Binance nega le accuse: la Cina non è il suo mercato principale

Binance cina
Ultimo aggiornamento:
Autore
Autore
Marcello Bonti
Ultimo aggiornamento:
Perché puoi fidarti di noi
Da oltre dieci anni il team di Cryptonews è al lavoro quotidiano per fornire ai propri lettori approfondimenti e guide su tutte le tematiche del settore delle criptovalute. I nostri esperti ed analisti hanno una vasta esperienza nell’analisi di mercato e sulle tecnologie blockchain. Ci impegniamo a mantenere elevati i nostri standard editoriali, concentrandoci sull'accuratezza dei fatti e su un reporting equilibrato e terzo in tutte le aree, dalle criptovalute alla blockchain, ai nuovi progetti e sviluppi tecnologici. La nostra presenza costante nel settore riflette il nostro impegno nel fornire informazioni rilevanti in un mondo, quello delle risorse digitali, che è sempre più in evoluzione. Scopri di più su Cryptonews.
DisclaimerSiamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.

Tornano le accuse nei confronti di Binance d’aver operato segretamente in Cina malgrado le restrizioni sulle crypto applicate nel paese. A puntare il dito contro il maggiore exchange al mondo è il Wall Street Journal che con un dettagliato report ricostruisce le principali fonti di entrate del colosso di CZ.

Binance ha continuato a fare profitti da capogiro in Cina malgrado il ban

Binance ha smentito le accuse di un mercato segreto cinese per il valore di 90 miliardi di dollari. La compagnia continua a ribadire a propria difesa di aver smesso di operare in Cina da quando il paese ha imposto il divieto sulle criptovalute nel 2021.

La compagnia ha ribadito che la piattaforma non è disponibile per gli utenti residenti in Cina e quindi di operare una verifica accurata dell’identità degli utenti registrati sulla piattaforma.

Non è della stessa opinione il Wall Street Journal (WSJ) che in un articolo di poche ore fa ha riportato come la Cina rappresenti circa il 20% del volume di trading di Binance per un valore di 90 miliardi di dollari.

A più riprese e anche in questa occasione, la compagnia mantiene la linea ufficiale secondo cui il suo è bloccato in Cina né la piattaforma è disponibile per gli utenti cinesi.

Secondo la ricostruzione del WSJ invece la Cina rimane il più grande mercato di Binance. Solo a maggio il paese asiatico ha contribuito con un volume di trading spot e futures di oltre 90 miliardi di dollari.

L’articolo fa riferimento a una piattaforma interna di Binance denominata “Mission Control”, e spiega che gran parte del volume proviene dal trading di futures.

Altro dettaglio che emerge nella ricostruzione del WSJ, Binance collabora tuttora in maniera attiva con le autorità locali per identificare e affrontare possibili attività illecite tra la sua vasta rete di utenti, che comprende oltre 900.000 account attivi. A maggio, l’exchange aveva 5,6 milioni di utenti registrati in Cina.

D’altra parte, Binance avrebbe anche volumi di trading significativi in Corea del Sud, Turchia, Vietnam e Isole Vergini britanniche.

In che modo Binance avrebbe aiutato gli utenti cinesi ad aggirare le restrizioni

La testata economica statunitense cita documenti interni che dimostrano come Binance avrebbe aiutato i suoi utenti cinesi ad aggirare le restrizioni. Il metodo consiste nell’indirizzare gli utenti verso determinati siti con domini cinesi, per poi essere reindirizzati verso la piattaforma globale dell’exchange.

Dal report emerge inoltre che lo stesso CEO di Binance Changpeng “CZ” Zhao ha promosso un programma per la vendita di documenti di residenza nel paradiso fiscale di Palau, un isolotto del Pacifico, In seguito però l’exchange si è dissociato da questo progetto.

Un altro sistema impiegato per accedere al sito senza venire rintracciati è stato tramite l’uso di connessioni criptate, le reti private virtuali  o VPN.

Binance si è già difeso in passato dalle accuse di operare in segreto in Cina

Binance non ha mai dichiarato quale sia il suo attuale volume d’affari in Cina, ma ha vivamente negato i legami con il Paese asiatico.

A marzo, Binance aveva dichiarato pubblicamente di non operare in Cina e di non avere alcuna tecnologia, compresi server o dati, con sede nel Paese asiatico. Diverse volte la compagnia ha negato, inoltre, di aver mai avuto alcun tipo di legame col paese dove non è mai stata registrata.

Zhao spesso ha ribadito di non aver costituito in Cina la propria attività né di avere qualsiasi tipo di legame con la Cina, malgrado di fatto vi sia nato.

___

Leggi anche:

 

Segui Cryptonews Italia sui canali social

 

Altri articoli in evidenza

Rassegna Stampa
Bitget espande l’ecosistema BGB con l’integrazione di Morph Chain e un pool di liquidità da $1,1 milioni su Bulbaswap
Massimo De Vincenti
Massimo De Vincenti
2025-01-13 17:35:59
News
PEPE sfonda il triangolo simmetrico: potrebbe arrivare a 1 dollaro?
Gaia Tommasi
Gaia Tommasi
2025-01-07 17:00:00
Crypto News in numbers
editors
Elenco degli autori Altri Autori
2M+
Utenti attivi mensili nel mondo
250+
Guide e Recensioni
8
Anni di presenza sul mercato
70
Autori da tutto il mondo