BitMEX ha violato il Bank Secrecy Act: piattaforma colpevole di violazioni antiriciclaggio
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La piattaforma di exchange crypto e derivati BitMEX si è dichiarata colpevole mercoledì di aver violato il Bank Secrecy Act.
Il Bank Secrecy Act (BSA), anche conosciuto come Currency and Foreign Transactions Reporting Act, è una legge negli Stati Uniti che risale al 1970. L’obiettivo principale è contrastare il riciclaggio di denaro proveniente da attività illegali come il traffico di droga e il finanziamento del terrorismo, oltre a combattere altre forme di criminalità finanziaria.
Mancanza di un programma antiriciclaggio adeguato
Secondo l’Ufficio del Procuratore degli Stati Uniti per il Distretto Sud di New York, BitMEX ha volontariamente omesso di implementare un programma antiriciclaggio (AML) adeguato, violando così le normative statunitensi. Questo ha permesso alla piattaforma di essere utilizzata per attività illegali come il riciclaggio di denaro e l’evasione delle sanzioni.
Il procuratore degli Stati Uniti, Damian Williams, ha dichiarato:
“I fondatori e i dipendenti di lunga data di BitMEX hanno ammesso in un tribunale federale nel 2022 che la società, una delle principali piattaforme di derivati di criptovaluta al mondo dal 2015 al 2020, ha operato negli Stati Uniti senza un significativo programma antiriciclaggio, come richiesto dalla legge federale”
“Di conseguenza, BitMEX si è prestata a essere un veicolo per il riciclaggio di denaro su larga scala e per schemi di evasione delle sanzioni, rappresentando una grave minaccia per l’integrità del sistema finanziario”.
BitMEX: “L’accusa è vecchia”
Un portavoce di BitMEX ha dichiarato alla redazione di Cryptonews che l’accusa è datata e ha affermato che la piattaforma ha già preso provvedimenti per riorganizzare le sue operazioni.
“Questa è la stessa accusa che è stata portata contro i nostri fondatori nel 2020 e si riferisce alle operazioni di BitMEX fino a settembre 2020. I nostri fondatori hanno accettato l’accusa e sono stati condannati nel 2022. BitMEX ha da tempo riorganizzato completamente le sue operazioni e non c’è nulla di nuovo in questa accusa”.
Inoltre, l’exchange ha dichiarato di aver accettato le accuse. Ha intenzione di richiedere un’udienza di condanna accelerata e sostiene che non dovrebbero essere imposte ulteriori multe.
I vertici di BitMEX sanzionati con libertà vigilata e multe da $10 milioni
Dal 2022 BitMEX è alla prese con importanti problemi legali negli Stati Uniti. Alla fine del 2022, i pubblici ministeri hanno chiesto una condanna a 12 mesi di libertà vigilata per Greg Dwyer, l’ex responsabile dello sviluppo commerciale, per aver violato la legge statunitense sul Bank Secrecy Act.
All’inizio dello stesso anno, Arthur Hayes, un fondatore di BitMEX, è stato condannato a sei mesi di arresti domiciliare dopo la sua dichiarazione di colpevolezza. Un altro fondatore, Ben Delo, è stato condannato a 30 mesi di libertà vigilata.
Come parte dell’accordo di patteggiamento, ogni co-fondatore è stato obbligato a pagare una multa di 10 milioni di dollari. L’importo corrisponde ai guadagni finanziari ottenuti attraverso il loro reato.
BitMEX è stata ritenuta colpevole di aver violato le normative statunitensi in materia di antiriciclaggio e KYC
Il Dipartimento di Giustizia ha dichiarato che BitMEX e i suoi dirigenti erano obbligati a stabilire un programma antiriciclaggio (AML), con una componente Know-Your-Customer (KYC), per le loro operazioni negli Stati Uniti.
Ma la società e i suoi dirigenti hanno scelto di ignorare deliberatamente questi requisiti. Hanno richiesto solo un’e-mail ai clienti per accedere ai servizi dell’exchange.
Nella denuncia si legge che BitMEX ha continuato a servire migliaia di clienti negli Stati Uniti dal novembre 2014 fino almeno al settembre 2020. Questo è avvenuto anche dopo che la società ha dichiarato di essere uscita dal mercato statunitense nel settembre 2015 per eludere la conformità alle leggi statunitensi.
Inoltre, secondo la denuncia, i dirigenti erano consapevoli che le politiche di BitMEX per impedire agli utenti di accedere alla piattaforma erano inefficaci o facilmente aggirabili, per aumentare le entrate dal mercato statunitense, ignorando le leggi penali.
I dirigenti hanno adottato misure deliberate volte a esentare BitMEX dalle normative statunitensi come l’AML e il KYC, nonostante fossero a conoscenza dei requisiti legali dovuti alle loro operazioni negli Stati Uniti.
Nel tentativo di evitare le leggi antiriciclaggio, BitMEX ha modificato la dichiarazione di scopo e la natura di una filiale, facendola apparire come una banca. In questo modo è riuscita a spostare milioni di dollari attraverso il sistema finanziario.
Ancora l’exchange BitMEX non ha ricevuto una sentenza. Il caso è sotto la giurisdizione del giudice distrettuale statunitense John G. Koeltl nel distretto meridionale di New York (SDNY).
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