ETF crypto: Cosa succederà a Solana, Hedera e gli altri nel 2025?
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A partire dai progressi compiuti in ambito normativo e dall’ampliamento dell’offerta di asset, fino all’evoluzione del ruolo della finanza tradizionale nella custodia degli asset digitali, nel 2025 gli ETF sulle criptovalute sembrano essere pronti a una radicale trasformazione. lo slancio che hanno acquisito questi prodotti finanziari, infatti, riflette la maturazione di un mercato pronto al prossimo grande salto.
Poco meno un anno fa sono stati approvati per la negoziazione i primi fondi negoziati in borsa basati su Bitcoin. Ora, più del 5% dell’offerta totale di Bitcoin è detenuta dagli ETF e gli 11 ETF statunitensi su Bitcoin hanno persino superato la stima degli 1,1 milioni di BTC detenuti da Satoshi Nakamoto.
In un’intervista a The Block, il CEO e cofondatore di Anchorage Digital, Nathan McCauley, ha dichiarato:
“Dal mese di gennaio 2024, la storia degli ETF sulle criptovalute è stata una storia di continua maturazione del mercato. Dalla diversificazione dei fornitori di custodia alla recente approvazione di opzioni per gli ETF su Bitcoin, il mercato sta diventando sempre più sofisticato sia per i partecipanti istituzionali che per quelli retail”.
Gli ETF su Bitcoin sono arrivati sul mercato a gennaio, seguiti dall’approvazione di ETF spot su Ethereum a luglio. Adesso, nel 2025 e oltre, l’aggiunta del supporto per una gamma più ampia di asset digitali sarà una parte fondamentale della storia degli ETF cripto.
Il presidente di ETF Store, Nate Geraci, ha dichiarato:
“Nel complesso, i venti normativi in materia di criptovalute si sono chiaramente spostati e ora c’è un senso di ottimismo molto maggiore riguardo alla possibilità che altri ETF di criptovalute arrivino sul mercato”.
L’iShares Bitcoin Trust (IBIT) di BlackRock è il leader del mercato con 52 miliardi di dollari di asset in gestione, mentre l’iShares Ethereum Trust (ETHA) si aggira intorno ai 2,6 miliardi di dollari di AUM, secondo i dati di The Block.
Il 12 dicembre, in occasione di una conferenza di Bloomberg, il responsabile statunitense degli ETF tematici e attivi di BlackRock, Jay Jacobs, ha dichiarato:
“Siamo davvero solo alla punta dell’iceberg con Bitcoin e soprattutto Ethereum. Solo una piccola parte dei nostri clienti possiede (IBIT ed ETHA), quindi è su questo che ci concentriamo (rispetto al lancio di nuovi ETF su altcoin)”.

Prospettive normative con la nuova amministrazione Trump
L’attuale presidente della Securities and Exchange Commission statunitense, Gary Gensler, ha annunciato che si dimetterà il 20 gennaio 2025, lo stesso giorno dell’insediamento di Trump. Donald Trump ha nominato Paul Atkins, sostenitore di lunga data delle criptovalute, alla guida della SEC.
Secondo Nathan McCauley:
“La prossima amministrazione e il Congresso promettono di portare maggiore chiarezza normativa all’ecosistema. Nel 2025, il settore terrà d’occhio alcune aree chiave: SAB 121, le stablecoin, una maggiore apertura normativa all’innovazione degli asset digitali e il movimento intorno a una riserva strategica di Bitcoin negli Stati Uniti”.
Il Tax Cuts and Jobs Act di Trump, approvato nel 2017, scade alla fine del prossimo anno, il che potrebbe lasciare spazio a proposte fiscali sulle criptovalute, tra cui una proposta di legge chiamata Providing Tax Clarity for Digital Assets, che chiarirebbe che le ricompense dello staking dovrebbero essere tassate solo al momento della vendita degli asset.
Secondo quanto dichiarato dal consigliere generale della società di investimenti in criptovalute Multicoin Capital, Greg Xethalis, alla conferenza Emergence di The Block:
“Ci vorrà del tempo perché le criptovalute non saranno la massima priorità legislativa nel 2025, ma nel 2023 e nel 2024 sono stati fatti molti progressi che porteranno a una vera e propria legislazione”.
Solana è il prossimo candidato?
Un ETF spot su Solana potrebbe arrivare sul mercato statunitense entro la fine del 2025? In merito alla questione, Nate Geraci ha dichiarato:
“Credo che sia molto probabile che gli ETF spot su Solana vengano approvati al più tardi entro la fine del prossimo anno. Sembra che la SEC si stia impegnando con gli emittenti su questo prodotto, il che è ovviamente un segnale positivo”.
Secondo Alexander Blume, CEO di Two Prime Digital Assets, il successo e il precedente creato dagli ETF spot su Bitcoin ed Ethereum, insieme a un ambiente amministrativo e normativo più favorevole alle criptovalute, porteranno a un ETF SOL entro il prossimo anno. Blume ha affermato:
“Non sprecherebbero il tempo e le spese per farlo se non avessero la certezza di avere successo”.
Tuttavia, il mese scorso gli analisti di JPMorgan hanno affermato che la SEC potrebbe richiedere la risoluzione di cause legali relative a titoli non registrati per questi asset prima di approvare gli ETF spot, il che potrebbe ritardare le approvazioni di nuovi ETF o rendere necessario un nuovo deposito.
L’analista senior di ETF di Bloomberg, Eric Balchunas, ha dichiarato a The Block:
“C’è un nuovo sceriffo in città ed è uno sceriffo favorevole alle criptovalute. Ecco perché queste piccole cose su cui normalmente ci si accanisce con Gensler, potrebbero semplicemente evaporare”.
Balchunas ha detto che le probabilità che un ETF SOL venga approvato sono “decenti” ma, per il momento, “non è una passeggiata”.
E gli ETF XRP e DOGE?
Attualmente sono state depositate diverse richieste di approvazione di ETF su altcoin, da Solana a XRP e persino Hedera, oltre a ETF su indici cripto di Grayscale e Bitwise. Nate Geraci ha detto:
“Penso che tutto sia sul tavolo per andare avanti con la nuova amministrazione. La speranza è che la nuova amministrazione si muova rapidamente per designare quali asset cripto sono titoli e quali no. Una volta definito questo quadro, il percorso di approvazione di ulteriori ETF di criptovalute dovrebbe diventare molto più chiaro”.

Balchunas e il collega James Seyffart prevedono che potrebbe essere lanciata “un’ondata” di nuovi ETF, tra cui un ETF combinato per Bitcoin ed Ether, ETF per Litecoin ed Hedera e, infine, per Solana e XRP.
Seyffart ritiene che ci siano buone probabilità che un ETF su Litecoin o HBAR possa essere approvato prima degli altri nuovi prodotti, ma non è sicuro “che ci sia una domanda da parte degli investitori”.
Dogecoin può essere stato lanciato come scherzo, ma è cresciuto fino a diventare la sesta criptovaluta per capitalizzazione di mercato. Hedera è un candidato “molto più convincente” che avrebbe più senso dal punto di vista istituzionale, ha dichiarato Louis Sykes, analista di criptovalute presso All-Star Charts.
“La satira di oggi è l’ETF di domani”, ha detto Balchunas. “Ci si potrebbe chiedere: “DOGE è un ponte troppo lontano?” e io direi: “Vedremo”. Penso che qualcuno ci proverà, perché no?”.
Secondo Blume, DOGE e XRP potrebbero faticare a dimostrare di essere mercati equi, poiché le loro partecipazioni sono altamente concentrate. Tuttavia, Blume ha affermato che la nuova SEC sarà più permissiva in generale:
“Con l’eccezionale successo degli ETF su Bitcoin, le imprese finanziarie cercheranno di creare qualsiasi prodotto che possa avere successo. Ora, se saranno approvati o no, è un’altra questione”.
Più allocazione, più ETP
Gli ETF spot su Bitcoin hanno superato i 30 miliardi di dollari di afflussi netti cumulativi per la prima volta dal loro lancio a gennaio. I flussi totali nell’intero ecosistema degli ETF hanno recentemente superato la soglia dei 913 miliardi di dollari, battendo il precedente record stabilito nel 2021.
Bitwise prevede che gli ETF Bitcoin attireranno più flussi nel 2025 per tre motivi fondamentali: il primo anno di mercato è tipicamente il più lento per gli ETF, le maggiori società di consulenza (per esempio, Morgan Stanley, Merrill Lynch, ecc.) entreranno in linea e gli investitori “scaleranno” la loro allocazione.
Il più grande gestore di fondi indicizzati di criptovalute al mondo, ha dichiarato:
“Nei sette anni in cui abbiamo aiutato i professionisti dell’investimento ad accedere alle criptovalute, Bitwise ha osservato uno schema ben preciso: La maggior parte degli investitori inizia con una piccola allocazione e poi la incrementa nel tempo. Sospettiamo che la maggior parte degli investitori che hanno acquistato ETF su Bitcoin nel 2024 raddoppieranno nel 2025”.

Da parte sua, VanEck, prevede non soltantoo l’approvazione di diversi nuovi ETP spot, ma anche che gli ETP su Ethereum includeranno lo staking, mentre sia gli ETP su Ethereum sia su Bitcoin consentiranno transazioni e rimborsi in natura.
Alcuni analisti suggeriscono che i rendimenti dello staking di ETH potrebbero portare ad afflussi significativi negli ETF basati negli Stati Uniti, offrendo rendimenti interessanti in un contesto di tassi di interesse in calo. Gli analisti di VanEck hanno affermato:
Disclaimer: le criptovalute sono una classe di asset ad alto rischio. Questo articolo è fornito a scopo informativo e non costituisce un consiglio di investimento. Potresti perdere tutto il tuo capitale.“L’abrogazione della regola SEC SAB 121, da parte della SEC o del Congresso, aprirà la strada alle banche e ai broker per la custodia di criptovalute spot, integrando ulteriormente gli asset digitali nell’infrastruttura finanziaria tradizionale”.






