Charles Hoskinson valuta di integrare Cardano con Bitcoin
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A sorpresa durante una sessione di domande e risposte, in gergo “ask me anything” (AMA), su YouTube il 2 novembre, il co-fondatore di Cardano (ADA) e Ethereum (ETH), Charles Hoskinson, ha parlato della prospettiva potenzialmente “rivoluzionaria” di integrare ADA con Bitcoin (BTC).
Secondo il famoso informatico, per molto tempo è stato convinto che Bitcoin avesse smesso di innovare dopo l’aggiornamento Taproot del 2021. Eppure, durante l’ultimo intervento pubblico, Hoskinson ha riconosciuto che il team che lavora sulla principale criptovaluta al mondo ha trovato un modo per apportare novità sulla chain. Lo ha fatto introducendo la validazione di tipo zero-knowledge proof utilizzando BTC sulla mainnet.
“Facevo parte di quel gruppo di persone che credevano che Bitcoin avesse smesso di innovare sul piano tecnologico. Hanno poi sviluppato Taproot, e sembra che, grazie a una applicazione ingegnosa della tecnologia zero-knowledge e Taproot, siano in grado di validare una zero-knowledge proof utilizzando Bitcoin sulla stessa mainnet di Bitcoin.”
Il co-fondatore di Cardano ha concluso che tali sviluppi rendono possibile un ponte trustless (cioè a cui non serve affidarsi a un entità centralizzata) tra le blockchain, e che questo potrebbe portare a una maggiore integrazione tra i due ecosistemi.
“Se così fosse, ipoteticamente, potresti essere in grado di costruire un ponte trustless tra Bitcoin e un’altra blockchain come Cardano. Se ciò si avverasse, potresti costruire applicazioni ibride, dove potresti avere un wallet proveniente da uno store di dApp, che stiamo costruendo, e aggiungere il supporto per Bitcoin.”
L’idea di creare un bridge trustless tra Bitcoin e Cardano
Hoskinson ha ipotizzato che potrebbe essere possibile costruire applicazioni decentralizzate (dApp) di Cardano sul token e renderle accessibili dal lato di Bitcoin.
In pratica, a condizione che si riesca a nascondere adeguatamente la latenza risultante, questo permetterebbe agli utenti di interagire con Cardano pur restando a operare su Bitcoin.
Secondo Hoskinson, se questa operazione fosse possibile, un tale ponte sarebbe “rivoluzionario” sul piano tecnologico perché riuscirebbe, allo stesso tempo, ad apportare benefici ad ADA grazie agli 1,3 trilioni di dollari che BTC detiene come valore bloccato.
Hoskinson ritiene che gli utenti di Bitcoin utilizzerebbero l’integrazione per operare su Cardano come dei “turisti.”
C’è da dire che per quanto entusiasmante, lo stesso Hoskinson ha ammesso che ci sono parecchie sfide sul piano tecnologico che andrebbero superate. Per quanto ritenga che questo tipo di evoluzione rappresenta una sorta di strada obbligata. Lo sviluppo del bridge resta, per il momento, sul piano delle ipotesi ancora da risolvere.
Perché Cardano potrebbe ottenere un vantaggio impagabile se si integrasse con Bitcoin
Osservando la performance di Cardano nel 2024 e i potenziali benefici che i “turisti” dal lato di Bitcoin potrebbero portare, diventa chiaro perché Hoskinson considera l’integrazione una priorità relativamente alta.

Nonostante un’impennata nei primi mesi dell’anno, ADA è in calo del 43,73% da inizio anno fino al prezzo attuale di $0,33. Nello stesso periodo, BTC è aumentato del 62,79%, e il prezzo attuale di Bitcoin si attesta a $69.112.

A giustificare in parte il declino di Cardano, e, di riflesso, i motivi per cui questa unione con BTC potrebbe essere un grosso vantaggio, c’è un apparente calo generale dell’interesse e dell’impegno dei membri della community.
Ad esempio, i dati di DeFiLlama rivelano che il valore totale bloccato (TVL) sulla rete è sceso da 248,6 milioni di dollari a fine settembre a 207,08 milioni di dollari il 4 novembre.
Se da un lato l’interesse per Cardano sembra scemare, altri progetti che propongono soluzioni innovative sembrano pronti a prendere il volo.
Diversificare gli investimenti puntando su una delle prevendite di maggior successo del 2024
Il progetto Pepe Unchained (PEPU) prende la rincorsa nella prima settimana di novembre, garantendosi un totale di 24,5 milioni di dollari dai fondi di prevendita.
Dopo aver superato i 23 milioni di dollari il 29 ottobre, Pepe Unchained ha raccolto ancora 1,5 milioni di dollari negli ultimi sette giorni, portando i finanziamenti complessivi al livello attuale.
Nonostante un calo del mercato del 7,9%, il continuo afflusso di capitali consolida Pepe Unchained come il miglior token in prevendita del 2024.

Ora, Pepe Unchained si è affermato non solo come un token di prevendita da monitorare, ma anche come uno da tenere d’occhio in vista della prossima quotazione.
È già nel mirino di diversi exchange di primo livello, tra cui potrebbe esserci Binance, il principale exchange di criptovalute al mondo per volume di scambi.
Gli investitori hanno meno di due giorni per ottenere i token PEPU al prezzo attuale di prevendita di 0,01219 dollari, prima che subisca un altro aumento con il prossimo round di finanziamenti.
Il prossimo obiettivo della prevendita, fissato a 25,1 milioni di dollari, è raggiungibile in pochi giorni.
Se sei nuovo alla prevendita di Pepe Unchained, puoi diventare uno dei primi sostenitori visitando il sito ufficiale del progetto e collegando il tuo wallet per acquistare i token PEPU con ETH, USDT o BNB. Sono accettati anche pagamenti tramite carta di credito.
Lo smart contract di Pepe Unchained è stato completamente verificato da Coinsult e SolidProof, senza rilevare problemi critici nel codice.
Rimani aggiornato sugli ultimi sviluppi e annunci unendoti alla comunità di Pepe Unchained su X e Telegram.
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