Bitcoin potrebbe sostituire il dollaro? L’allarme del CEO di Coinbase

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Christian Boscolo

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Ultimo aggiornamento: 

Giugno 4, 2025

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La crisi finanziaria degli USA sta entrando nel vivo e comincia a diventare preoccupante.

Il debito pubblico americano ha appena superato i 37.000 miliardi di dollari, innescando forti preoccupazioni sulla tenuta fiscale degli Stati Uniti. A lanciare l’allarme è Brian Armstrong, CEO di Coinbase, che avverte:

“Se il Congresso non frena la spesa, Bitcoin potrebbe un giorno sostituire il dollaro come valuta di riserva globale. Amo Bitcoin, ma un’America forte è fondamentale per il mondo. Dobbiamo rimettere in ordine le nostre finanze”.

Il piano di spesa di Trump è sotto accusa

Le dichiarazioni di Armstrong arrivano in un momento difficile per gli USA, con i Repubblicani che provano a modificare la spesa nazionale secondo i dettami di Trump, aumentando le proroghe fiscali e il budget per la difesa, mentre sono previsti tagli al Welfare e agli incentivi per l’utilizzo di energia pulita.

Secondo sei premi Nobel per l’economia, tra cui Paul Krugman e Joseph Stiglitz, la manovra potrebbe peggiorare ulteriormente la situazione, aumentando il debito di almeno 3.000 miliardi se resa permanente.

Anche Elon Musk ha criticato l’attuale situazione del debito USA, attribuendo le responsabilità agli sprechi del Congresso.

Una critica agli sprechi del passato che lui stesso ha provato a ridimensionare con il D.O.G.E senza però esserci riuscito. Nei giorni scorsi c’è stato infatti un allontanamento dal governo Trump, che lo ha comunque ringraziato durante un incontro alla Casa Bianca per il lavoro svolto.

Del resto non è un segreto che Elon Musk sia un liberista convinto, e non abbia gradito i dazi del Tycoon, senza contare che i conti delle sue società sono peggiorati, soprattutto Tesla, dopo l’arrivo di Elon Musk al Governo.

Bitcoin: una risposta alla crisi del debito?

Bitcoin, nato dopo la crisi del 2008 come asset resistente all’inflazione, sta attirando anche gli investitori istituzionali proprio per questo motivo.

Con la domanda istituzionale in continua crescita, diversi analisti iniziano a vederlo come una copertura credibile contro l’instabilità fiscale.

Proposta shock: una “Riserva Strategica” di Bitcoin per gli Stati Uniti

Nel 2024, la senatrice Cynthia Lummis ha presentato un disegno di legge per istituire una riserva strategica di Bitcoin sul modello di quella aurea, con l’obiettivo di proteggere il potere d’acquisto delle famiglie americane e tutelarsi dall’inflazione.

La proposta prevede che il Tesoro degli Stati Uniti accumuli gradualmente 1 milione di BTC, pari al 5% dell’offerta totale di Bitcoin, utilizzando gli asset già presenti in bilancio. I token sarebbero conservati in una rete decentralizzata di caveau digitali.

“Dobbiamo fare scelte coraggiose per proteggere il nostro futuro economico,” ha dichiarato la Lummis.

Con Trump deciso a fare degli Stati Uniti la “capitale mondiale delle crypto”, Bitcoin potrebbe non essere più solo un’alternativa, ma una parte centrale della strategia economica nazionale.