Bitcoin scivola a 92.000 dollari e trascina al ribasso il mercato crypto: crisi o ritracciamento?
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Dopo una corsa che sembrava inarrestabile, con la valuta di Satoshi Nakamoto pronta a superare i 100K dollari, BTC ha iniziato a perdere terreno. Ieri è sceso più volte a 94.000 mentre in mattinata ha avuto un ulteriore crollo a 92.000 dollari, supporto che sembra tenere.
Nel grafico giornaliero di CoinMarketCap è possibile vedere con chiarezza il tonfo dai 98.000 ai 92.000 dollari e la successiva ripresa a 93.000 nel momento in cui scriviamo.

Situazione dunque in costante evoluzione, in attesa di capire se si è trattato di un semplice ritracciamento o di una inversione di tendenza più significativa.
I detentori di Bitcoin a lungo termine realizzano i guadagni
La risposta ci arriva dai dati di Glassnode che mettono in evidenza come i detentori di lungo corso abbiano venduto i loro BTC per realizzare un meritato profitto.
In particolare, i detentori a 6-12 mesi hanno guidato l’attività di vendita, con una media di 25,6K BTC al giorno immessi sul mercato; la maggior parte delle vendite provengono da questa categoria di investitori.
Si tratta di trader che hanno acquistato BTC a 57-58.000 dollari, un prezzo inferiore del 71% rispetto ai massimi.
L’impressione è dunque che si sia trattato di un semplice ritracciamento dovuto alla realizzazione di profitti più che a un vera e propria crisi strutturale.
Impressione confermata che dai dati degli ETF Spot su BTC che, seppure in leggero calo, hanno avuto introiti molto positivi negli ultimi giorni.
ETF Spot su Bitcoin: inversione di tendenza
Ieri, Gli ETF Spot su Bitcoin spot negli Stati Uniti hanno registrato un’inversione di tendenza nel sentiment degli investitori, segnando deflussi complessivi per 438,4 milioni di dollari. Questo calo ha interrotto una serie di cinque giorni consecutivi di afflussi, che avevano portato entrate per circa 3,4 miliardi di dollari.
Secondo i dati di SoSoValue, il flusso negativo è stato guidato dal BITB di Bitwise, che ha registrato deflussi superiori a 280 milioni di dollari.
Anche Grayscale’s GBTC ha visto un’importante uscita di capitale, con 158,2 milioni di dollari ritirati, seguita da FBTC di Fidelity, che ha registrato deflussi per 134,7 milioni di dollari.
Tra gli altri ETF coinvolti ci sono stati ARKB di Ark e 21Shares, oltre ai fondi di Invesco, Valkyrie e VanEck, tutti con bilanci giornalieri negativi.
Nonostante il rallentamento generale, due fondi hanno registrato afflussi positivi. In particolare, l’ETF IBIT di BlackRock, il più grande ETF Bitcoin spot con 31,6 miliardi di dollari di afflussi cumulativi, ha raccolto 267,8 milioni di dollari netti.
Un altro contributo minore è arrivato dal Mini Bitcoin Trust di Grayscale, con un aumento di 420.460 dollari.
Nel complesso, i 12 ETF Bitcoin hanno scambiato volumi per 5,6 miliardi di dollari lunedì, un leggero aumento rispetto ai 5,4 miliardi di venerdì scorso. Gli afflussi cumulativi hanno raggiunto i 30,4 miliardi di dollari, mentre gli asset netti totali si attestano a 102,2 miliardi di dollari, pari al 5,4% della capitalizzazione totale di mercato di Bitcoin.
ETF Spot su Ethereum: gli afflussi sono modesti
Anche gli ETF spot basati su Ethereum negli Stati Uniti hanno registrato afflussi modesti per 2,8 milioni di dollari lunedì.
I fondi di Bitwise, Fidelity e VanEck hanno riportato flussi positivi, mentre 21Shares e Grayscale hanno registrato deflussi.
I volumi di trading degli ETF su Ethereum sono saliti a 711,2 milioni di dollari, un netto aumento rispetto ai 373,9 milioni di venerdì scorso. Gli afflussi cumulativi hanno raggiunto 109 milioni di dollari.
I prodotti di investimento in asset digitali hanno invece segnato il record settimanale di afflussi: 3,13 miliardi di dollari. Da metà settembre, quando i tassi d’interesse negli Stati Uniti sono stati ridotti per la prima volta, gli afflussi totali hanno toccato i 15,2 miliardi di dollari, con un record annuale di 37 miliardi di dollari.
Bitcoin ha dominato con 3 miliardi di dollari di afflussi, nonostante i livelli record abbiano spinto anche 10 milioni di dollari verso prodotti short-Bitcoin. Questo ha portato il totale mensile dei prodotti short a 58 milioni di dollari, il livello più alto da agosto 2022.
Tra le altcoin, Solana (SOL) si è distinta con 16 milioni di dollari di afflussi, seguita da XRP (15 milioni), Litecoin (4,1 milioni) e Chainlink (1,3 milioni).
Bitcoin rallenta, è l’inizio dell’alt-season?
Secondo Ruslan Lienkha, responsabile dei mercati presso YouHodler, il rallentamento di Bitcoin sta spostando l’attenzione verso altcoin come XRP e Solana, segnalando l’inizio di una potenziale alt-season.
Ethereum, in particolare, potrebbe beneficiarne significativamente se il gap con Bitcoin continuasse a ridursi.
Parallelamente, i flussi record di stablecoin su Binance evidenziano una forte fiducia degli investitori e indicano che la Bull Run potrebbe partire da un momento all’altro.
Un’attenzione particolare va anche alla correlazione in calo tra Bitcoin ed Ethereum, che offre opportunità ai trader che non hanno colto il recente rally di Bitcoin.
Con Ethereum che rimane un asset fondamentale, l’eventuale spinta di un alt-season potrebbe rappresentare un’occasione significativa per nuovi investimenti.
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