilibrato e terzo in tutte le aree, dalle criptovalute alla blockchain, ai nuovi progetti e sviluppi tecnologici. La nostra presenza costante nel settore riflette il nostro impegno nel fornire informazioni rilevanti in un mondo, quello delle risorse digitali, che è sempre più in evoluzione. Scopri di più su Cryptonews.
DisclaimerSiamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.

La classificazione delle crypto come commodity o azioni è tornata alla ribalta in questi giorni in seguito alle dichiarazioni di Rostin Benham, chairman di CFTC, (Commodity Futures Trading Commission), l’ente che si occupa delle materie prime negli USA.

Fino ad oggi Ethereum e Bitcoin erano considerati delle commodities ma stando alle ultime dichiarazioni, secondo Benham, oggi solo Bitcoin può esserlo.

Ethereum cambiato dopo il merge?

Pur non menzionando Ethereum, dunque, Benham ha instillato un nuovo dubbio. Un problema non da poco visto che ETH era già finito nel mirino della SEC dopo il merge anche se per un motivo diverso.

Il Merge di Etehreum, che ha sancito il passaggio da POW (proof of work) a POS (proof of stake), secondo la SEC comporterebbe anche un cambio di paradigma per la valuta di Vitalik Buterin. La maggioranza dei nodi di Ethereum, infatti, risiederebbe negli Stati Uniti, e per questo la SEC vorrebbe aver giurisdizione su ogni transazione.

Per molti esperti del mondo Crypto si tratterebbe però di una forzatura del cosiddetto Howey Test” che fa riferimento alla causa tra la SEC e la W.J. Howey Co, approdata alla Corte Suprema USA nel lontano 1946. 

Quindi che succede?

Al momento nulla. Si tratta di opinioni personali che non hanno alcun valore legislativo, ma che acuiscono l’annoso problema della regolamentazione delle crypto.

Non è solo XRP ad essere nel mirino della SEC ma tutto il comparto. L’unica soluzione risiederebbe in una legge ad hoc che non vada più a distinguere tra commodities e azioni, ma che includa le criptovalute in una nuova categoria.

Investi in Ethereum

Le criptovalute sono altamente volatili e non regolamentate. Nessuna tutela del consumatore. Potrebbe essere applicata una tassa sugli utili.

Segui Cryptonews Italia sui canali social

 

Altri articoli in evidenza

Rassegna Stampa
Bitget espande l’ecosistema BGB con l’integrazione di Morph Chain e un pool di liquidità da $1,1 milioni su Bulbaswap
Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
2025-01-13 17:35:59
News
PEPE sfonda il triangolo simmetrico: potrebbe arrivare a 1 dollaro?
Gaia Tommasi
Gaia Tommasi
2025-01-07 17:00:00
Crypto News in numbers
editors
Elenco degli autori Altri Autori
2M+
Utenti attivi mensili nel mondo
250+
Guide e Recensioni
8
Anni di presenza sul mercato
70
Autori da tutto il mondo