Bitcoin News: le notizie di oggi, 23 giugno 2025
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L’ingresso ufficiale degli Stati Uniti in guerra ha scatenato una serie di reazioni a catena sui mercati finanziari globali e Bitcoin non è stato risparmiato. In un contesto di crescente incertezza geopolitica, l’asset digitale per eccellenza ha subito una significativa correzione, smentendo – almeno nel breve termine – la narrativa di “bene rifugio” che molti gli avevano attribuito.
La volatilità ha ripreso il sopravvento e gli investitori e gli analisti stanno cercando di capire quali siano le prospettive per BTC in uno scenario mondiale drasticamente cambiato. In questo articolo abbiamo raccolto e analizzato le ultime notizie più rilevanti su Bitcoin, per offrire un quadro aggiornato e completo della situazione attuale.
La volatilità di Bitcoin causa liquidazioni per $700 milioni mentre il conflitto si intensifica
I mercati delle criptovalute stanno attraversando una notevole volatilità nelle ultime 24 ore, complice anche l’impatto degli eventi internazionali. Il prezzo di Bitcoin è sceso a un minimo intraday di circa 101.000 dollari, causando un forte aumento nelle posizioni liquidate. Al momento c’è stato un parziale recupero e l’asset si scambia attorno ai 102.000 dollari.

La volatilità, però, resta elevata, con il risultato che le liquidazioni sulle piattaforme di derivati hanno raggiunto l’impressionante cifra di 700 milioni di dollari. Secondo i dati di CoinGlass, si tratta di un aumento di oltre il 55% rispetto ai livelli del giorno precedente, un chiaro segnale dell’incertezza che caratterizza la situazione attuale.
Il caos è stato in gran parte causato dalla decisione degli Stati Uniti di colpire l’Iran con un attacco mirato, nonostante solo pochi giorni fa Donald Trump avesse dichiarato che si sarebbe preso due settimane per decidere le prossime mosse.
Molte delle nazioni dell’area mediorientale come Bahrein, Arabia Saudita e Kuwait, che ospitano basi militari statunitensi, si stanno iniziando a preparare nell’eventualità che il conflitto si estenda ai loro territori. Un chiaro segnale del rischio di una escalation.
4 fattori che potrebbero scuotere Bitcoin e i mercati delle criptovalute questa settimana
I mercati sono stati estremamente volatili nell’ultima settimana a causa delle tensioni geopolitiche e dell’attacco aereo statunitense alle strutture nucleari iraniane avvenuto nel weekend. Le tensioni si sono intensificate con la minaccia dell’Iran di chiudere lo Stretto di Hormuz, una via di navigazione strategica, che potrebbe influenzare i prezzi globali del petrolio. Inoltre, la Russia avrebbe dichiarato che alcuni Paesi sono pronti a fornire all’Iran armi nucleari.
In questo contesto di crescente tensione, vediamo quali sono gli eventi economici che potrebbero avere un impatto su Bitcoin questa settimana.
Per cominciare è prevista la pubblicazione di dati chiave sull’inflazione, a partire dalle letture preliminari di giugno dell’indice PMI manifatturiero e dei servizi S&P Global, in uscita nella giornata di oggi. Questi indici dei responsabili acquisti sono indicatori economici anticipatori utilizzati dagli analisti per comprendere le variazioni nelle condizioni economiche e nei tassi di crescita.
Martedì saranno pubblicati i dati sulle vendite di case e i rapporti sulla fiducia dei consumatori, mentre il presidente della Federal Reserve – un Jerome Powell in costante conflitto con Trump – parlerà davanti al Congresso per aggiornare i legislatori sulle prospettive della banca centrale riguardo all’inflazione e all’economia.
Giovedì verranno diffusi ulteriori dati sul PIL del primo trimestre, che offriranno una visione più ampia dello stato dell’economia e delle previsioni future.
Il grande appuntamento della settimana è venerdì con i dati sulla Spesa Personale per Consumatori (PCE) di maggio, che monitorano le variazioni dell’inflazione basate sulla spesa dei consumatori. La Fed considera l’indice PCE Core come l’indicatore di riferimento per misurare l’inflazione negli Stati Uniti.
Un calendario economico molto fitto, unito all’aumento delle tensioni in Medio Oriente, probabilmente renderà questa settimana particolarmente volatile per i mercati delle criptovalute.
Rapporto settimanale di Binance: avvertimenti sul prezzo di Bitcoin
Questa settimana, il settore delle criptovalute ha registrato una grande vittoria nel campo delle stablecoin, con il Senato degli Stati Uniti che ha approvato – con 68 voti favorevoli e 30 contrari – il disegno di legge chiamato Guiding and Establishing National Innovation for U.S. Stablecoins (GENIUS) Act. Questa legge rappresenta il primo quadro regolatorio completo per le stablecoin completamente riservate e conformi alle normative antiriciclaggio.
Nonostante le difficoltà geopolitiche che mantengono i mercati in una fase di avversione al rischio. Bitcoin ha continuato a consolidarsi fino a venerdì, quando è crollato a causa delle tensioni tra Israele e Iran.
Un rapporto settimanale del più grande exchange di criptovalute al mondo, Binance, ha rivelato che i mercati globali hanno affrontato una volatilità accentuata dall’inizio della settimana. La Federal Reserve ha mantenuto stabili i tassi di interesse ma gli investitori hanno venduto i loro asset a rischio, inclusi BTC e azioni, cercando rifugio sicuro.
Bitcoin e i mercati azionari hanno iniziato la scorsa settimana con un rally, ignorando il sentimento negativo causato dalle notizie geopolitiche. A metà settimana, BTC ha invertito la rotta scendendo a 103.500 dollari e gli investitori si sono spostati su asset difensivi a causa del timore di un’escalation geopolitica più ampia in Medio Oriente. La tendenza al “flight-to-safety” non si è vista solo in Bitcoin: anche Ether e altre altcoin a grande capitalizzazione hanno registrato movimenti simili.
Nonostante il passaggio da un approccio “risk-on” a “risk-off”, gli analisti di Binance hanno riscontrato una domanda strutturale resiliente per BTC. Il mercato statunitense degli ETF spot ha visto afflussi per un totale di 2,4 miliardi di dollari in un periodo di otto giorni fino al 18 giugno, un segnale di “dip-buying” da parte di investitori a lungo termine.
Anche gli ETF spot su Ethereum hanno registrato flussi positivi significativi, superando i 605 milioni di dollari nello stesso periodo. Inoltre, le metriche on-chain di Ethereum sono rimaste positive, con l’ether staked (ETH bloccato) che ha raggiunto un record di 34,9 milioni di ETH, pari a circa il 28,9% della fornitura circolante. Gli analisti hanno rilevato che oltre 500.000 ETH sono stati aggiunti allo staking nelle prime due settimane di giugno.
“Questo indica una crescente fiducia nel potenziale di rendimento di ETH e nella sicurezza della rete, riducendo ulteriormente la liquidità disponibile,” ha dichiarato Binance.
Max Keiser prevede un Bitcoin a 800.000 dollari a causa della ‘Apocalisse dei Bond’
Al momento Bitcoin si trovava qualche centinaio di dollari sotto i $102.000, dopo un calo del 4% nelle ultime 24 ore, ma Max Keiser suggerisce che questa volatilità sia solo un piccolo tremore prima di un’impennata sismica fino a 800.000 dollari.
In un’intervista, il leggendario esperto di BTC ha affermato che il rendimento del BTP giapponese a 10 anni (JGB) è il “punto cruciale” che minaccia il collasso finanziario e potrebbe scatenare la missione epica di Bitcoin verso la luna.
“C’è un dato che è il fulcro dell’intero sistema finanziario globale… È il tasso di interesse sul bond giapponese a 10 anni,” ha dichiarato Keiser.
Attualmente, il rendimento si aggira intorno al 3,5%, e qualsiasi aumento, avverte l’osservatore di mercato, potrebbe causare il crollo di un sistema consolidato da decenni, il cosiddetto “yen carry trade”, in cui Wall Street prendeva in prestito yen a tasso quasi zero per alimentare investimenti speculativi.
“L’economia giapponese dovrà iniziare a vendere i Treasury statunitensi per mantenersi stabile, il che genererebbe un effetto a cascata, quello che io chiamo l’apocalisse dei bond, con il crollo del mercato globale dei bond.”
Ha aggiunto che se questo dovesse accadere, trilioni di dollari di capitale fuggirebbero dal debito governativo in crisi per riversarsi direttamente su Bitcoin.
“In quel contesto, Bitcoin potrebbe facilmente schizzare a 500.000, poi a 600.000 e fino a 800.000 dollari.”
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