Crollo crypto: come ripartire in vista dell’halving? Ecco 3 crypto per risorgere

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Quello appena trascorso è stato uno dei peggiori week-end crypto, come non se ne vedevano da molti anni. A causare il crollo di venerdì è stata la paura di un nuovo scenario di guerra in medio oriente, sfociato nell’attacco dell’Iran contro Israele.

Il Panico si è impadronito degli investitori causando un sell-off prolungato che ha interessato soprattutto le altcoin. Bitcoin ha perso solo il 5%, Ethereum il 9%, ma le altcoin hanno perso mediamente più del 20%, arrivando fino al 30% in alcuni casi.

Anche L’S&P 500 – l’indice azionario che misura le performance delle 500 maggiori aziende quotate nelle borse degli Stati Uniti, ha toccato i minimi da quasi un mese a questa parte, appena sopra le 5.100 unità, con un calo dell’1,4%.

I beni rifugio come il dollaro USA e l’oro sono invece saliti. Il DXY è salito per la prima volta sopra 106 lo scorso novembre, mentre l’oro ha toccato per breve tempo i massimi storici sopra i 2.400 dollari.

Grafico del prezzo dell’oro in dollari –  Fonte: TradingView

Le altcoin subiscono il contraccolpo magggiore

Il crollo di venerdì per Bitcoin è stato decisamente lieve rispetto a quello delle altcoin. Secondo i dati di Coinglass, Solana, XRP, Dogecoin, Toncoin, Cardano e Avalanche hanno perso tra il 10 e il 16% in 24 ore. La carneficina di venerdì ha portato l’open interest delle altcoin a una riduzione ridursi del 30%.

L’Open Interest si riferisce al numero totale di contratti derivati aperti, come futures e opzioni, che sono legati a queste criptovalute ed è diminuito dopo che 770 milioni di dollari di posizioni lunghe in futures sulle criptovalute sono state spazzati via venerdì, secondo i dati di Coinglass.com.

I prezzi delle criptovalute sono crollati venerdì a causa dell’aumento delle liquidazioni di posizioni lunghe in futures con leva / Fonte: coinglass.com

La maggior parte delle criptovalute sono in calo di almeno il 25% rispetto ai massimi recenti. Alcune, come Arbitrum e Bonk, sono scese di oltre il 50% rispetto ai massimi annuali.

Ma è anche vero che il mercato della altcoin era già piuttosto esteso, e un ritracciamento era nell’aria da giorni.

Dopo un forte finale di 2023 e inizio del 2024 che ha visto molte delle principali altcoin registrare guadagni 2x e 3x, con Bitcoin che ha recuperato i massimi storici, lo slancio si è arrestato e le prese di profitto hanno preso il sopravvento.

Il timore di una turbolenza in vista dell’halving, i dati sull’inflazione USA e la situazione geopolitica hanno fatto il resto

Cosa fare adesso con le altcoin?

Al momento, nonostante il mercato crypto sia in ripresa, è ancora presto per pensare che la crisi sia definitivamente passata.

I venti di guerra soffiano ancora forte e potrebbero condizionare il mercato. Anche l’halving e le settimane successive sono storicamente un periodo turbolento è quindi consigliabile fare molta attenzione.

Farsi ingolosire dalle altcoin che sono cadute in disgrazia potrebbe essere un’occasione d’oro ma non bisogna esagerare.

Meglio mantenere un margine di movimento in stable coin, in modo da poter intervenire se il mercato dovesse scendere nuovamente.

Strategie a parte, nonostante alcune altcoin abbiano già riguadagnato una buon parte di quanto perduto nel week-end (non bisogna dimenticare che il mercato era già in flessione da qualche giorno, ndr) ci sono ancora delle ottime occasioni per rientrare del capitale perduto.

3 Altcoin per risorgere dopo la caduta

Per risalire velocemente abbiamo individuato tre criptovalute che al momento risultano sottostimate nel prezzo e che potrebbero risalire vorticosamente nei mesi successivi all’halving.

1- Polygon Matic

Basta dare un’occhiata al grafico di Polygon Matic (MATIC) per rendersi conto che la crypto ha perso il 20% in una settimana, il 33% in un mese e il 35% in un anno. Non esiste dunque un momento migliore per acquistarla.  E parliamo di un gigante, attualmente al 26 posto per capitalizzazione.

La crypto è scesa fino a 0,60 dollari e da ieri è in leggera risalita (7%) intorno agli 0,74 dollari.

Per noi è una delle crypto più interessanti, anche perché nei prossimi mesi ci saranno tantissimi aggiornamenti importanti.

2- Celestia (TIA)

Al secondo posto mettiamo invece Celestia (TIA). Il trend delle blockchain componibili è appena nato ma esploderà nei prossimi mesi, e il token e subito schizzato a livelli record rendendolo inavvicinabile.

Celestia ha perso il 18% in una settimana e il 30% in un mese, anche se dobbiamo ricordare che il token è partito da soli 2,2 dollari. Ma parliamo anche di un token che solo un mese fa valeva 15 dollari ed è arrivato a toccare anche i 20 dollari.

Anche a 10 dollari rimane un acquisto molto conveniente, soprattutto nel lungo periodo visto che si tratta di una blockchain nuova e con enormi potenzialità.

3- Sei (SEI)

Un’altra crypto molto interessante in questo momento è Sei (SEI), che ha perso il 27% in una settimana e il 33% in un mese, sempre secondo i dati di CoinMarketCap. E parliamo di una blockchain che ha avuto anche un valore di 1,1 dollari al suo massimo. C’è quindi la possibilità di fare un rapido 2X, senza troppi sforzi nei prossimi mesi.

 

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