Elon Musk e l’assist a Bitcoin: “La macchina statale USA stampa denaro senza controllo”

Elon Musk è tornato a parlare dei suoi argomenti preferiti: soldi, tecnologia e governo. E lo ha fatto alla sua maniera: senza filtri.
In un’intervista con il senatore Ted Cruz nel podcast Verdict, il CEO di Tesla e X ha lanciato una delle sue classiche accuse al sistema burocratico statunitense: all’interno dell’apparato federale americano ci sarebbero almeno 14 computer in grado di generare denaro “dal nulla” e senza alcun controllo o supervisione.
Una dichiarazione che getta nuove ombre sulla gestione delle finanze pubbliche negli Stati Uniti e riaccende l’interesse per sistemi decentralizzati come Bitcoin, dove ogni transazione è pubblica, tracciabile e verificabile.
Secondo Musk, questi sistemi “deviati” si anniderebbero in diversi dipartimenti governativi chiave: Tesoro, Difesa, Esteri e Sanità. E sarebbero in grado di inviare miliardi in pagamenti senza alcun controllo.
“Queste macchine inviano soldi senza che vi sia nulla in cambio,” ha affermato. “Il 5-10% dei fondi movimentati non è nemmeno registrato nei database.”
Ma la cosa più grave, sempre secondo l’imprenditore americano, è l’impossibilità di accedere alle informazioni. Anche volendo, nessun funzionario pubblico ha accesso diretto ai dati contabili reali.
Chi vuole “vederci chiaro”, deve passare attraverso un meccanismo burocratico a incastro: un funzionario chiede a qualcuno, che poi gira la richiesta a una società esterna, che a sua volta coinvolge un altro appaltatore.
Il risultato? Una catena infinita di mediazioni, dove ogni passaggio rende impossibile la traspoarenza
Chiaramente si tratta di cavallo da battaglia di Musk e Trump, ovvero la lotta agli sprechi del servizio pubblico. Si stima infatti che gli USA abbiano oltre 5 milioni di dipendenti a tempo determinato, cui andrebbe aggiunto almeno un altro milione di dipendenti “classificati”. Insomma, nessun Paese al mondo ha così tanti dipendenti statali, per dirla all’italiana.
Per Musk, risolvere la questione è come riprogrammare Matrix, bisogna capire cosa accade nei sistemi informatici statali, e solo così si può affrontare il problema. “Se non sai cosa succede in quei computer, non puoi combattere la corruzione,” ha dichiarato.
Secondo l’analista geopolitico Dario Fabbri, direttore della rivista Domino, non si tratterebbe in realtà nemmeno di una questione economica, ma di una lotta di potere tra Trump e gli apparati federali: CIA, Pentagono, Dipartimento di stato e del tesoro, che minano il potere del Presidente USA.
La domanda finale: chi avrà il coraggio di cambiare le regole?
Che sia per ragioni politiche o economiche, l’allarme lanciato da Elon Musk mette in guardia sulla mancanza di tracciabilità della spesa pubblica e degli sprechi.
Il rischio è che l’intero sistema economico poggi su fondamenta invisibili, alimentando sfiducia e allontanando sempre più persone dalle istituzioni.
E allora la domanda che resta sospesa è una sola: chi avrà davvero il coraggio di affrontare il sistema? Nel frattempo, Bitcoin osserva. E aspetta.






