La Corte cinese stabilisce che Bitcoin ha valore legale – Rapporto

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Secondo quanto riferito, un tribunale Internet in Cina ha emesso una sentenza storica sulle criptovalute, riconoscendo al Bitcoin valore legale come proprietà.

Source: iStock/Marc Bruxelle

Secondo il media cinese BJ News, la Corte Internet di Hangzhou – uno dei tre organi giuridici del paese che gestiscono le questioni legali basate sul digitale e Internet – ha stabilito il 18 luglio che Bitcoin e altri token potrebbero essere considerati legalmente come aventi un valore finanziario e in quanto tali potrebbero essere definiti come “proprietà” o beni con reale valore finanziario.

Il tribunale si è pronunciato su un caso risalente al 2013, pvvero prima del crackdown del 2017 che ha effettivamente reso illegale il trading di criptovalute nella Cina continentale. Un acquirente sostiene di aver pagato un fornitore per 2.675 BTC, ma non ha ricevuto i suddetti token dopo che il fornitore ha chiuso la sua attività e ha disattivato il suo sito web.

La corte si è pronunciata a favore dell’acquirente, affermando che Bitcoin fosse una “proprietà virtuale” e in quanto tale fosse “protetto dalla legge cinese”.

Tuttavia, il rapporto del media conclude che, nonostante la sentenza della corte, Bitcoin e altri token non possono ancora essere considerati come moneta a corso legale nel paese.

La mossa fornisce a Bitcoin e altcoins una sorta di base legale in Cina, di cui molti ottimisti si prenderanno cura. Tuttavia, è anche probabile che la sentenza crei un precedente legale in base al quale i pubblici ministeri e la polizia potranno rivolgersi ai tribunali del paese per i mandati di sequestro di partecipazioni in criptovalute in caso di frode e altri reati.

Dovey Wan, socio fondatore della società di investimento californiana Primitive Ventures, ha definito la sentenza una “grande pietra miliare” per le criptovalute in Cina.

I lettori possono ricordare che i tribunali locali di Russia e Corea del Sud ha emesso sentenze analoghe in due casi l’anno scorso.

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