Bitcoin News: le notizie di oggi 5 giugno 2025
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In un settore in continua trasformazione come quello delle criptovalute, rimanere informati è fondamentale. Gli aggiornamenti quotidiani non sono solo notizie: rappresentano chiavi di lettura indispensabili per interpretare le dinamiche che influenzano i movimenti di prezzo.
Bitcoin, in particolare, è costantemente sotto i riflettori. Ogni giorno emergono novità in grado di incidere profondamente sul suo valore, sia nel breve che nel medio termine. Ecco la nostra panoramica completa dei principali eventi legati a BTC per aiutarvi a orientarvi in un mercato sempre più complesso e interconnesso.
JPMorgan apre (con cautela) al credito garantito da Bitcoin
JPMorgan inizia finalmente a riconoscere il valore di Bitcoin come garanzia, visto che ha avviato un nuovo programma che consente a clienti selezionati, in particolare individui ad alto patrimonio e investitori istituzionali, di ottenere prestiti utilizzando ETF spot su Bitcoin come collaterale.
Si tratta di una svolta significativa, che mostra come anche le istituzioni finanziarie più tradizionali stiano cercando di adattarsi — con cautela — alla crescente domanda di soluzioni crypto-friendly da parte della propria clientela.
È importante chiarire che questa mossa non implica che JPMorgan stia acquistando o detenendo direttamente Bitcoin nei propri bilanci. La banca non sta diventando una “crypto-bank”, né tantomeno modificando la propria visione di fondo sugli asset digitali. In realtà, l’istituto si limita ad accettare come garanzia strumenti finanziari regolamentati che replicano fedelmente il prezzo del Bitcoin, come il celebre iShares Bitcoin Trust di BlackRock.
Questi ETF spot, approvati dalla Securities and Exchange Commission, rappresentano una forma “istituzionalizzata” di esposizione al Bitcoin. Dal punto di vista operativo, hanno il vantaggio di poter essere prezzati, tracciati e valutati in termini di rischio all’interno dei sistemi bancari tradizionali, senza necessità di gestire direttamente criptovalute o wallet decentralizzati.
L’offerta in calo di Bitcoin potrebbe innescare il prossimo rialzo dei prezzi
Nel Monthly Investment Outlook di giugno 2025, la banca svizzera Sygnum attribuisce il momentum positivo di Bitcoin alla sua crescente percezione come bene rifugio, insieme con un’adozione sempre più ampia da parte degli investitori istituzionali. Questi fattori stanno portando a una riduzione strutturale dell’offerta liquida sul mercato.
Negli ultimi 18 mesi, il saldo complessivo di Bitcoin detenuto sugli exchange è diminuito di circa un milione di BTC, pari a un calo del 30%. Questa tendenza è in gran parte dovuta all’aumento delle detenzioni da parte di ETF e altri strumenti di acquisizione, che stanno canalizzando capitali provenienti da investitori tradizionali in azioni e obbligazioni verso il mercato crypto.
La riduzione dei saldi sugli exchange è generalmente interpretata come un segnale rialzista, che suggerisce una transizione verso comportamenti di holding a lungo termine. Con l’arrivo sul mercato di nuovi prodotti finanziari istituzionali e l’interesse crescente da parte di alcuni governi, Sygnum prevede possibili “shock di domanda” e una volatilità al rialzo. Secondo la banca, questi elementi potrebbero favorire la continuazione dell’attuale ciclo rialzista.
Il ruolo sempre più centrale di BTC
L’adozione istituzionale di Bitcoin sta spingendo il prezzo verso l’alto ma le novità in ambito governativo suggeriscono un potenziale ruolo sempre più centrale dell’asset a livello statale e nazionale.
Tre stati americani hanno recentemente approvato proposte di legge a sostegno dell’inclusione di Bitcoin nelle riserve finanziarie pubbliche, con il New Hampshire che è diventato il primo a firmare ufficialmente una legge in tal senso. Anche il Texas potrebbe presto seguire, dato che il governatore ha espresso sostegno pubblico all’iniziativa.
L’interesse si estende anche a livello internazionale: il governo del Pakistan e il partito Reform UK – attualmente in testa nei sondaggi elettorali britannici – hanno annunciato l’intenzione di esplorare la possibilità di riserve in Bitcoin presso le rispettive banche centrali.
Nel frattempo, alcuni think tank cinesi hanno proposto iniziative simili e, secondo fonti non ufficiali, sarebbero già in corso acquisti riservati. Anche se nessuna acquisizione ufficiale è stata ancora confermata, gli analisti di Sygnum ritengono che eventuali acquisti governativi potrebbero agire da forte catalizzatore per il prezzo.
La catena di caffè Vanadi vuole investire $1 miliardo in Bitcoin
La lista delle aziende che adottano Bitcoin e lo inseriscono nei propri bilanci aziendali cresce ogni giorno. L’ultima potenziale aggiunta a questo elenco è Vanadi Coffee, una catena spagnola di caffè che potrebbe investire 1 miliardo di euro (oltre 1,1 miliardi di dollari) in BTC, qualora il consiglio di amministrazione approvi la proposta.
Vanadi presenterà la proposta d’investimento in Bitcoin durante la prossima assemblea degli azionisti, prevista per il 29 giugno. Fondata nel 2021, Vanadi è stata la prima catena di caffè spagnola a quotarsi in borsa. Attualmente gestisce sei sedi ma l’obiettivo è quello di aprire tre nuove sedi entro la fine del 2025 e raggiungere un totale di 15 locali entro il 2026.
Vanadi starebbe pianificando di trasformarsi in un’azienda “Bitcoin-first”, adottando la criptovaluta come asset di riserva nel proprio tesoro societario. Secondo quanto riportato, non si tratterebbe solo di una strategia per sfruttare la ripresa del prezzo di Bitcoin, ma di una vera e propria transizione dal caffè al mondo delle criptovalute.
Il modello è simile a quello seguito da società come MicroStrategy o la giapponese Metaplanet, entrambe note per aver integrato Bitcoin nella loro strategia finanziaria. Se il consiglio approverà la proposta, la mossa potrebbe massimizzare il valore per gli azionisti e favorire la crescita del business. Non a caso, il titolo VANA è già salito del 15% dopo l’annuncio della proposta.
Bitcoin ha fatto registrare un’intensa ondata di profitti realizzati dopo l’ascesa a $111.000
Gli investitori di Bitcoin hanno realizzato profitti in modo aggressivo quando la criptovaluta ha raggiunto il suo nuovo massimo storico oltre i 111.000 dollari. Sebbene l’asset si sia ritirato nell’ultima settimana e si stia consolidando intorno ai 105.000 dollari, inoltre, i trader continuano a vendere per incassare guadagni. Questo è quanto emerso nel rapporto Entity-Adjusted Spent Output Profit di Glassnode, che mostra come gli investitori stiano registrando un alto livello di redditività in meno dell’8% dei giorni di trading.
La società di ricerca e analisi di mercato ha dichiarato che gli investitori in Bitcoin stanno vivendo un’importante fase di presa di profitto. Dall’ultimo breakout verso il massimo storico, la moneta media ha registrato almeno un 16% di profitto durante la vendita, riflettendo un netto aumento dei guadagni incassati.
Il 3 giugno Glassnode ha anche osservato un picco significativo nel suo indicatore Entity-Adjusted Realized Profit, che ha superato per tre volte in 24 ore la soglia di 500 milioni di dollari all’ora, segnalando una forte attività di realizzo dei profitti. Il momento di incasso dei guadagni è coinciso con il breve recupero di Bitcoin a 106.780 dollari.
Mentre la presa di profitto è in pieno svolgimento, i dati on-chain suggeriscono che i detentori a lungo termine, in particolare quelli nella fascia tra tre e cinque anni, stanno esaurendo la loro propensione a vendere. Questo gruppo ha infatti incassato profitti significativi ogni volta che Bitcoin è salito nei rally di marzo, ottobre, novembre 2024 e febbraio 2025.
Attualmente, la loro quota di offerta si aggira intorno al 12%, il che significa che controllano una parte consistente della ricchezza del mercato Bitcoin. Questo implica anche che, se BTC dovesse ripartire al rialzo, sono i primi a poter vendere per incassare nuovamente i guadagni.
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