Binance cambia rotta sul burning dei token LUNC dopo la decisione di coniare nuovi token
Disclaimer
Siamo fautori di un rapporto basato sulla più totale trasparenza con i nostri lettori. Ed è per questo che teniamo a sottolineare che alcuni dei nostri contenuti potrebbero includere link di affiliazione, da cui poter guadagnare una commissione attraverso queste partnership.Binance ha deciso che interromperà il burning dei token LUNC fino al prossimo marzo. Il maggiore exchange crypto per volume di trading ha cambiato la propria posizione nei confronti di LUNC. In un primo tempo aveva annunciato che avrebbe distrutto i token di Terra Luna Classic (LUNC) sulla piattaforma provenienti dalle commissioni sul trading.
La nuova decisione è stata annunciata con un post sul blog oggi stesso in risposta alla nuova tokenomics del progetto, in fase di riassestamento dopo il tracollo dello scorso maggio.
Ecco le novità
Altro aspetto interessante, a dicembre Binance distruggerà solo il 50% di tutti i LUNC derivati dal trading spot e a margine, invece del 100% previsto. Il prossimo burning avverrà l’1 marzo del 2023, diversamente da quanto previsto in un primo tempo: cioè l’1 gennaio 2023.
La decisione è stata presa in seguito a quanto deliberato dalla community di Terra Classic, con le proposte 10983 e 11111 che potrebbero puntare a un re-mint. A questo proposito, Binance nel suo articolo ha spiegato di essere già in contatto con Terra Grants Foundation per creare un wallet verso cui dirigere i token annullati e che non potranno essere rimessi in circolazione.
Inoltre, la richiesta di Binance è che i token distrutti siano interamente inviati al wallet senza la commissione on-chain dello 0,2%. Secondo quanto dichiarato dall’exchange, la scelta punta a rispettare la volontà della community che si è espressa in favore di una riduzione del circolante di LUNC.
Binance è stato finora il maggiore attore a distruggere attivamente i LUNC. Degli oltre 20 miliardi di token distrutti finora, ne ha “bruciati” oltre il 50%. A settembre ha introdotto questa misura, accogliendo la richiesta della community per ridurre la quantità di circolante di LUNC.
Da allora ha rinunciato a profitti per milioni di dollari con l’obiettivo di perseguire l’obiettivo principale e riportare la crypto in condizione di maggiore stabilità. Però, la recente posizione della community ha messo in dubbio la validità dell’iniziativa, da qui la sospensione fino a marzo.
La decisione del re-mint di LUNC
La proposta 10983 prevede un re-mint del 50% di tutti i token distrutti, invece del 10%, per alimentare le pool a disposizione della community e finanziare il lavoro di nuovi sviluppatori per risollevare la situazione.
Anche se le intenzioni sono buone, alcuni membri community non hanno accolto positivamente la proposta che di fatto introduce disparità nei confronti dei sostenitori che lavorano in maniera volontaria, come sta facendo Binance.
Ad alimentare lo scompiglio ci pensa l’altra proposta approvata, la numero 11111. Di conseguenza Binance, che non ha interrotto il suo programma di burning di LUNC, ha dovuto adattarsi. La community si è di nuovo divisa tra chi non ha apprezzato la mossa dell’exchange e chi invece ha mostrato gratitudine per non aver fatto mancare il proprio supporto.