Cresce la domanda di Bitcoin grazie al prossimo taglio dei tassi di interesse
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Dopo la dichiarazione del presidente della Fed, Jerome Powell, durante il consueto simposio annuale di Jackson Hole, Bitcoin, insieme ad altri asset come Solana, ha registrato un’impennata di oltre il 6% venerdì scorso, secondo quanto riferito dalla piattaforma di analisi blockchain CryptoQuant nel suo report settimanale.
Powell ha lasciato intendere che presto i tassi di interesse potrebbero diminuire. In genere, i tassi più bassi spingono gli investitori verso asset più rischiosi, come le criptovalute.
La crypto di maggior valore è balzata fino alla resistenza di 65.000 dollari, il livello più alto dal 2 agosto. Nel frattempo i rendimenti dei titoli di Stato statunitensi sono scesi al livello più basso dal marzo 2023, aumentando ancora di più l’entusiasmo nel mercato.
Bitcoin torna a confluire su Coinbase
A spingere l’impennata dei prezzi è stato l’aumento della domanda da parte degli investitori americani. Secondo la piattaforma CryptoQuant, questo si vede dal fatto che il valore di Bitcoin sull’exchange crypto Coinbase è salito al livello più alto da luglio. Il “premio” del prezzo mostra che gli americani sono disposti a pagare di più per acquistare l’asset, a dimostrazione di una forte domanda interna.
Inoltre, sempre più Bitcoin si stanno spostando su Coinbase dagli exchange fuori dagli Stati Uniti. Una tendenza che in passato è stata spesso associata ad un aumento dei prezzi.
Gli investitori americani stanno quindi diventando più influenti nel mercato e stanno cercando di approfittare dei potenziali benefici di una politica monetaria più accomodante.
La Fed accenna ad un taglio dei tassi e Bitcoin vola: Hayes spiega perché
Arthur Hayes, cofondatore di Bitmex, ha scritto in un post sul blog che l’entusiasmo degli investitori di fronte alla notizia che la Fed si è finalmente decisa a tagliare i tassi d’interesse è del tutto comprensibile.
Gli investitori pensano che, quando il denaro costa meno, gli asset come Bitcoin, con un’offerta limitata e valutati in dollari, dovrebbero aumentare di valore.
Hayes ha scritto:
“Dimentichiamo che i futuri tagli dei tassi da parte della Fed, BOE e BCE riducono il differenziale dei tassi di interesse tra queste valute e lo yen. Questo potrebbe far riemergere il rischio di un carry trade sullo yen e rovinare tutto, a meno che le banche centrali non aumentino davvero la quantità di denaro in circolazione attraverso l’espansione dei loro bilanci, cioè stampando più moneta. “
Il carry trade sullo yen, ricordiamo, è una strategia di investimento in cui gli investitori prendono in prestito yen giapponesi a tassi di interesse molto bassi (o addirittura pari a zero) per poi convertirli in una valuta con un tasso di interesse più alto e investire in asset denominati in quella valuta.
Il problema del carry trade sullo yen è che potrebbe “rovinare tutto” perché, se i tassi di interesse globali dovessero allinearsi a quelli giapponesi, sempre più bassi, questa strategia diventerebbe meno redditizia. La conseguente corsa alla liquidazione delle posizioni in yen potrebbe scatenare un grande scossone sui mercati, con forti vendite di azioni e criptovalute e un conseguente crollo dei prezzi.
Inoltre Arthur Hayes ha scritto:
“Powell ha comunicato il pivot intorno alle 9.00 GMT-6, che corrisponde all’ovale rosso. Gli asset rischiosi rappresentati dall’indice S&P 500 (bianco), dall’oro (oro) e da Bitcoin (verde) sono tutti aumentati con il calo del prezzo del denaro. Anche il dollaro, che non è mostrato qui, ha chiuso la settimana più debole”.

Il mercato dei futures perpetui vede un’impennata
L’aumento della domanda non si è fermato solo ai mercati spot. Anche il mercato dei futures perpetui ha visto una forte crescita, con un aumento del Total Open Interest (che rappresenta il numero totale di contratti derivati in essere) di quasi 10.000 Bitcoin dopo l’annuncio di Powell, secondo CryptoQuant.
L’aumento della domanda non si è limitato ai mercati spot. Anche il mercato dei futures perpetui ha registrato un’impennata significativa, con un aumento del Total Open Interest – che rappresenta il numero totale di contratti su futures su Bitcoin che sono attualmente attivi, ovvero non ancora chiusi – di quasi 10.000 Bitcoin dopo le parole di Powell, come riporta CryptoQuant.
Questo porta il totale degli open interest a 276.000 Bitcoin, mostrando un interesse sempre maggiore per l’uso della leva finanziaria con i contratti futures nelle strategie di investimento.

La piattaforma CryptoQuant ha riferito che, nonostante questi segnali positivi, il quadro generale della domanda di Bitcoin non è così incoraggiante. La crescita complessiva della domanda è stata lenta e nelle ultime settimane è addirittura calata.
Questa situazione è molto diversa rispetto all’inizio dell’anno: ad aprile, quando Bitcoin era a 70.000 dollari, la domanda era decisamente più forte. I livelli di domanda attuali indicano che, anche se gli investitori americani stanno influenzando i movimenti di prezzo nel breve periodo, serve un aumento più sostenuto e ampio della domanda perché Bitcoin possa davvero riprendersi e raggiungere nuovi massimi.
Aumenta il numero di milionari di Bitcoin: + 111% in un anno

L’aumento del valore di Bitcoin nell’ultimo anno ha creato un numero maggiore di crypto milionari. Gli specialisti di migrazione patrimoniale e di investimento internazionale di Henley & Partners hanno redatto il Crypto Wealth Report 2024, in cui hanno svelato che nel mondo sono presenti ben 85.400 crypto-milionari e che sono aumentati del 111% rispetto all’anno scorso.
Gli esperti di Henley & Partners attribuiscono questa crescita al debutto sul mercato degli ETF Spot su Bitcoin, avvenuto a gennaio, visto che la loro approvazione “ha attirato un flusso massiccio di capitali istituzionali”.
Inoltre, il report ha rivelato che quest’anno il numero di persone con più di un milione di dollari in crypto è aumentato del 95%. Anche il numero di chi possiede oltre 100 milioni di dollari in crypto è cresciuto, con 325 persone in più rispetto all’anno scorso.
Tra i miliardari crypto troviamo l’ex CEO di Binance, Changpeng Zhao. Secondo il profilo di Forbes, si stima che abbia un patrimonio netto di 33 miliardi di dollari.
Brian Armstrong, il cofondatore di Coinbase, occupa il secondo posto tra i miliardari crypto, con un patrimonio stimato in 11 miliardi di dollari. seguono Giancarlo Devasini, direttore finanziario di Tether, e Michael Saylor, cofondatore di MicroStrategy.
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