Che cos’è e come funziona Avail, la blockchain modulare che nasce da Polygon
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L’ecosistema blockchain è in continua evoluzione e tra le innovazioni più interessanti degli ultimi anni troviamo Avail, un progetto nato come parte dell’infrastruttura di Polygon e successivamente diventato indipendente.
Avail, come molte altre blockchain, nasce per provare a risolvere uno dei problemi del Web3: la frammentazione delle blockchain e la difficoltà di interoperabilità tra le diverse reti.
Con l’ultimo aggiornamento Nexus, la piattaforma ha operato un importante passo in avanti, offrendo una soluzione scalabile e modulare per la disponibilità dei dati e la liquidità cross-chain.
Cos’è Avail e come nasce?
Avail è una blockchain modulare progettata per garantire la disponibilità dei dati (Data Availability Layer) e migliorare la scalabilità e la sicurezza delle applicazioni decentralizzate. Il progetto è stato inizialmente sviluppato come parte di Polygon, con il nome di Polygon Avail.
Nel 2023, Avail si è però separata da Polygon diventando a tutti gli effetti un’entità indipendente.

Oggi esistono molte blockchain diverse, ognuna con le proprie regole, funzioni e tecnologie. Questo crea un problema di frammentazione, perché le blockchain non comunicano tra loro in modo nativo. Gli sviluppatori che vogliono creare applicazioni devono spesso gestire più reti contemporaneamente, aumentando la complessità e i costi.
Avail cerca di risolvere questo problema offrendo un’infrastruttura comune per diverse blockchain. In pratica, fornisce uno spazio sicuro e scalabile in cui blockchain di vario tipo, come le blockchain sovrane, gli ZK-Rollup e gli Optimistic Rollup, possano operare senza preoccuparsi di problemi di disponibilità dei dati o interoperabilità.
Cos’è una blockchain sovrana?
Una blockchain sovrana è una chain indipendente, che ha il pieno controllo sulle proprie regole, governance e sicurezza.
A differenza delle blockchain che dipendono da una rete principale (come gli L2 di Ethereum), una blockchain sovrana non ha bisogno di un’altra blockchain per funzionare, ma può comunque collegarsi ad altre reti per scambiare dati e valore. Il termine “blockchain sovrana” viene spesso usato in un contesto più specifico per indicare Layer-1 modulari, che scelgono di non dipendere da un’unica blockchain per la sicurezza e possono connettersi ad altre reti in modo più flessibile.
Con Avail, uno sviluppatore può creare una blockchain senza dover costruire da zero tutte le funzioni di sicurezza e archiviazione dei dati. Questo semplifica il lavoro e permette di concentrarsi solo sulle funzioni specifiche dell’applicazione, riducendo tempi e costi di sviluppo.
Chi è il fondatore di Avail?
Il fondatore di Avail, Anurag Arjun, è anche uno dei co-fondatori di Polygon Labs, e ha sviluppato la piattaforma con l’idea di migliorare l’esperienza degli sviluppatori e degli utenti del Web3.

La tecnologia di Avail utilizza due innovazioni chiave per rendere le blockchain più veloci e sicure: il commit KZG e il campionamento della disponibilità dei dati (DAS).
Il commit KZG è una tecnica crittografica che permette di verificare che i dati di una transazione siano autentici senza doverli scaricare tutti. Immaginate una blockchain come un enorme registro di transazioni: invece di leggere l’intero registro per controllare se una transazione è valida, il commit KZG crea una sorta di firma matematica che garantisce che il contenuto sia integro e non sia stato alterato.
Questo sistema migliora la scalabilità, riducendo il peso dei dati che ogni nodo deve gestire, e rende più difficile, in caso di attacco, modificare le informazioni.
Il campionamento della disponibilità dei dati (DAS) affronta invece un altro grande problema delle blockchain: il fatto che ogni nodo debba scaricare l’intera cronologia delle transazioni per verificarne la validità.
Con il DAS, invece di controllare tutto, i nodi verificano solo piccole porzioni di dati in modo casuale. Se abbastanza nodi confermano che i dati sono disponibili, allora possiamo fidarci che l’intera transazione sia legittima.
Differenze tra Avail e Polygon
Sebbene entrambe le reti abbiano una connessione, Avail e Polygon hanno obiettivi diversi:
Caratteristica | Avail | Polygon (MATIC) |
---|---|---|
Tipologia di blockchain | Layer modulare per disponibilità dei dati (DA Layer) | Layer 2 per Ethereum e framework multi-chain |
Obiettivo principale | Fornire infrastruttura scalabile per dati e interoperabilità | Migliorare la scalabilità di Ethereum tramite sidechain e rollup |
Interoperabilità | Connessione tra blockchain sovrane, ZK e Optimistic rollup | Sidechain compatibili con Ethereum |
Tecnologia | Disponibilità dei dati con validazione ZK | Plasma, zk-Rollups, Optimistic Rollups e PoS Chain |
Collegamento con Polygon | Nato come progetto interno, divenuto indipendente nel 2023 | Parte dell’ecosistema Polygon |
L’aggiornamento Nexus: perché è importante
Uno dei grandi limiti del Web3, come dicevamo in apertura, è la frammentazione tra blockchain. Le transazioni cross-chain sono complesse e richiedono spesso l’utilizzo di bridge poco sicuri, con il rischio di attacchi hacker e perdite di fondi. L’aggiornamento Nexus di Avail è stato progettato per risolvere questo problema e rendere l’interoperabilità tra blockchain più fluida e sicura.
Cos’è Avail Nexus?
Dal punto di vista tecnico, Avail Nexus è un framework per interoperabilità cross-chain che utilizza un runtime di esecuzione Zero-Knowledge (ZK) per facilitare la comunicazione tra blockchain ZK, Optimistic e Sovereign.
In pratica, consente agli sviluppatori di realizzare applicazioni compatibili con più blockchain, senza dover gestire più distribuzioni separate o dipendere dai bridge. Grazie a Nexus, gli utenti potranno interagire con applicazioni su più blockchain senza trasferire token tra le diverse reti, migliorando la sicurezza e l’esperienza d’uso.
DI seguito un video che ne mostra il funzionamento con casi reali.
Come funziona Avail Nexus?
Avail Nexus introduce diverse applicazioni di interoperabilità per facilitare le transazioni tra blockchain.

ZK Interop App – Massima sicurezza e privacy, grazie alla crittografia avanzata.
La tecnologia Zero-Knowledge (ZK) è un metodo crittografico che permette di confermare che una transazione sia valida senza rivelare tutti i dettagli. È un po’ come dimostrare di avere una password senza doverla dire a nessuno. Questa tecnologia riduce al minimo la necessità di fidarsi di terze parti, migliorando sicurezza e privacy. È ideale per transazioni che richiedono un’elevata protezione dei dati e una verifica immediata.
TEE Interop App – Transazioni con fiducia ridotta, utilizzando i TEE
Un Trusted Execution Environment (TEE) è un’area sicura dentro un computer o un server che esegue le operazioni in modo protetto. È come avere una cassaforte digitale che nessuno può aprire o manipolare, neanche chi gestisce il sistema. Questo metodo permette di garantire che le transazioni avvengano in un ambiente sicuro, riducendo il rischio di frodi e attacchi informatici.
OP Interop App – Transazioni veloci con trasferimenti rapidi ed efficienti.
L’Optimistic (OP) Interop App è progettata per gestire transazioni rapide e a basso costo. Si basa sul principio che tutte le transazioni siano valide fino a prova contraria. Invece di verificare immediatamente ogni operazione (come fanno i sistemi ZK), l’OP Interop App le considera valide e permette di correggere eventuali errori solo se qualcuno contesta la transazione. Questo metodo accelera i trasferimenti e li rende più economici, ed è particolarmente utile per applicazioni di finanza decentralizzata (DeFi) e pagamenti tra blockchain diverse.
Conclusioni
L’aggiornamento Nexus rappresenta un passo avanti per il settore blockchain, offrendo interoperabilità semplificata e una gestione più efficiente delle risorse. Gli sviluppatori non saranno più costretti a distribuire le loro applicazioni su più reti per garantire la compatibilità cross-chain: basterà un’unica implementazione per accedere a un ecosistema connesso e fluido.
Questo non solo riduce i costi operativi, ma elimina anche molte delle complessità tecniche che rallentano l’adozione su larga scala.

Lato utente, la possibilità di scambiare e utilizzare token senza doverli trasferire manualmente tra blockchain segna un punto di svolta nella gestione della liquidità. Il problema dei bridge centralizzati, spesso bersaglio di attacchi hacker, viene risolto alla radice.
Un altro aspetto chiave è la flessibilità offerta agli sviluppatori, che potranno scegliere il modello di fiducia più adatto alle loro esigenze.
Grazie alle diverse soluzioni di interoperabilità offerte da Avail Nexus, sarà possibile bilanciare sicurezza, velocità ed efficienza economica in base alle necessità del progetto.
Disclaimer: le criptovalute sono una classe di asset ad alto rischio. Questo articolo è fornito a scopo informativo e non costituisce un consiglio di investimento. Potresti perdere tutto il tuo capitale.





