Bitcoin è morto. L’ha scritto anche il giornale: Bitcoin è morto
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In un momento critico per il mondo delle crypto come quello che stiamo vivendo è facile prendersela con Bitcoin. I titoli dei siti web suonano le campane a morto, mentre gli editorialisti si accaniscono sull’ennesimo calo di prezzo come dei novelli Savonarola. Eppure Bitcoin è ancora saldo, barcolla ma non molla come direbbero gli ultras, e resiste stoicamente alle guerre e ai tracolli finanziari degli exchange come quello di FTX.
Bitcoin e morto?
Ma Bitcoin è veramente morto? Forse non tutti sanno che esiste una pagina web, ospitata dal sito 99Bitcoin, che si chiama Bitcoin Obituaries, (l’obitorio di bitcoin, ndr) dove vengono pubblicate e catalogate le notizie che annunciano la morte della valuta di Satoshi Nakamoto.

Ad oggi il counter ci ricorda che Bitcoin è morto già 467 volte secondo la stampa, ed è possibile consultare tutti gli articoli che ne parlano. Il sito si avvale della collaborazione degli utenti, ed è possibile aggiungere una nuova fonte previa registrazione per accertarne l’autenticità.
La “morte” più recente riguarda la dichiarazione sul Blog della BCE intitolato: Bitcoin è sulla strada dell’irrilevanza, di cui vi abbiamo parlato in una nostra news, dove viene consigliato di stare alla larga da Bitcoin.
L’ha scritto anche il giornale?
E allora, per continuare a parafrasare una celebre canzone del cantautore Francesco Guccini, Bitcoin è morto nel tracollo di un exchange che doveva essere controllato, così come è morto nei continui falsi miti che lo dipingono come energivoro (ma il 52% dei miners utilizza energie rinnovabili) senza motivo o, peggio ancora, come una truffa.
Ma al netto di tutto, Bitcoin è ancora vivo e vegeto, magari un po’ ammaccato, ma di certo non scalfito dalle polemiche che hanno attraversato il mondo crypto e che non lo riguardano.
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