Cardano si allinea ai requisiti di sostenibilità dell’UE per il MiCA
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La Cardano Foundation, in collaborazione con il Crypto Carbon Ratings Institute (CCRI), ha rilasciato una serie di indicatori per valutare l’impatto ambientale della blockchain di Cardano, in modo da conformarsi al regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) dell’Unione Europea.
Con questa iniziativa, Cardano dimostra il suo impegno verso la trasparenza, la sostenibilità e la conformità alle normative, stabilendo un nuovo punto di riferimento per il settore crypto nell’UE.
Il report di Cardano è in linea con i regolamenti MiCA

Oggi, il Crypto Carbon Ratings Institute (CCRI) ha pubblicato un report dettagliato su Cardano, allineandosi alla regolamento Markets in Crypto-Assets (MiCA), che richiede agli emittenti di asset crypto e ai fornitori di servizi di mostrare il loro impatto ambientale.
La Cardano Foundation, che supervisiona il token ADA, ha collaborato strettamente col CCRI per monitorare rigorosamente la sua blockchain e raccogliere i dati. Il report del CCRI sottolinea l’impegno di Cardano per la sostenibilità attraverso l’uso di un protocollo di consenso ad alta efficienza energetica.
A differenza dei protocolli Proof of Work (PoW) energivori come Bitcoin, Cardano ha un consumo di elettricità molto più basso. A maggio 2024, il consumo totale annualizzato di elettricità della chain era di 704,91 MWh. Nel rapporto si legge:
“Cardano utilizza un protocollo di consenso efficiente dal punto di vista energetico. Rispetto ai protocolli basati su Proof of Work (PoW) come Bitcoin, Cardano consuma molta meno elettricità”.
Il report del CCRI include non solo il consumo di elettricità, ma anche l’emissione di CO2 della chain di Cardano e la richiesta di energia per transazione al secondo. Queste metriche sono conformi alle bozze delle norme tecniche di regolamentazione (RTS) stabilite dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nell’ambito del quadro MiCA.
“Oltre al consumo di elettricità e all’emissione di CO2, forniamo metriche di sostenibilità in linea con le bozze di norme tecniche di regolamentazione (RTS) fornite dall’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) nel secondo pacchetto di consultazione del regolamento Markets in Crypto-Asset (MiCA).”
Il secondo pacchetto di consultazione dell’ESMA sul MiCA, pubblicato il 5 ottobre 2023, definisce dieci indicatori obbligatori per l’impatto sul clima e sull’ambiente, che riguardano l’utilizzo di energia, le emissioni di gas serra, la produzione di rifiuti e l’utilizzo delle risorse naturali. L’adesione del CCRI a questi standard garantisce la trasparenza e la conformità ai requisiti normativi.
Frederik Gregaard, CEO della Cardano Foundation, ha dichiarato:
“Sviluppando indicatori di sostenibilità conformi al MiCA, miriamo a garantire l’aderenza ai prossimi regolamenti dell’UE e a stabilire un punto di riferimento per il settore crypto”. Con l’entrata in vigore parziale dei regolamenti MiCA questa settimana, il settore ha sei mesi per implementare i requisiti ESG”.
Gregaard ha sottolineato che queste iniziative creano una maggiore fiducia coi regolatori, gli investitori e gli utenti, facilitando una maggiore adozione della tecnologia blockchain in modo sostenibile. Ha sottolineato che questa iniziativa dimostra come le blockchain possano affrontare le problematiche ambientali, sociali e di governance (ESG) mantenendo trasparenza ed efficienza.
L’impatto del MiCA sui fornitori di servizi
La fase iniziale del regolamento MiCA si concentra sulle stablecoin. A dicembre saranno introdotte ulteriori norme che riguarderanno i fornitori di servizi di asset crypto, con un impatto su ecosistemi come Cardano.
Lo stesso vale per altri fornitori, come Circle, che dal 1° luglio è diventato il primo emittente globale di stablecoin a ottenere una licenza Electronic Money Institution (EMI) nell’ambito del quadro normativo MiCA. Grazie a questa licenza, Circle può emettere le sue stablecoin USDC ed EURC all’interno dell’UE e potrebbe conquistare un’ampia fetta del mercato europeo.
A causa delle nuove regole del MiCA, l’exchange Bitstamp ha effettuato il delisting di Euro Tether (EURT) alla fine di giugno, la stablecoin di Tether “peggata” all’euro. Nonostante il forte calo del market cap di EURT, passato da un picco di 236 milioni di dollari a circa 33 milioni, le pressioni normative hanno influenzato la decisione di Bitstamp.
Anche Binance, il più grande exchange per volume di trading, ha limitato la disponibilità di alcune stablecoin nell’UE per conformarsi al regolamento MiCA. Quindi, diverse stablecoin potrebbero subire delle restrizioni.
Binance premette ai titolari delle stablecoin “non autorizzate” di convertirle in altri asset digitali come Bitcoin, Ether, altre stablecoin regolamentate o anche in valuta fiat.
Il MiCA è entrata in vigore il 30 giugno 2024, con l’obiettivo di creare un quadro normativo unificato per gli asset crypto nell’UE. Gli emittenti di stablecoin “peggate” alle valuta fiat devono implementare misure di salvaguardia rigorose e garantire la piena copertura con riserve liquide. Il regolamento prevede che possono essere utilizzate solo le stablecoin emesse da società regolamentate.
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