Caso Ripple: L’avvocato Deaton pronto a scommettere su XRP!

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Marcello Bonti
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John Deaton, avvocato e noto sostenitore di XRP, è sicuro che Ripple potrebbe vincere anche l’ennesima battaglia legale contro la SEC, nell’ipotesi in cui volesse ricorrere in appello.

Deaton ha fatto riferimento a un post dettagliato sulla vicenda. Qui si spiega l’approccio che ha adottato la giudice Analisa Torres nella sua sentenza per definire se le vendite di XRP si potessero comparare a quelle di titoli azionari.

L’avvocato pro-crypto è quindi convinto che non ci siano presupposti per una possibile vittoria della SEC in questo ricorso in appello.

Secondo Deaton:

“Ha preso ogni tipo di vendita scelta e definita dalla SEC e ha applicato il test di Howey. Sono pronto a scommettere capitali importanti che non verrà ribaltata in appello.”

In particolare Deaton si riferisce a un post scritto dall’avvocato australiano, anche lui sostenitore delle crypto, Bill Morgan che si dice certo della correttezza della decisione della giudice Torres.

In pratica, la SEC ha classificato le vendite di XRP di Ripple in tre tipologie distinte e la giudice Torres ha deciso di analizzare ogni categoria separatamente. La giudice ha riscontrato differenze significative tra le categorie, notando in particolare che le istituzioni di investimento hanno firmato contratti di investimento con Ripple.

L’avvocato ha concluso affermando che gli investitori avevano “aspettative diverse nei confronti di un insieme di fatti molto diversi nelle varie categorie di vendite e offerte di Ripple, secondo la formulazione della SEC”.

Pertanto, l’avvocato non vede alcun errore nelle conclusioni del giudice.

C’è da tenere a mente una svolta nella vicenda. Il giudice distrettuale statunitense Jed Rakoff, che supervisiona la causa della SEC contro Terraform Labs, ha respinto un tipo di approccio che è stato utilizzato nella sentenza del giudice Torres.

Il caso potrebbe fare giurisprudenza, dunque, e ribaltare la sentenza in vista della possibile decisione di un ricorso in appello da parte della SEC. Opzione presentata come molto probabile dal presidente della Commissione, Gary Gensler.

Cos’è XRP20? L’alternativa che ripercorre il successo di Ripple

Cosa accadrebbe se le lancette dell’orologio potessero girare alla rovescia? È quello che si sono chiesti gli sviluppatori del nuovo progetto XRP20 che vuole ripercorrere le tappe del lancio del token, ma migliorandone alcuni aspetti e massimizzandone la resa.

XRP20 è una variante in formato ERC20 di XRP, il token di Ripple.

L’obiettivo di XRP20 è riprendere alcuni temi di Ripple, in particolare la tokenomic, e combinarli con elementi caratteristici come la natura deflazionistica e l’offerta di ricompense per lo staking.

Ecco come funzionerà.

Uno dei principali punti di forza di XRP20 è la sua disponibilità a un prezzo molto basso, soprattutto rispetto al token XRP originale.

Il prezzo attuale è di 0,00009200 $, ben 30 volte più basso del minimo storico mai toccato da XRP, che è stato di 0,0028 $. Ed è migliaia di volte più economico rispetto all’attuale prezzo di XRP di 0,70 $.

XRP20 spera di poter sfruttare la fama che ha conquistato oggi Ripple.

La recente vittoria contro la Securities and Exchange Commission (SEC) degli Stati Uniti ha offerto una speciale visibilità al progetto. La vittoria della battaglia legale che durava ormai da anni ha permesso al prezzo di XRP di salire del 70%. Grandi exchange come Coinbase e Kraken oggi sono pronti a quotare nuovamente il token nei propri listini.

Il progetto si ispira a Ripple, ma lo rende più accessibile agli investitori amatoriali. L’obiettivo è schierare un proprio “esercito XRP20”, proprio come è successo a progetti memecoin come Doge e Shiba Inu. Per risultare ancora più interessante, offre ricompense per lo staking.

 

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